2025divanogiusti2601

IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – E IN CHIARO COSA ABBIAMO DA VEDERE? RAI STORIA PASSA UN FILM CHE MI FECE MOLTO PIANGERE QUANDO LO VIDI NEL 1966, “ANDREMO IN CITTÀ” DIRETTO DA NELO RISI, TRATTO DALLA VITA E LE ESPERIENZE DELLA MOGLIE, EDITH BRUCK, CON UNA GRANDIOSA GERALDINE CHAPLIN – SU CANALE 20 AVETE IL FILM PREFERITO DEL VECCHIO BOSSI, “BRAVEHEART” DEL TRUMPIANISSIMO MEL GIBSON – NELLA NOTTE TORNA LA STEFANIA SANDRELLI SUPERNUDA DI “UNA DONNA ALLO SPECCHIO” – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

ma cosa ci dice il cervello 4

E in chiaro cosa abbiamo da vedere? Cine 34 alle 21 propone uno strampalato, scombinato, ma divertente “Ma cosa ci dice il cervello” (ma il punto interrogativo che fine ha fatto in Italia?), commedia con Paola Cortellesi protagonista diretta da Riccardo Milani, suo regista di fiducia nonché suo marito, che si ripresentavano a un anno di distanza dal successo di Come un gatto in tangenziale.

 

Se lì aveva fatto ridere il modello di commedia coatti versus radical chic, una sorta di Verdone 2.0, ma anche l'attenta e acuta osservazione delle nuove realtà italiane, qui le ambizioni sono diverse. Anche se le cose che fanno più ridere vengono tutte dalla commedia coatta romana o dall'osservazione ironica-punitiva- educativa dei comportamenti coatti nella vita di tutti i giorni. Non solo.

 

ma cosa ci dice il cervello 2

Se Paola Cortellesi si cuce per sé un personaggio di mamma single con figlioletta e nonna svitata a carico, Carla Signoris, che nasconde la professione di scatenatissimo agente segreto alla Arnold Schwarzenegger in True Lies, proprio l’applicazione delle sue tecniche di travestimento e convincimento sui comportamenti cafoni, ignoranti e prevaricatori degli italiani di oggi è la polpa sana e divertente del film.

 

E’ anche quella, diciamo, politica. Ma per arrivarci Cortellesi-Milani, coi loro sceneggiatori Furio Andreotti e Giulia Calenda, hanno bisogno di farci vedere anche tutta una parte avventuroso spionistica che ci spinge un po’ altrove, verso altri generi.

 

 

paola cortellesi ma cosa ci dice il cervello

Così quando la nostra eroina si ritrova a affrontare un gruppo di vecchi amici, Claudia Pandolfi, Vinicio Marchioni, Lucia Mascino e l’immancabile Stefano Fresi, e le loro storie di bullismo e violenza subita quotidiana da parte di personaggi prepotenti e coatti, Paola Cortellesi, Ricky Memphis, Alessandra Roia, le prende il sacro fuoco da Giustiziera della notte alla Charles Bronson, anzi da Giustiziera di mezzogiorno alla Franco Franchi, per rimettere le cose a posto.

 

Punizioni per tutti. In tutto ciò, durante un viaggio con gli amici a Siviglia, troverà il modo anche di acciuffare un pericoloso terrorista, Tomas Arana, e di sistemare i suoi affari di cuore. Magari qui Milani e Cortellesi hanno un filo esagerato, c’è tanta, troppa carne al fuoco, un bel po’ di commistione di generi, ma la storia permette a Paola di cucirsi addosso tante facce diverse, di farci vedere come è brava sia nell’action comico alla francese sia nella commedia verdoniana.

 

THE GERMAN DOCTOR

Rai Movie alle 21, 10 propone “The German Doctor”, dove il german doctor del titolo altri non è che il terribile dottor Josef Mengele (aiuto!). Dirige il thriller con caccia al cattivissimo dottore Lucía Puenzo, i protagonisti sono Alex Brendemühl, Florencia Bado, Natalia Oreiro, Diego Peretti, Elena Roger. Non è male.

 

Anche perché qui Mengele è ben nascosto. Se uno non sapesse quello che ha fatto nei campi di concentramento nazisti e le sue idee sulle razze, potrebbe apparire come una bravissima persona, un uomo affascinante, un medico geniale, capace anche di curare una ragazzina malatissima. E se scopri che questo medico che sta salvando la vita a tua figlia è davvero quel mostro cercato da tutto il mondo come un criminale di guerra, cosa fai? Mettiamoci anche che la ragazzina è attratta e legatissima a questo medico criminale.

 

 

SCENA DEL FILM THE GERMAN DOCTOR

Pur presentato a Cannes a “Un Certain Regard” e scelto dagli Argentini per la corsa all’Oscar, è più un thriller che un film d’arte, anche perché la storia, ricostruita meticolosamente dalla Puenzo, al suo terzo film, è troppo forte per prestarsi alle divagazioni artistoidi.

 

La cosa più autoriale del film è l’incredibile lavoro che ha fatto l’artista argentino Andy Riva per ricostruire un possibile diario con tanto di disegni del dottor Mengele, quasi un’opera a sé, che diventa presto parte integrante del film. Anche perché il buon dottore tedesco, interpretato da Alex Brandemuhl, che lo tiene segretamente con sé, ci trascrive non solo i pensieri, ma ci ha disegnato pure tutti i suoi esperimenti che ha condotto nei campi utilizzando gli ebrei come cavie umane.

