
IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – STASERA HO IL PIACERE DI SEGNALARVI LA BELLISSIMA, DURA, SGRADEVOLE E NON OMOLOGATA OPERA PRIMA “BASSIFONDI” FIRMATA DA TRASH SECCO, NOME D’ARTE DI FRANCESCO PIVIDORI, UNA SORTA DI COMMEDIA A DUE VOCI SULLA VITA A FIOR D’ACQUA SOTTO I PONTI DEL LUNGOTEVERE DEI BARBONI - OCCHIO ANCHE AL RARISSIMO “UNA MACCHIA ROSA”, SECONDO SOFISTICATO FILM DA PIENO '68 DELL’INTERESSANTE ENZO MUZII - CHIUDO CON “OMBRE BIANCHE”, FILM DI ESCHIMESI DIRETTO DA NICHOLAS RAY. BOB DYLAN LO VIDE E SCRISSE “THE MIGHTY QUINN” O “QUINN THE ESKIMO”… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo? Intanto, su Rai Movie alle 21, 10, abbiamo “Il giorno più lungo”, il film che salvò la Fox dal disastro di “Cleopatra”, kolossal da 180 minuti voluto dal produttore Darryl F. Zanuck, diretto da Ken Annakin, Andrew Marton, Bernhard Wicki, Gerd Oswald, e lo stesso Zanuck, scritto anche da Romain Gary e James Jones, tratto dal librone di Cornelius Ryanm con John Wayne, Henry Fonda, Robert Mitchum, Robert Ryan, Eddie Albert, Paul Anka, Arletty, Jean-Louis Barrault, Bourvil, Sean Connery, Red Buttons, che tratta appunto, da punti di vista diversi, quel che accadde durante il D-Day.
Vinse due Oscar, fotografia e effetti speciali, e fu uno dei primi film di guerra dove ognuno parlava la sua lingua, soprattutto i tedeschi. Leggo che mentre giravano a Pointe du Hoc in Normandia, ma lo girarono un po’ ovunque, soprattutto in Corsica, ritrovarono sotto la sabbia un vero tank inglese rimasto lì dallo sbarco. Sean Connery girò il suo ruolo in gran fretta prima di partire per la Giamaica e girare “Agente 007 – Licenza di uccidere”. Richard Burton lo girò durante una delle pause di “Cleopatra”.
John Wayne, a 54 anni, interpreta il ten col, Lt. Col. Benjamin Vandevoort che aveva allora solo 27 anni. Molti i veri reduci di guerra, Richard Todd, Hans Christian Blech. Mi fece molto effetto allora il paracadutista che rimane appeso al campanile della chiesa per ore. Christopher Lee, che aveva davvero combattuto, non venne preso perché aveva un viso poco militare (certo… sembrava Dracula).
mission impossible protocollo fantasma
Su Canale 20 alle 21, 10 vedo che passa “Mission: Impossible. Protocollo fantasma” di Brad Bird con Tom Cruise, Simon Pegg, Jeremy Renner, Paula Patton, Josh Holloway, Léa Seydoux. “Corro da te” di Riccardo Milani con Pierfrancesco Favino, Miriam Leone, Michele Placido, Giulio Base, Vanessa Scalera, Cine 34 alle 21, remake di un film francese praticamente identico, “Tutti in peidi” del 2018, fu un buon successo quando uscì tre anni fa. Però non credi alla bella paraplegica di Miriam Leone.
gerard butler jessica biel quello che so sull’amore
Su LA5 alle 21, 10 passa uno dei film americani di Gabriele Muccino, “Quello che so sull’amore” con Gerard Butler, Jessica Biel, Noah Lomax, Judy Greer, Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones. La critica lo massacrò, e infatti ottenne sul sito Rotten Tomatoes il punteggio incredibile di 0 punti su 100, cioè nessun critico positivo, poi arrivato a 2 grazie al ripensamento di Leonard Maltin.
catherine zeta jones gerard butler quello che so sull'amore 1
Bollato categoricamente come “Il peggior film di Gerard Butler” (“Cinemathic Method”), “Commedia romantica dolciastra con un tocco di misoginia”, “Pigro, stonato, noioso, prevedibile, imbarazzante…” (James Berardinelli), “Il primo film concepito per un pubblico di cani” (Richard Lawson), “L’equivalente cinematografico del cibo sofisticato” (Sarah Sluis, “Film Journal International”).
Non ce n’è per nessuno, ma i più si scatenano sul duo maschile Gerard Butler-Dennis Quaid, che da anni non indovinano un film e sono ormai ridicolizzati ovunque. “Un altro turkey con Gerard Butler”, “A questo punto è chiaro che Gerard Butler sceglie i suoi copioni tirando le freccette con gli occhi bendati” (Brian Orndorf), “Sarò a lungo perseguitata dalla performance maniacale di Dennis Quaid come un padre unto di brillantina che sembra sotto l’influenza dei sali da bagno” (Melissa Anderson del “Village Voice”).
Le sole cose che risultano positive nelle critiche sono in realtà battute. “Alla fine se questo film sarà un flop, gli studios capiranno che meritiamo di meglio” (Elizabeth Weizman, “New York Daily News”). “Però fa un buon servizio al povero Rodney Dangerfield. Il suo Ladybug non sarà più il peggior film americano su un giovane allenatore di rugby” (Jeffret Westhoff, “Northwest Herald”).
Quello che so sullamore James Tupper Jessica Biel
C’è chi ci va ancora più pesante: “Come il vecchio che dice: Beh, sono due ore della mia vita che non torneranno più, diciamo che il tuo tempo è prezioso. Non lo buttare via con un film come questo” (Jim Judy, “Screen It”). Non mi sembrò bellissimo nemmeno “Anastasia” di Anatole Litvak con Ingrid Bergman, Yul Brynner, Akim Tamiroff, Helen Hayes, Martita Hunt, Felix Aylmer, Tv2000 alle 21, 10, che pure vinse un Oscar per la miglior attrice protagonista, dove ci si domanda se l’Anastasia di Ingrid Bergman sia o non sia l’ultima erede dei Romanoff.
Su Rai 5 alle 21, 15 ho il piacere di segnalarvi la bellissima, dura, sgradevole e finalmente non omologata opera prima “Bassifondi” firmata da Trash Secco, nome d’arte di Francesco Pividori, noto per la regia di videoclip di Achille Lauro, Marracash, Ketama, prodotta da Matteo Levi, scritta dai Fratelli D’Innocenzo con lo stesso Trash Secco e interpretata da solo due attori, che sono di fatto, assieme alla scrittura visiva e alla complessità delle battute che si fanno forza dentro lo slang romano più truce la grande forza del film.
I due unici attori sono Gabriele Silli, già visto in “Re Granchio” ma anche artista plastico di talento che ha appena esposto con la Galleria Mazzoli a Berlino e che mette qui in scena anche se stesso come una continua performance, e il più vecchio e scatenatissimo Romano Talevi, attore di teatro, che il grande pubblico popolare ricorderà come lo scienziato pazzo di “Avanti un altro”.
Trash Secco riprende qui la grande tradizione post-pasoliniana dei Victor Cavallo, Nico D’Alessandria, Carola Spadoni per costruire una sorta di commedia a due voci un po’ beckettiana un po’ gorkiana sulla vita a fior d’acqua sotto i ponti del Lungotevere dei barboni.
Se il più giovane Romeo, l’allampanato Gabriele Silli, è una sorta di angelo borghese decaduto, che ha avuto una moglie e due figli, che inutilmente cerca di contattare con un vecchio Nokia, il suo socio, Romano Talevi, è una sorta di freak romano sempre vissuto da miserabile alla costante ricerca di soldi e cibo in una Roma gualtierana pieno di sorci, merda, fango, puzza, spazzatura, violenza, avanzi di birre e di pasticche.
I due si tengono incredibilmente in piedi l’uno con l’altro in una sorta di sincero rapporto amoroso che non esclude l’aggressività continua fra di loro e il buttarsi addosso qualsiasi ricatto e qualsiasi offesa. Ma il teatrino off tra i due attori non andrebbe tanto lontano se non funzionasse perfettamente l’alchimia di linguaggi tra di loro e se la regia non sapesse trasformare tutto questo in racconto artistico poetico, più vicino alla video arte che al mondo dei videoclip.
Iris alle 21, 15 propone “I dannati e gli eroi”, bellissimo western di John Ford con Jeffrey Hunter, Constance Towers, Woody Strode, Billie Burke, Juano Hernandez. Benché mascherato da giallo con tanto di processo, è uno dei primi film di integrazione girati dai grandi studios di Hollywood, con Woody Strode, metà nero e metà indiano, nei panni del sergente Routledge, accusato di violenza e mocidio di una donna bianca e difeso dal bel tenentino Jeffrey Hunter. colpevoli sono, ancora una volta, i “perfidi” indiani. Facile eh…
Ma il film, confesso, mi colpì fin da bambino, perché mostrava uno dei primi battaglioni di soldati neri, i Buffalo Soldiers, che nella notte cantano la loro canzone “Captain Buffalo”, e comprai subito il 45 giri, che penso oggi sia rarissimo. Poi Woody Strode finì a combattere con lo Spartacus di Kirk Douglas diretto da Stanley Kubrick e infine a dividere la prima scena di “C’era una volta il west” di Sergio Leone fra Jack Elam, Al Mullock e una mosca. Leggo che la stessa storia voleva girarla già nel 1956 André De Toth.
Rai4 alle 21, 20 passa il primo “Diabolik” dei Manetti bros, con Luca Marinelli come Diabolik, Miriam Leone come Eva Kent, Valerio Mastandrea come ispettore Ginko, Claudia Gerini, Vanessa Scalera. Ha molto diviso il pubblico, ma ai fan del fumetto piace molto. ‘ ossessivamente fedele alle vignette del fumetto della sorelle Giussani. Su Canale 27 alle 21, 20 la commedia presidenziale con sosia “Dave. Presidente per un giorno” di Ivan Reitman con Kevin Kline, Sigourney Weaver, Frank Langella, Ben Kingsley, Laura Linney.
Tv8 alle 21, 30 celebra il James Bond di Daniel Craig col suo miglior film della serie, “007 Skyfall”, diretto da Sam Mendes con Daniel Craig, Javier Bardem, Ralph Fiennes, Naomie Harris, Bérénice Marlohe. Su Canale Nove alle 21, 30 trovate invece “Maschi contro femmine” di Fausto Brizzi con Paola Cortellesi, Luca Calvani, Alessandro Preziosi, Nicolas Vaporidis, Daniel McVicar.
Passiamo alla seconda serata con “Quando tutto cambia”, commedia diretta e interpretata da Helen Hunt con Colin Firth, Bette Midler, Matthew Broderick, Lynn Cohen, Ben Shenkman, La5 alle 23, dove la Hunt, maestra d’asilo, dopo una serie di infortuni, la morte della madre, il marito che la lascia, trova l’amore in un padre separata di uno dei suoi piccoli alunni.
Iris alle 23, 30 passa “Ad ovest del Montana”, opera prima di Burt Kennedy, fino allora sceneggiatore di western di un certo livello, con con Buddy Ebsen in un ruolo alla Randolph Scott, Keir Dullea, poi protagonista di “2001: odissea nello spazio”, Warren Oates, Marie Windsor, Lois Nettleton, Barbara Luna. Canale 27 alle 23, 35 propone il riuscito “Speed” di Jan De Bont , il primo della serie, con Keanu Reeves sull’autobus imbottito di esplosivo che viaggia a ottanta miglia all’ora che deve impedire che esploda. Boom! Ci sono anche Dennis Hopper, Sandra Bullock, Jeff Daniels.
emma stone ryan gosling gangster squad
Su Canale 20 alle 23, 45 trovate il revenge movie “Taken 3” di Olivier Megaton con Liam Neeson, Famke Janssen, Maggie Grace, Forest Whitaker, Jon Gries, Leland Orser. Così così, cioè poteva essere decisamente meglio, “Gangster Squad”, poliziesco diretto dall’emergente Ruben Fleischer con Emma Stone, Ryan Gosling, Sean Penn, Josh Brolin, Nick Nolte, Giovanni Ribisi. Rai Movie alle 2, 35 passa una versione tv anni ’80 di “Kim” di Kipling, diretta da John Davies con Peter O'Toole, Bryan Brown, Ravi Sheth, John Rhys-Davies, John Glover, Lee Montague. Non vale certo il “Kim” anni’50 con Erroll Flynn.
Occhio al rarissimo “Una macchia rosa”, secondo sofisticato film da pieno 68 dell’interessante Enzo Muzii, scritto assieme a Tommaso Chiaretti e Ludovica Ripa di Meana, fotografato a colori da Luciano Tovoli, musicato dal mitico Shawn Phillips, vero hippy del tempo che viveva sulla costiera amalfitana, con Giancarlo Giannini in versione hippy, Valeria Moriconi meravigliosa, Delia Boccardo, Orchidea De Santis.
Iris alle 3, 15 propone “Boyhood” di Richard Linklater con Ellar Coltrane, Patricia Arquette, Ethan Hawke, Lorelei Linklater, Tamara Jolaine, salutato come un capolavoro al Sundance e a Festival di Berlino, con sponsor illustri come Quentin Tarantino. Ma è soprattutto un film che tocca da vicino la nostra vita e quello che abbiamo vissuto in questi ultimi dieci-dodici anni.
E per chi è cresciuto in questi anni tra videogames, Harry Potter, Coldplay, Arcade Fire, Hives, Daft Punk, Bush, la guerra in Iraq, Obama, cioè per chi adesso ha tra i trenta e i quarant’anni, è una bomba assoluta. Perché racconta dal di dentro la loro vita.
boyhood patricia arquette e ellar coltrane
Del resto non si è mai visto un film che in 165 minuti seguisse così da vicino la crescita di un ragazzo, Mason Jr, interpretato (si fa per dire) da Ellar Coltrane, dai sette ai diciotto anni, riprendendolo cioè di anno in anno assieme alla sorella Samantha, interpretata dalla figlia del regista, Lorelei Linklater, nei suoi spostamenti per il Texas assieme alla madre Olivia, Patricia Arquette, e a un padre, Ethan Hawke, che ogni tanto torna a trovarli.
boyhood le fasi della crescita di ellar coltrane
Non un documentario, visto che c’è un copione e ci sono degli attori, che sono tornati ogni anno, dal 2002 al 2012, a recitare i ruoli di padri e di figli, ma neanche proprio un film di finzione, visto che tutti, sia i bambini che diventano grandi, sia gli attori, non possono far finta che sia un semplice film e mettono dentro ai loro personaggi la loro vita, le loro esperienze e la flagranza stessa del prendere parte a qualcosa che li vede modificati nel corso del tempo e che loro stessi possono modificare.
Un gioco sulla realtà e la finzione che va oltre il cinema e che Linklater ha in parte già messo in scena con la serie dei “Before” con Ethan Hawke e Julie Delpy. Ma lì i due protagonisti sono solo attori, qua, i piccoli Ellar e Lorelei che “interpretano” Mason Jr e Samantha, sono solo dei bambini, anche se negli anni dovranno adattarsi a fare gli attori, qui, e anche in altri film. Eppure la cosa che più ci coinvolge nel film è il fatto che qualsiasi scena di finzione propongano Linklater e i suoi protagonistia adulti, venga in qualche modo sconvolta dall’intervento di Mason/Ellar, che porta alla scena una verità anti-baziniana, una chiave per rendere quello che il registe mette in scena parte della sua vera vita.
Cine 34 alle 3, 25 passa “Orgasmo nero”, erotico di Joe D’Amato con Nieves Navarro, Lucia Ramirez, Richard Harrison, Annj Goren. Piuttosto raro “Gli angeli del 2000”, opera prima e ultima di un attore, Lino Ranieri, che qui si firma Hanil Ranieri con Eleonora Rossi Drago, Ivano Davoli, Gianni Dei, Evi Marandi, Franco Citti, Rete 4 alle 4, 30. Ambientato nel mondo dei tossici e degli spacciatori con tanto di guerre tra bande. Interessante? Boh?
Chiudo con “Ombre bianche”, film di eschimesi diretto da Nicholas Ray in studio con Anthony Quinn, Yoko Tani, un giovanissimo Peter O'Toole e la mitica Anna May Wong, scritto da Hans Ruesch e Franco Solinas. Bob Dylan lo vide e scrisse “The MIghty Quinn” o “Quinn the Eskimo”.
ombre bianche 1
anthony quinn ombre bianche 1
ombre bianche
mission impossible – protocollo fantasma
orgasmo nero 3
gli angeli del 2000
pilar fogliati pierfrancesco favino corro da te
ellar coltrane da bambino a diciottenne
sean penn gangster squad
sean penn gangster squad 2
emma stone gangster squad
sean penn gangster squad
emma stone gangster squad
miriam leone pierfrancesco favino corro da te 1
bassifondi 13
bassifondi
bassifondi
bassifondi
ad ovest del montana 1
bassifondi 2
maschi contro femmine 1
taken 3 – l ora della verita 1
quando tutto cambia 2
taken 3 – l’ora della verita
quando tutto cambia 3
taken 3 – l ora della verita
maschi contro femmine
bassifondi 10
skyfall 2
miriam leone pierfrancesco favino corro da te
bassifondi 11
miriam leone pierfrancesco favino corro da te
Quello che so sullamore Gerard Butler
diabolik manetti bros
diabolik manetti bros
Quello che so sullamore Gerard Butler Uma Thurman
Quello che so sullamore Gerard Butler Noah Lomax
dave. presidente per un giorno
mission impossible protocollo fantasma 2