
IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – IN CHIARO CHE VEDIAMO? IN ONORE DI ROBERT REDFORD MI VEDREI SU TV2000 ALLE 21,10 L’OTTIMO “A PIEDI NUDI NEL PARCO”, CON JANE FONDA – OCCHIO CHE SU RAI4 ALLE 21,20 C’È “THE NORTHMAN”, FILMONE DI VICHINGHI CON ALEXANDER SKARSGARD E NICOLE KIDMAN – PASSIAMO ALLA SECONDA SERATA CON “E’ NATA UNA STAR?”, DOVE LITTIZZETTO E PAPALEO SCOPRONO CHE IL FIGLIO, PIETRO CASTELLITTO, HA UNA DOTE NELLE MUTANDE – RAI MOVIE NELLA NOTTE PASSA UNO DEI CAPOLAVORI DI DOUGLAS SIRK ALLA UNIVERSAL, “SECONDO AMORE”… – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo? In onore di Robert Redford mi vedrei su Tv2000 alle 21,10 l’ottimo “A piedi nudi nel parco” diretto da Gene Saks, nato dalla commedia di successo di Neil Simon, con Robert Redford, che riprendeva il personaggio che aveva interpretato a Broadway per mesi, e Jane Fonda.
Con loro ci sono anche gli adorabili Charles Boyer e Mildred Natwick, i vicini che vedono solo vecchi film anni ’30 e ’40. Adesso, finalmente, li capisco. Arrivato quando Redford usciva da una profonda crisi, visto che suoi buoni film precedenti, come “La caccia” o “Questa ragazza è di tutti”, non lo avevano lanciato come star, ne fa ripartire immediatamente la carriera. Forse perché così positivo, divertente.
Per la prima volta Redford, oltre a formare una coppia strepitosa con Jane Fonda, aveva un vero ruolo da commedia leggera. Fu un grande successo.
Cine 34 alle 21 ci offre una buona alternativa alla massa di commedie sexy anni ’70 che ci ha rifilato in questi ultimi anni. Cioè il curioso “Mollo tutto e apro un chiringuito” diretto da un collettivo nato su Facebook noto come Il milanese imbruttito (Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, Davide Rossi) con Germano Lanzoni, Claudio Bisio, Valerio Airò, Laura Locatelli, Leonardo Uslengo.
Protagonista è il signor Imbruttito, uno che pensa solo alla figa e al fatturato (doppia F), che come da titolo, un bel giorno molla tutto e apre un chiringuito in Sardegna.
Rai Movie alle 21,10 propone il più antico “La giuria” di Gary Fleder con John Cusack, Gene Hackman, Dustin Hoffman, Rachel Weisz, Bruce Davison.
Rai5 alle 21, 15 propone il drammatico “Patagonia” diretto da Simone Bozzelli con Andrea Fuorto, Augusto Mario Russi, Elettra Dallimore Mallaby, Alexander Benigni, storia di un viaggio che è anche una fuga da una prigione per aprirne un’altra.
Su Iris alle 21,15 trovate un vecchio western con indiani in technicolor, “I trecento di Fort Canby” diretto da Joseph Newman, il regista di “Cittadino dello spazio”, con Richard Boone, George Hamilton, Luana Patten, Richard Chamberlain, Slim Pickens.
Il film era scritto da uno specialista come James Warren Bellah, lo sceneggiatore dei film sulla Cavalleria di John Ford, considerato dal figlio, "Un fascista, un razzista e un bigotto di fama mondiale", uno vedeva i nativi americani come la "bestia rossa nella notte". Con Ford andavano ovviamente d’accordo, anche se il vecchio regista non era così fascista come lui.
All’epoca fu un terribile flop, come tutti film di George Hamilton, bello e molto amato in tv, che non riuscì mai a bucare davvero lo schermo. Non funzionarono nemmeno Richard Boone e Richard Chamberlaine, celebre in tv come Dottor Kildare. Ricordo che non mi sembrò bellissimo, c’era qualcosa di mollo nel cast e nella regia. Troppo televisiva. Come si diceva un tempo.
Tornano gli eroi del National Lampoon’s Vacation trent’anni dopo nel curioso “Come ti rovino le vacanze”, diretto da John Francis Daley, Jonathan Goldstein con Ed Helms, Christina Applegate, Chris Hemsworth, e la coppia protagonista dei vecchi film, Beverly D'Angelo e Chevy Chase, Canale 27 alle 21,15. Se non avete il mito dei film originali, inutile perder tempo.
Occhio che su Rai4 alle 21, 20 ci sarebbe “The Northman”, filmone di vichinghi di Robert Eggers con Alexander Skarsgård, Nicole Kidman, Claes Bang, Ethan Hawke, Anya Taylor-Joy. Finalmente un bel film di vichinghi, scrissi quando uscì, dove la gente si massacra con tutto quello che trova, anche a capocciate, coi mozzichi al collo e i maschi si allenano a fare i lupi ululando alla luna e digrignando i denti.
alexander skarsgard the northman
Anche se è un film alquanto sofisticato e più ricercato nella costruzione visiva che nella ricostruzione di navi e battaglie (solo 60 milioni di budget…), diretto da Robert Eggers, regista di un notevole horror, “The Witch” e di un troppo estetizzante “The Lighthouse”, questo “The Northman”, scritto con Sjon, lo sceneggiatore del pregevole “Lamb”, e con fior di consulenti scientifici (l’archeologo Neil Price e la valkiriologa Johanna Katrin Fridriksdottir) per la ricostruzione della tragedia nordica del principe Amleto poi rielaborato da Shakespeare, funziona proprio come qualsiasi film di vichinghi come negli anni ’60.
Il mio pensiero va subito allo strepitoso “I Vichinghi” di Richard Fleischer con Kirk Douglas, Tony Curtis e Janet Leigh, anche lì la storia era quella di una vendetta, con padri stupratori e fratelli bastardi, che segnò la nostra giovinezza. Con tutte le botte che si danno ai vichinghi manca sempre un occhio, un braccio, un naso e sono sempre rigorosamente biondi.
Tutti elementi che non mancano nel film di Eggers che ha la fortuna di grandiosi set tra Islanda e Irlanda dove vengono ricostruite le avventure vichinghe del 914 dopo Cristo nelle terre del Nord, tra Norvegia, Scozia, Islanda e Ucraina, di una regia che riesce a dosare la voglia di fare il film troppo colto e il film troppo cafone (“un incrocio tra Andrei Rubliov e Conan il barbaro”) e di un protagonista (e co-produttore) bello, forzuto, biondo e atletico come Alexander Skarsgard, figlio di Stellan e fratello di Bill, capace di scalare da solo, senza controfigura la palizzata di una città come faceva ai suoi tempi Alfio Caltabiano, celebre stuntman italiano.
anya taylor joy the northman 2
In quanto Amleto o Amleth, ovvio che il povero principe abbia subito il tradimento dello zio Fjolnir, Claes Bang, che gli ha ucciso il padre, King Aurvandill, cioè Ethan Hawke, si è acchiappato la madre dalle lunghe trecce, Queen Gudrun, cioè Nicole Kidman, qui piuttosto brava, ha cercato di ucciderlo, ma si è salvato, e ha rubato il trono di famiglia.
Ovvio anche che Amleth, dopo un’educazione di gran classe come macellaio di non si capisce quale banda di disperati nel nord dell’Europa, cerchi vendetta una volta capito come arrivare dallo zietto. Si traveste da schiavo cristiano e assieme alla streghetta bionda e slava Olga di Anya Taylor Joy arriva nell’isola con vulcano dello zietto con un barchino pieno di schiavi.
Ovviamente accadrà di tutto, anche se la doppia chiave della storia, è bene ricordarlo, è sempre nella ricostruzione della tragedia shakesperiana con tutti i suoi tradimenti e nel mito delle valkirie che domina il finalone. Occhio al grande duello finale in mezzo al vulcano, vera perla del film, vedrà i protagonisti darsele con gli spadoni completamente nudi. Un po’ come la spada di foco breghiana, insomma…
Su Canale Nove alle 21,30 avete “Giustizia privata”, buon poliziesco di F. Gary Gray con Gerard Butler, Jamie Foxx, Colm Meaney, Bruce McGill, Leslie Bibb, Michael Irby.
Passiamo alla seconda serata con “E’ nata una star?” di Lucio Pellegrini con Luciana Littizzetto, Rocco Papaleo, Pietro Castellitto, Michela Cescon, Gisella Burinato, dove Littizzetto e Papaleo scoprono che il figlio, Pietro Castellitto, ha una dote nelle mutande.
Rai5 alle 23,05 passa “Il bagno turco. Hamam”, opera prima di Ferzan Özpetek con Alessandro Gassmann, Francesca D'Aloja, Mehmet Gunsur, Halil Ergün, Serif Sezer, dove Gassman eredita, in quel di Istanbul, un bagno turco. Vorrebbe venderlo…
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pietro castellitto rocco papaleo e’ nata una star?
Tra tante repliche vi segnalo solo il capolavoro di John Milius “Conan il barbaro” con Arnold Schwarzenegger, Max Von Sydow, James Earl Jones, Sandahl Bergman, Ben Davidson. Cine 34 alle 0,45 passa “Il signor Quindicipalle” di Francesco Nuti con Francesco Nuti, Sabrina Ferilli, Novello Novelli, Antonio Petrocelli.
SU 7Gold all’1 vedo che passa un raro film di Stanley Kramer, “Il principio del domino. La vita in gioco” con Gene Hackman, Candice Bergen, Richard Widmark, Mickey Rooney, Eli Wallach, dove un veterano della guerra in Vietnam, in carcere per omicidio, viene fatto misteriosamente uscire per uccidere il Presidente degli Stati Uniti. L’ America è così, lo sapete…
Leggo che per fare questo film, che alla fine non gli piacque neanche, Gene Hackman rifiutò, in ordine, Lo squalo, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Network, Incontri ravvicinati del terzo tipo e Apocalypse Now. Leggo che sul set si fece molto male il direttore della fotografia, Fred J. Koenekamp, che venne sostituito da Ernest Laszlo, storico collaboratore di Kramer.
Rai Movie all’1,15 passa uno dei capolavori di Douglas Sirk alla Universal, “Secondo amore” con Jane Wyman, Rock Hudson, Agnes Moorehead, Virginia Grey, Conrad Nigel. Su Cine 34 alle 2, 50 trovate “Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa”, commedia di Marcello Fondato con Monica Vitti unica protagonista in mezzo a tanti attori maschi, Gastone Moschin, Pierre Clementi, Peppino De Filippo, Carlo Giuffrè, Claude Rich, Nino Taranto, Salvo Randone e Sylva Koscina nella celebre scena del duello col fioretto a seni scoperti. Ma si spogliò solo la Koscina.
Su Rai Movie alle 2,50 trovate “Legend”, scritto e diretto dall’americano Brian Helgeland, preferibile come sceneggiatore (Mystic River, L.A. Confidential) che come regista (Payback, A Knight’s Tale). Qui Tom Hardy, oltre a essere anche il produttore, interpreta Ronnie e Reggie Krays, due scatenati criminali, per giunta gemelli, uno psicopatico e omosessuale, l’altro più normale, ma non poi così tanto, che negli anni ’60 dettarono legge nell’East End di Londra.
Sparano, menano, scopano, nei loro eleganti vestiti neri in un Inghilterra ancora pre-Carnaby Street, protetti più volta dai politici. La storia dei gemellini, ricordiamo, era già stata portata sullo schermo nel 1990, The Krays, con la regia di Peter Medak, con una grande sceneggiatura dello scrittore e poi regista Philip Ridley, e i due gemelli Martin e Gary Kemp, cioè gli Spandau Ballet, come protagonisti.
Lì i Krays erano molto più legati alla mamma, Billie Whitelaw, qui la mamma è un po’ in sottofondo, e viene maggiormente fuori il personaggio della ragazza di Reggie, interpretata dall’attrice australiana Emily Browning. Helgeland parte invece dal vecchio libro di John Pearson, “The Profession of Violence: The Rise and Fall of the Kray Twins”, i cui diritti erano stati acquistati già più di venticinque anni fa da Roger Daltrey, che pensava di fare una versione dei gemelli con Hywell Bennett e Gerry Sundquist protagonisti.
Il problema vero è come costruire i due gemelli se non hai due attori davvero gemelli come i Kemp. Va detto che qui Tom Hardy riesce a sdoppiarsi perfettamente come attore nel personaggio più affascinante e forse “normale” di Reggie, che si sposerà la bella Frances pensando di poterle far fare una vita tranquilla, e in quello ben più pericoloso del fratellino psicopatico Ronnie, fin troppo esibizionista nella sua sessualità. In realtà i Krays, come tanti gemelli, hanno fra di loro un rapporto complesso che li porta a coprirsi l’uno con l’altro e a esplodere solo a difesa del loro territorio e del loro senso di famiglia.
Così è vero che Ronnie è più pazzo, ma è vero pure che Reggie non sa come frenarlo e che esploderà esattamente come lui dovendo mettere a posto le cose.
Chiudo con un film che non ha mai visto né sentito nominare, “I giganti del cielo” diretto nel 1961 da tal Gaetano Petrosemolo, un documentario sul volo. Lo propone Rete 4 alle 4,20. Se la batte con “Gli orizzonti del sole”, di Giovanni Paolucci con Nelly Corradi, Alvaro Piccardi, Enrico Pea, Pina Piovani, Domenico Ruffoni, Iris alle 4,50. Storia di un bambino in fuga sul Lago Maggiore. Me lo segno…