ANDREMO IN CITTA

 

Rai Storia alle 21, 10 passa un film che mi fece molto piangere quando lo vidi nel 1966, “Andremo in città” diretto da Nelo Risi, tratto dalla vita e le esperienze della moglie, Edith Bruck, sopravvissuti ai campi, con una grandiosa Geraldine Chaplin credo al suo esordio, Nino Castelnuovo, Stefania Careddu, Aca Gravic, Federico Scrobogna.

 

Su Canale 20 alle 21, 10 avete il film preferito del vecchio Bossi, il Senatur, “Braveheart” diretto dal trumpianissimo  Mel Gibson con Mel Gibson, Sophie Marceau, Catherine McCormack, Patrick McGoohan.

 

Iris alle 21, 15 presenta il film russo di fuga dal campo di prigionia “Sobibor”, diretto da Konstantin Khabenskiy con Konstantin Khabenskiy, Christopher Lambert, Mariya Kozhevnikova, Michalina Olszanska.

 

 

mel gibson braveheart

Rai4 alle 21, 20 si butta in “Endangered Species” diretto da M.J. Bassett con Rebecca Romijn, Philip Winchester, Isabel Bassett, Michael Johnston, Chris Fisher, avventuroso con una famiglia americana in vacanza in Kenya che se la vede brutta con un rinoceronte (meglio Rimini…).

 

Su Cielo alle 21, 25 il thriller “Hangman – Il gioco dell’impiccato” diretto da Johnny Martin con Al Pacino, Brittany Snow, Karl Urban, Sarah Shahi, Joe Anderson, Michael Papajohn. Così così. Passiamo alla seconda serata con il “Churchill” diretto da Jonathan Teplitzky con Brian Cox protagonista, Miranda Richardson, John Slattery, James Purefoy, Julian Wadham.

 

outback

Rai5 alle 22, 45 propone il film dai buoni sentimenti “La vita che verrà” diretto da Phyllida Lloyd con Clare Dunne, Harriet Walter, Conleth Hill, Ericka Roe, Cathy Belton, Rebecca O'Mara.

 

Su Rai4 alle 23 passa il thriller australiano “Outback” diretto da Mike Green con Kym Cramp, Brendan Donoghue, Lauren Lofberg, Taylor Wiese, Jim Winton Porter. Se la batte con la commedia dell’Andreozzi “Nove lune e mezzo” diretto e interpretato dalla stessa Michela Andreozzi con Claudia Gerini, Pasquale Petrolo, Giorgio Pasotti, Stefano Fresi.

 

Su Cielo alle 23, 10 l’erotico del 2016 (un erotico nel 2016?) “La notte delle verità”, diretto da Giulio Fusari con Laura Bitti, la mitica Selen, Adriano Cocci, Gabriella De Sisti, Giada Ferroni, Ludovico Giannisi. Su Iris alle 23, 35 passa “Defiance” di Edward Zwick con Daniel Craig, Liev Schreiber, Jamie Bell, George MacKay, Alexa Davalos, Mark Feuerstein, storia di tre Fratelli ebrei che scappano dalla Polonia e si uniscono ai partigiani contro I tedeschi.

 

 

stefania sandrelli marzio honorato una donna allo specchio 2

Rai4 alle 0, 35 propone l’horror ucraino “Let It Snow” di Stanislav Kapralov con Ivanna Sakhno, Alex Hafner, Tinatin Dalakishvili. Su Rai4 alle 2, 10 trovate un sequel dei sequel di Candyman, cioè “Candyman”, diretto nel 2021 dall’interessante Nia DaCosta, scritto e prodotto da Jordan Peele, che ha rivoluzionato l’horror americano di questi ultimi anni, con Yahya Abdul-Mateen II, Tony Todd, Nathan Stewart-Jarrett, Teyonah Parris e Colman Domingo. Molto amato dalla critica americana.

 

Rai Tre alle 2, 30 lancia la programmazione di Fuori Orario con “Bestiari, erbari, lapidari”, documentario di 204’ diretto da Massimo D'Anolfi e Martina Parenti. Ha il suo pubblico. Cine 34 alle 2, 45 ripropone la Stefania Sandrelli supernuda di “Una donna allo specchio” di Paolo Quaregna con Marzio Honorato, Alberto Signetto, Paolo Quaregna, Dina D'Isa.

 

stefania sandrelli marzio honorato una donna allo specchio

Rete 4 alle 2, 50 passa “Buffalo Bill e gli indiani”, il film di Robert Altman con Paul Newman, Joel Grey, Harvey Keitel, Burt Lancaster, Kevin McCarthy e Geraldine Chaplin come Anne Oakley.

 

Non lo ricordo particolarmente riuscito, allora non si poteva non amare ogni film di Altman che arrivava. Magari il rimontaggio che aveva voluto Dino De Laurentiis lo aveva un po’ scombinato. Quando vinse l’Orso d’Oro a Berlino, Altman, per protesta per i tagli del produttore, rifiutò il premio. Italia 1 alle 3, 05 passa invece “Paura e delirio a Las Vegas”, gran divertimento di Terry Gilliam con Johnny Depp, Benicio Del Toro, Christina Ricci, Tobey Maguire, Ellen Barkin. Mi fermo qui.

marzio honorato stefania sandrelli una donna allo specchio 2 1stefania sandrelli marzio honorato una donna allo specchio 2stefania sandrelli marzio honorato una donna allo specchio

Ultimi Dagoreport

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO