2025divano64

IL DIVANO DEI GIUSTI - IN PRIMA SERATA C'E' PIERFRANCESCO FAVINO TRUCCATO DA BETTINO CRAXI IN "HAMMAMET" - SE NON RIUSCITE A DORMIRE VI POTETE GUARDARE, NEL CUORE DELLA NOTTE, "E ADESSO SESSO" O IL CINEMA VIOLENTO D'ALTA CLASSE "L'AMORE E IL SANGUE": CAPOLAVORO DI GUERRA, SANGUE, SESSO, BOTTE E BATTAGLIE TRA PREDONI AMBIENTATO IN UN 1500 VIOLENTO E PUZZOLENTE....

 

Marco Giusti per Dagospia

 

pier francesco favino hammamet

Che vediamo stasera? Vi avviso che non è una gran serata in tv in chiaro in prima serata. Se siete a Roma, vi ricordo che alle 21 alla Casa del Cinema per la rassegna Custodi dei sogni Dario Argento e Lamberto Bava presentano la versione restaurata di “Sei donne per l’assassino”, capolavoro di Mario Bava, e primo thriller all’italiana adorato da tutti i grandi registi di formazione baviana, da Pedro Almodovar a Martin Scorsese. Se rimanete a casa e siete in attesa dell’ultima puntata (ma arriva domani, accidenti…) di “The White Lotus 3”, dove si capirà chi uccide chi, potete consolarvi con “L’ora più buia” di Joe Wright con Gary Oldman truccato col mascherone da Churchill, Kristin Scott Thomas, Lily James, Ben Mendelsohn, Stephen Dillane.

pierfrancesco favino nei panni di bettino craxi in hammamet 1

 

Questo solido, elegante, approfondito L’ora più buia diretto da Joe Wright, su sceneggiatura di Anthony McCarten, descrive come Winston Churchill, nel maggio del 1940, prese il posto di Neville Chamberlain come Primo Ministro inglese, riuscì a salvare 300 mila soldati da Dunkirk e decise di non cedere alle pressioni per un pace con Hitler. Sembra costruito per la performance da Os car di un grande attore inglese come Churchill. E Churchill è appunto Gary Oldman, aiutato nell’impresa da un make-up speciale, opera di Kazuhiro Tsuji, che lo limita un po’ nei movimenti facciali, ma lo rende davvero perfetto al celebre personaggio. Vinse l’Oscar, ovviamente.

 

g.i. joe la nascita dei cobra

A suo fianco, nel ruolo di Neville Chamberlain, il vecchio Primo Ministro uscente che molto trama contro di lui, avrebbe dovuto esserci  John Hurt, ma la malattia lo ha portato via prima di poter iniziare il film, e troviamo così l’ottimo Ronald Pickup. Ma tutto il cast attorno a Oldman è di gran livello, da Kristin Scott Thomas come la moglie Clementine, coi capelli bianchi che faranno impazzire le sciure dei Parioli, Ben Mendelsohn come King George VI, la bella Lily James come la segretaria Elizabeth Layton, che affianca Churchill come un’ombra, Stephen Dillane come Lord Halifax.

 

 

Costruito in gran parte come il controcampo del Dunkirk di Christopher Nolan, cioè su quello che capitava in patria mentre i soldati inglesi erano spiaggiati tra Dunkirk e Calais, con un Churchill che deve ancora farsi perdonare il disastro militare di Gallipoli, è un film molto compatto tutto sul personaggio e sulle motivazioni che lo porteranno alle storiche decisioni.

operation fortune 2

 

Come alternative al Gary Oldman truccato da Churchill, Rai Storia alle 21, 10 propone il Pierfrancesco Favino truccato da Bettino Craxi in “Hammamet” di Gianni Amelio con Livia Rossi, Luca Filippi, Silvia Cohen, Alberto Paradossi e Claudia Gerini. Fin dalla sua uscita è stato  un film divisivo quello che Gianni Amelio regista e Agostino Saccà produttore hanno dedicato agli ultimi giorni di Bettino Craxi. È di destra, è di sinistra, è troppo craxiano, troppo poco... Aiuto! E i  vecchi rancori tornano a galla.

jason statham aubrey plaza operation fortune

 

A Milano, ai vecchi compagni di partito rimasti, era piaciuto, a Roma, dove il craxismo era meno dilagante, molto meno. Personalmente ho trovato adorabili i tre riferimenti cinematografici presenti nel film a tre capolavori del nostro 900 cinematografico firmati Anthony Mann, Jacques Tourneur e Douglas Sirk. Ho trovato elegante la regia, strepitoso Favino e giusta la chiave di Gianni Amelio di farne appunto un racconto di coerenza politica e morale del tardo 900, in questo il Craxi di Favino vale un James Stewart o un Robert Mitchum. Rispetto alla scarsa coerenza politica e morale, poi, dei personaggi politici che abbiamo avuto dopo...

il medico di campagna

 

Lo stesso Berlusconi, anche se non nominato nel film, fa una pessima figura e riceve un commento feroce da Craxi. Non puono come avrebbe potuto essere “Benvenuti al Nord” di Luca Miniero con Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini, Paolo Rossi, sequel di “Benvenuti al Sud”, troppo ovvio rispetto al primo film. Il sequel che aveva scritto Massimo Gaudioso, sceneggiatore del primo film, non venne accettato perché troppo diverso dal primo, praticamente un reboot. Ne fecero un film con Christian De Sica e Rocco Papaleo.

 

Su Canale 20 alle 21, 05 la cafonata “G.I.Joe - La nascita dei Cobra” di Stephen Sommers con Adewale Akinnuoye-Agbaje, Christopher Eccleston, Joseph Gordon-Levitt, Byung-hun Lee. Rai Movie alle 21, 10 passa il film sulla guerra serbo-bosniaca “Behind Enemy Lines” diretto vent’anni fa da John Moore con Owen Wilson, Gene Hackman, Joaquim De Almeida, David Keith.

antonio banderas il principe del deserto

 

Su Rai4 alle 21, 20 passa l’horror “Last Straw” di Alan Scott Neal con Jessica Belkin, Taylor Kowalski, Jeremy Sisto, Glen Gould, Jack DiFalco, Tara Raani. Vi dico la storia. In un paesino americano, la cameriera di un diner si trova in mezzo a cittadini impazziti con furia omicida. Più o meno zombi. Vabbé. Ma leggo buone critiche.

 

Tv8 alle 21, 30 propone il recentissimo, ma ce ne siamo già scordati, “Operation Fortune” di Guy Ritchie con Jason Statham, Aubrey Plaza, Hugh Grant, Josh Hartnett, Cary Elwes. Critiche non così positive. Tv2000 alle 21, 40 passa invece il più sofisticato “Il medico di campagna” di Thomas Lilti con François Cluzet, Marianne Denicourt, Isabelle Sadoyan, Félix Moati, Christophe Odent. Non male. Dal regista di “Hippocrate”. Un medico di campagna, dopo trent’anni, colpito da malattia, cerca un sostituto per se stesso.

 

Passiamo alla seconda serata con “Il principe del deserto”, avventuroso con due emiri in competizione diretto da Jean-Jacques Annaud con Antonio Banderas, Mark Strong, Freida Pinto, Tahar Rahim, Riz Ahmed, Liya Kebede, Rai Movie alle 22, 55. Tratto dal romanzo “La sete nera” di Hans Ruesch.

 

 

la rivincita delle sfigate 3

Rai5 alle 23, 10 propone la commedia teen al femminile “La rivincita delle sfigate” di Olivia Wilde con Kaitlyn Dever, Beanie Feldstein, Jessica Williams, Jason Sudeikis, Will Forte. Tv2000 alle 23, 25 il più interessante “Adorabile nemica” di Mark Pellington con Shirley MacLaine, Amanda Seyfried, Thomas Sadoski, AnnJewel Lee Dixon, Philip Baker Hall, dove una ricca donna d’affari affida a una giovane scrittrice la sua autobiografia. Non sarà impresa facile.

 

la rivincita delle sfigate 1

Su Iris alle 23, 45 la biografia di Elton John, “Rocketman”, diretto da Dexter Fletcher con Taron Egerton, Bryce Dallas Howard, Richard Madden, Jamie Bell, Gemma Jones. Non bellissimo, non coraggioso, ma funziona. Su Rete 4 alle 0, 50 uno dei migliori film di Giuseppe Tornatore, il mystery “La migliore offerta” con Geoffrey Rush, Sylvia Hoeks, Jim Sturgess, Donald Sutherland, Sean Buchanan, Liya Kebede.

 

rocketman 5

Su Cine 34 all’1, 25 una vanzinata dedicata ai film a episodi sul sesso come li faceva Dino Risi, “E adesso sesso” diretto da Carlo Vanzina con Elena Russo, Alessio Modica, Tony Sperandeo, Adolfo Margiotta, Max Giusti, Gigi Burruano e Tony Sperandeo, Yuma. Per cercare un po’ di cinema violento d’alta classe direi di aspettatre su Rau Movie alle 2, 50 l’arrivo del notevolissimo “L’amore e il sangue” che traduce male il titolo originale, “Flesh + Blood” di Paul Verhoven con Rutger Hauer, Jennifer Jason Leigh, Tom Burlinson, Jack Thompson, Fernando Hilbeck, capolavoro di guerra, sangue, sesso, botte e battaglie tra predoni ambientato in un 1501 violento e puzzolente, oggi attualissimo, che fu l’ultimo film di Paul Verhoeven girato con la sua star Rutger Hauer, poi litigarono e non si parlarono per anni, e l’ultimo girato in Europa, nel 1985, prima di andare a Hollywood con “Robocop” e tornare dopo vent’anni.

 

rocketman 6

C’è già tutto Verhoeven, devo dire, ma c’è anche il medioevo violento e sanguinario che vedremo trent’anni dopo in “Games of Throne”. Sembra che Rutger Hauer e Paul Verhoeven litigassero tutto il tempo in olandese stretto. Al punto che il resto del cast chiese che parlassero in inglese per capire cosa si dicessero. Il set fu un disastro. Freddissimo. Jennifer Jason Leigh stava congelando nuda nella scena del castello.

 

Non c’erano regole, così gli attori si facevano e bevevano da pazzi. Fu un inferno. Magari tutto questo nel film traspare, ma le scene di battaglia sono ancora di una tale forza. Cast strepitoso, comunque, proveniente da ogni parte del mondo, come l’australiano Jack Thompson, lo spagnolo Fernando Hilbeck, l’americana Susan Tyrell, l’amore di Carlo Monni, Tom Burlinson, Brion James, già replicante in “Blade Runner”, Simon Andreu. Tutto girato in Spagna, nel castello di “El Cid”, a Belmonte, Cuenca nella Mancha, a Avila, a Caceres. Grande film.

 

scusi lei e normale

Chiudo con una trashata, “Scusi, lei è normale?” di Umberto Lenzi con Annamaria Rizzoli, Renzo Montagnani, Enzo Cerusico, Ray Lovelock, Aldo Maccione, Cine 34 alle 4, 20. Divertente gay movie all’italiana mischiato alla commedia sexy e alla satira sui pretori inflessibili contro il porno. Ricordava Lenzi a “Stracult”: “Montagnani mi fece un personaggio straordinario. Fu talmente bravo che non volle farmi un toscano, un siciliano, ma mi fece un torinese e rimasi sconcertato dal vedere un attore come lui che sapeva recitare in qualsiasi dialetto”.

e adesso sesso

 

A “Nocturno”, Lenzi ha detto anche di aver commesso nel film due errori di inesperienza. “Se io avessi tagliato due o tre cose volgari che mi furono imposte dal produttore e che andavano nella commedia popolare del tempo, il film sarebbe stato meglio de Il vizietto. C’era la scena di un ragazzo che si masturba dietro a una porta e qualche parolaccia di troppo che sinceramente si potevano evitare. (..)

 

scusi lei e normale rizzoli

Anche in quell’occasione mi ispirai alla cronaca; il fatto di quel pretore era vero. In quegli anni ci fu una vera e propria campagna contro il sesso e la pornografia. Quel film era molto nelle mie corde ed era polemico contro la magistratura e la censura. Rivedendolo, a distanza di anni, devo dire che però era molto carino”.

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