IL DIVANO DEI GIUSTI – “CHE TI HANNO CAGATO IN BOCCA?”. “VUOI CHE MI LAVI I DENTI?” - “SÌ, CON LO SPAZZOLONE DEL CESSO” STASERA TROVATE LA COMMEDIA POST CINEPANETTONISTICA “IN VACANZA SU MARTE”, MA IL FILM DI STRACULTO DELLA SERATA NON PUÒ CHE ESSERE “ENNIO DORIS – C’È ANCHE DOMANI”, BIOPIC SUL FONDATORE DI BANCA MEDIOLANUM COSTRUITO COME UN SANTINO, COME UN FILM SU PADRE PIO DA FAR VEDERE AGLI AZIONISTI. SOLO “BRUNELLO” DI GIUSEPPE TORNATORE SI SPINGERÀ ANCHE OLTRE SULLA VIA DELLO STRACULTO – NELLA NOTTE AVETE UN MENO VISTO “UN MARESCIALLO IN GONDOLA” E “PATTON, GENERALE D’ACCIAIO”… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Beh. Mi piacerebbe vedere un film con Brigitte Bardot. Qualcosa che non ho mai visto come “Tradita”, melodramma di Mario Bonnard con Lucia Bosé e Pierre Cressoy. Vallo a trovare. Invece in chiaro è facilissimo trovare “In vacanza su Marte”, commedia post cinepanettonistica diretta da Neri Parenti con Christian De Sica, Massimo Boldi, Lucia Mascino, Milena Vukotic, Paola Minaccioni, Cine 34 alle 21.
Faceva ridere. Certo, le battute non sono elegantissime. “Che ti hanno cagato in bocca?”. “Vuoi che mi lavi i denti?”-“Sì, con lo spazzolone del cesso”. “Mi sento come una deiazione solida a forma di cilindro: uno stronzo”. La cosa che mi più mi ha stupito di questo cinepanettone tardivo, scrivevo quando uscì, non è tanto la volgarità delle battute o i gran toccamenti di piselli fra i due protagonisti, “Puppa”-“Aripuppa”, a questo siamo abituati, quanto l’ossessione dell’invecchiamento.
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“Sei vecchio da 24 ore e già rompi i coglioni”, dice De Sica a Boldi che si è trasformato da suo figlio diciottenne a vecchio grazie a un viaggio in un buco nero. “Sono un vecchio pelato!” urla Boldi che sembra quasi non rendersi conto di quel che è avvenuto, “E mi sembra d’essere come la principessa sul pisello…”. “Se ce l’hai ancora il pisello…” chiude De Sica.
Ma la scena chiave è quella che vede Boldi andare a pisciare e scoprire che gli esce solo una pipì a singhiozzi da vecchio con la prostata gonfia. Modello l’ultimo video di Checco Zalone. Glielo spiega bene De Sica. Ci vuole la pillola. I suoi spettatori lo sanno bene. Ecco, più che un cinepanettone vecchio tipo, il film mi è sembrato proprio un “prostata-movie”, nuovo genere.
Le battute sulla prostata sembrano infatti scritte per chi ha la stessa età di Boldi e De Sica, come quelle sull’alito cattivo dei vecchi a letto o sulla pelata unta. E anche se il gioco comico è quello di Christian, sposato con Paola Minaccioni, pur se in fuga da quattro anni, e promesso sposo di Lucia Mascino, contro Boldi, il figlio diventato vecchio, è facile vedere nel suo sadismo quasi una sorta di esorcismo al suo scivolamento nella vecchiaia e nei suoi pesanti effetti.
Lo stesso atteggiamento Christian lo trasferisce verso la “suocera” Milena Vukotic, madre della Mascino, e descritta poco gentilmente come mignotta attempata. Ma la Vukotic, devo dire, ha una tale eleganza e ironia da sopportare qualsiasi battuta e continuare a farci ridere anche così presentata. Al punto che alla fine quello che esce più malconcio da questa ossessione di vecchiaia mi sembra sia proprio il personaggio di Christian, il bel gagà che non si vuole arrendere.
Boldi e De Sica si pappano tutto il film, anche se le tre attrici comiche in scena, Minaccioni-Mascino-Vukotic, avrebbero potuto fare un loro cinepanettone al femminile che ci sarebbe davvero piaciuto vedere.
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Ma il film di straculto della serata non può che essere “Ennio Doris – C’è anche domani”, diretto da Giacomo Campiotti con Massimo Ghini, Lucrezia Lante Della Rovere, Elles Case, Anis Gharbi. Incredibile biopic dedicato alla vita di Ennio Doris, fondatore della Banca Mediolanum e grande amico di Berlusconi. C’è tutto.
Pure la nascita dello spot col cerchio segnato sulla terra col bastoncino della Banca (“Una banca costruita intorno all’uomo, per dare più valore ai suoi valori”) e le grandi frasi (“Mai mettere la nostra felicità nelle mani degli altri”). Massimo Ghini fa Doris e Alessandro Bertolucci fa un Berlusconi forte, sorridente, bello, pieno di capelli.
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Non è né rozzo né mal girato, anzi, è girato con più attenzione di tanta fiction e di tanti film che vediamo soprattutto in tv, e la parte di Ennio Doris bambino a Tombolo, a 30 km da Padova, è piuttosto graziosa e ci farebbe sperare anche qualche ambizione bertolucciana.
Non è neanche mal recitato, anzi, Ghini e Lucrezia Lante della Rovere che fa sua moglie sono credibili, qua e là appaiono buoni attori come Maurizio Donadoni, il nostro Gerard Depardieu, come il padre contadino e mediatore di vendita di mucche che insegna le regole della vita al figliolo, o Marco Foschi che fa il consulente cinico della Mediolanum all’epoca del crollo della Lehman Brothers, i bambini sono perfetti, magari si poteva migliorare il parrucchino di Luigi Diberti, così fa un po’ Viperetta e il Doris ventenne è un po’ troppo biondo, ma va bene. No.
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Il film è stracult perché è costruito come un santino, come un biopic di Padre Pio da far vedere agli azionisti, inondato di musica inutile da spot, dove il protagonista nell’Italia dei palazzinari, degli imprenditori, dei banchieri che ben conosciamo, fa miracoli di bontà. Protegge i risparmi di tutti i cittadini. Rispetta la parola data. Manda tutti a curarsi al San Raffaele e propone come prima regola quella di “guidare la propria vita”.
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E quando si incontra con Silvio Berlusconi in quel di Portofino è come se si incontrassero Padre Pio e San Rita da Cascia. Doris si dispiace solo di non poter raccontare alla madre morta da poco l’incontro della sua vita. Ma lei lo avrà sicuramente sapute, chiude Berlusconi. Se per caso avete una copia di “Loro” di Paolo Sorrentino, film invedibile oggi in Italia perché finito come proprietà di mediaset e quindi diventato intrasmettibile (chissà perché…) riguardatevi l’inizio della seconda parte con Servillo-Berlusconi che si sdoppia in Servillo-Doris nella scena di maggior culto del film, dove i due soci si affrontano come se fossero due volti dello stesso personaggio.
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In qualche modo, come dentro la Banca Mediolanum c’è il capitale di Berlusconi, dentro il film su Doris, dentro il santino del banchiere buono, gentile, santo, generoso, che mette i suoi soldi per non far perdere nulla agli azionisti, c’è già il santino del Berlusconi buono, anzi buonissimo, che ha salvato gli italiani dal pericolo rosso. Ah, no, qui di politica proprio non si parla. Si parla di Coppi e Bartali, sì
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. Si parla anche un po’ di follia legata al denaro alla “Lupo di Wall Street”, agli imbrogli dei banchieri americani, ma non ci sono ombre su Ennio Doris e sulla sua missione sulla terra che i figli porteranno avanti con la stessa candida dolcezza nel rispetto dei poveri e degli investitori. “Brunello” di Giuseppe Tornatore si spingerà anche oltre sulla via dello straculto.
Canale 20 alle 21, 10 propone un interessante “I trafficanti” (“War Dogs”) diretto dal Todd Phillips di “Joker” con Miles Teller, Jonah Hill, Ana de Armas, Bradley Cooper, Kevin Pollak, JB Blanc. Su Tv2000 alle 21, 10 torna un vecchio successo Rai di quasi quarant’anni fa, “Un bambino di nome Gesù”, diretto da Franco Rossi con Matteo Bellina, Bekim Fehmiu, María del Carmen San Martín, Alessandro Gassman. Su Rai Uno sarebbe andato ancora benissimo.
Rai Movie alle 21, 10 propone “Botte di Natale” ultimo western in coppia di Bud Spencer e Terence Hill, anche regista, con Anne Kasprik, Ruth Buzzi, Ron Carey, Eva Hassmann. Lo avrebbe dovuto fare il vecchio Enzo Barboni questo tardo incontro tra Trinità e Bambino, anche se qui si fanno chiamare Travis e Moses (problemi di diritti?). Hill e Spencer, invece, fanno tutto da soli.
Se lo producono, con l’aiuto del vecchio produttore tedesco della serie Winnetou, lo scrive da moglie di Hill, e lo dirige lo stesso attore, mentre alla produzione esecutiva troviamo il figlio di Bud, Giuseppe Pedersoli. Il film nasce anche con una certa passione. “Per il mio personaggio”, ha dichiarato Hill alla rivista Amarcord, “ho ripreso anche il costume che avevo ne Il mio nome è nessuno perché è il ruolo più mitico della mia carriera, quello a cui sono più affezionato.”
Ma il film, uscito nel Natale del 1994 è un totale disastro. Anche se nello stesso periodo, il 21 dicembre per l’esattezza, crolla il primo governo Berlusconi... e il titolo ben si presta a un qualche uso satirico-politico. Per Bud Spencer uno dei motivi principali dello scarso successo è il copione, troppo da “azione cattolica”.
“Quando metti ad un personaggio come il mio otto o dieci figli, ci costringi ad uscire dalla coppia. Noi siamo sempre due truffatori fetenti, che cercano di fare qualche colpo ma che poi finiscono per cacciarsi nei guai trasformandosi in difensori dei più deboli, invece in Botte di Natale tutto è molto più familiare e non succede niente”. Diceva la stessa cosa il vecchio Barboni. “Botte di Natale è un film troppo puritano!
So che Mario, probabilmente su consiglio della sua sceneggiatrice (che è la moglie), vuole sfuggire un pochino a Trinità, perché se ne è sentito un po’ prigioniero, in quanto il suo successo è legato a quello e a tutti i personaggi che da Trinità sono derivati…”. La7 Cinema alle 21, 15 propone il remake di un grande film di Kathryn Bigelow, “Point Break”, diretto qui da Ericson Core con Edgar Ramirez, Luke Bracey, Ray Winstone, Teresa Palmer, Delroy Lindo, Matias Varela. Lasciamo perdere.
Su Cielo alle 21, 15 rinasce la saga di Rocky con “Rocky Balboa” diretto e interpretato ancora da Sylvester Stallone con Burt Young, Antonio Tarver, Geraldine Hughes, Milo Ventimiglia. Su Canale 27 alle 21, 15 trovate il classico “La stangata” diretto da George Roy Hill con Paul Newman, Robert Redford, Robert Shaw, Charles Durning. Si poteva scappare col pallone aerostatico dalla Germania dell’Est? C’è chi ci ha provato, come dimostra questo realistico “Balloon – Il vento della libertà” diretto da Michael Herbig con Friedrich Mücke, Karoline Schuch, Alicia von Rittberg, David Kross, Thomas Kretschmann, Iris alle 21, 15.
Vera storia di un pugile che diventa prete (idea che ho già sentito recentemente…), su Rai5 alle 21, 20 passa “Father Stu” di Rosalind Ross con Mark Wahlberg, Mel Gibson, Jacki Weaver, Annet Mahendru, Teresa Ruiz, Winter Ave Zoli. Su Rai4 alle 21, 20 trovate “Crater”, fantascientifico avventuroso diretto Kyle Patrick Alvarez con Mckenna Grace, Billy Barratt, Isaiah Russell-Bailey, Ashlan Rowan, Hero Hunter. Così così.
robin williams matt damon will hunting. genio ribelle
Avrà il suo pubblico, Rai Tre alle 21, 20, “Vita da gatto” di Guillaume Maidatchevsky con Corinne Masiero, Capucine Sainson-Fabresse, avventuroso per bambini con bambino e gattino in montagna. Italia 1 alle 21, 20 presenta “Will Hunting genio ribelle” di Gus Van Sant con Robin Williams, Matt Damon, Stellan Skarsgård, Minnie Driver, Ben Affleck. Tv8 alle 21, 30 propone invece “I tre moschettieri: D’Artagnan”, gran successo di pubblico in Francia, diretto da Martin Bourboulon con Vincent Cassel, Louis Garrel, Romain Duris, Eva Green, Vicky Krieps. C’è anche un sequel.
Massimo Troisi Paolo Bonacelli Roberto Benigni - non ci resta che piangere
Rete 4 alle 21, 30 ripesca “Non ci resta che piangere” diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi, fotografato da Giuseppe Rotunno in modo da poter cogliere tutte le improvvisazioni e riuscire a montarlo, con gran numero di Carlo Monni come Vitellozzo, Amanda Sandrelli e Paolo Bonacelli come Leonardo Da Vinci. All’epoca ci fece molto ridere.
ezio greggio victoria silvstedt un maresciallo in gondola
Passiamo alla seconda serata con un altro film di Gus Van Sant, “Scoprendo Forrester” con Sean Connery, Rob Brown, F. Murray Abraham, Anna Paquin. Rai Movie Alle 22, 55 passa uno stravisto “Silverado” di Lawrence Kasdan con Kevin Costner, Kevin Kline, Scott Glenn, Danny Glover, Marvin J. McIntyre, Jeff Goldblum. Cine 34 alle 23, 15 passa invece un meno visto, perché televisivo, “Un maresciallo in gondola” diretto da Carlo Vanzina con Ezio Greggio, Victoria Silvstedt, Sandro Ghiani, Philippe Leroy.
Bellissimo, su La7 Cinema alle 23, 15, “Revenant – Redivivo”, grande epopea western nel Grande Nord diretta da Alejandro González Iñárritu con Leonardo DiCaprio che arrivò finalmente all’Oscar, Tom Hardy, Will Poulter, Domhnall Gleeson, Paul Anderson, Lukas Haas. Rai5 alle 23, 20 propone una commedia poco nota di Woody Allen tutta dedicata al jazz degli anni ’30, “Accordi e disaccordi” con Sean Penn, Anthony La Paglia, Samantha Morton, Gretchen Mol, Woody Allen. Occhio a una evidente citazione di “La strada” di Federico Fellini.
Cielo a mezzanotte propone il documentario “Senna” di Asif Kapadia con interventi di Ayrton Senna, Alain Prost, Frank Williams, Ron Dennis, Viviane Senna, Milton da Silva. Su Rete 4 alle 0, 20 trovate la commedia “Tu mi nascondi qualcosa” di Giuseppe Loconsole con Giuseppe Battiston, Sarah Felberbaum, Rocco Papaleo, Rocio Muñoz, Olga Rossi.
Rai Movie all’1, 15 passa “Patton, generale d’acciaio” diretto da Franklin J. Schaffner, scritto da Francis Coppola giovanissimo (e, separatamente, da Edmond H. North) con uno strepitoso George C. Scott come il generale George S. Patton, Karl Malden come il Generale Bradley, Michael Bates come Montgomery, Stephen Young, Michael Strong. In piccoli ruoli gli americani che vivevano in Italia, come Brad Harris e Roger Browne, arrivati qui ai tempi dei peplum.
Il film vinse sette Oscar, compresi miglior film, regia, protagonista, sceneggiatura di Coppola, ma non per la fotografia di Fred J. Koenekamp né per la musica di Jerry Goldsmith. George C. Scott rifiutò l’Oscar, definì la cerimonia una meat-parade, e li mandò tutti affunculo. Nel film riprende la voce acuta di Patton, i suoi veri revolver col calcio d’avorio. E’ ubriaco praticamente sempre.
In un primo momento rifiutò di interpretare il celebre speech davanti alla bandiera americana, perché pensava che Schaffner la mettesse all’inizio del film e lui non avrebbe mai avuto nel film un altro momento così forte. Schaffner gli promise di metterla alla fine del film. Cosa che non fece. Scott pensava di non aver preso del tutto il vero Patton nel film e chiese scusa al regista. John Wayne avrebbe voluto avere il ruolo di Patton, ma il produttore Frank McCarthy si oppose.
Burt Lancaster rifiutò perché Patton era un personaggio troppo controverso. Robert Mitchum lo rifiutò sostenendo che la scelta migliore era quella di George C. Scott. Samuel Fuller, che era ebreo, rifiutò di girarlo perché non poteva dirigere un film su un personaggio che ben conosceva, essendo stato soldato sotto il suo comando, ma per il quale non aveva nessun tipo di rispetto. Era il film preferito di Nixon quando stava alla Casa Bianca. Se lo rivedeva sempre.
Coppola ha raccontato che la sua sceneggiatura, scritta nel 1966, era stata prima rifiutata dalla Fox, proprio perché iniziava con il discorso di Patton, poi ripreso quando si girò il film pochi anni dopo. Cine 34 alle 4, 40 passa il curioso “La cosa buffa” di Aldo Lado con Gianni Morandi in versione seria, Ottavia Piccolo, Angela Goodwin, Fabio Garriba, Claudia Giannotti. Chiudo con una vecchia commedia RKO, “Ogni ragazza vuol marito” di Don Hartman con Cary Grant, Betsy Drake, Franchot Tone, Diana Lynn, Alan Mowbray, Rai Movie alle 5.4
massimo ghini ennio doris c'e anche domani
accordi e disaccordi
ogni ragazza vuol marito
accordi e disaccordi
massimo ghini e lucrezia lante della rovere in ennio doris c'e anche domani
gianni morandi la cosa buffa3
Tu mi nascondi qualcosa
daniel santantonio e alessandro bertolucci in ennio doris c'e anche domani
ezio greggio un maresciallo in gondola
revenant
victoria silvstedt un maresciallo in gondola
silverado
victoria silvstedt un maresciallo in gondola
silverado 2
un bambino di nome gesu'
silverado
scoprendo forrester 3
scoprendo forrester
balloon – il vento della liberta
VINCENT CASSEL I tre moschettieri – D Artagnan.
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roberto benigni massimo troisi non ci resta che piangere
I tre moschettieri – D Artagnan.
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roberto benigni massimo troisi non ci resta che piangere
massimo troisi roberto benigni non ci resta che piangere
massimo troisi paolo bonacelli e roberto benigni in non ci resta che piangere
EVA GREEN VINCENT CASSEL I tre moschettieri – D Artagnan.
VINCENT CASSEL I tre moschettieri – D Artagnan.
balloon – il vento della liberta 2
in will hunting
matt damon will hunting
matt damon will hunting
balloon – il vento della liberta
la stangata 1
la stangata 2
la stangata 3
rocky balboa 1
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trafficanti
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