stipendi rai santoro clerici vespa frizzi guardi annunziata giletti conti insinna angela

IL PIANTARELLO IN DIRETTA E SUI GIORNALI HA FUNZIONATO: PER FAZIO PRONTI DUE PROGRAMMI, E TAGLIO SOLO DEL 10% AI MEGA-COMPENSI RAI - SONO IN 42 A SFONDARE IL TETTO DEI 240MILA €, ORFEO DOVRA' DECIDERE I TRUCCHI PER AGGIRARLO. PARAMETRI LEGATI AGLI INTROITI PUBBLICITARI (GIUSTO), PRESTAZIONE CHE DEVE ESSERE ‘ARTISTICA’ (CHE VOR DI’?) E ‘RAGIONI DI ALTO VALORE AZIENDALE’ (CIAO CORE) - ALBERTO ANGELA SENZA CONTRATTO

 

Ermanno Borioni per “il Messaggero

 

MARIO ORFEOMARIO ORFEO

Il primo passo nel nuovo mondo che il dg della Rai appena nominato dovrà affrontare coincide con un tuffo nel vecchio. L'annosa vicenda dei compensi da ridurre agli artisti finisce direttamente sul tavolo di Mario Orfeo e rappresenta soltanto il primo dei tanti scogli da evitare che lo attendono. A Viale Mazzini si entra nella settimana decisiva per delineare quali e quanti volti noti della Rai rimarranno in azienda e quali e quanti invece emigreranno verso Mediaset, La7 (che con il neodirettore Salerno si è già assicurato le prestazioni del gruppo di Gazebo), Discovery o Sky.

 

DUBBI E RISCHI

La presidente Rai Monica Maggioni ha convocato per domani il consiglio di amministrazione. All'ordine del giorno il regolamento con le deroghe al tetto di 240 mila euro e l'illustrazione dei palinsesti estivi. Per quelli autunnali, programmati con tanto di conferenza stampa per il 28 giugno a Milano, bisognerà attendere di capire cosa accadrà nelle prossime ore. Orfeo, letto il dossier messo a punto dal suo predecessore Antonio Campo Dall'Orto, dovrà dare un impulso in un senso o nell'altro.

fabio fazio luciana littizzettofabio fazio luciana littizzetto

 

La partita è sottile e il crinale stretto perché da un lato la notorietà degli artisti è sinonimo di share e dall'altro, perdere le stelle coinciderebbe con una pesante contrazione degli introiti pubblicitari. La bozza di delibera prevede una riduzione del dieci per cento dei compensi e che si possa evadere dal limite del tetto quando sussistono tre parametri. Il primo concerne la prestazione artistica. Deve essere tale senza se e senza ma.

 

Il secondo rimanda a un programma finanziato per almeno il 50% dalla pubblicità (il caso Vespa al riguardo è emblematico, il suo stipendio è coperto dalla pubblicità al 30%, si ipotizza di aumentare la proporzione al 50%). Il terzo prevede che il programma stesso (e di converso quindi, anche il conduttore) rivesta per varie ragioni un alto valore aziendale. L'espediente permetterebbe di salvare le quarantadue posizioni professionali in bilico e attualmente fuori dal tetto e rimetterebbe al centro della scena le trasmissioni che in queste settimane parevano traballanti.

 

BEPPE CASCHETTO PISSIBEPPE CASCHETTO PISSI

Programmi cardine dell'azienda come Report, Mi Manda Rai 3, Linea Blu e soprattutto Che tempo che fa. Il caso Fazio, anche per lo stipendio del conduttore e della sua squadra di autori, è il più delicato sul tavolo di Orfeo. Fazio è uno storico cardine della Rai e c'è la ferma intenzione di trattenerlo magari affidandogli una trasmissione su Rai1 e una su Rai3, ma la certezza allo stato non c'è. Da molte settimane, neanche fosse il cavallo di Viale Mazzini, Fazio infatti scalcia.

 

Dopo aver concesso interviste tra il lamentoso e il minaccioso mettendo in dubbio il proprio futuro in Rai avrebbe, tramite Beppe Caschetto, deus ex machina di mezzo palinsesto Rai e agente di indiscutibile peso al tavolo delle trattative, avviato avanzati contatti con La7 per un programma nuovo di zecca. Verità? Leggenda? Quel che è certo è che Fazio attende una mossa effettiva dai dirigenti Rai e che al tempo stesso, anche gli altri broadcaster stiano alla finestra con le orecchie tese, indisposti (ecco il paradosso) a ricoprire d'oro il conduttore nell'eventualità in cui la Rai decidesse poi di non superare il tetto dei 240.000 euro.

 

ANGELA ALLA FINESTRA

alberto   angelaalberto angela

Attende nuove anche un altro pezzo pregiato, Alberto Angela (300.000 euro di compenso, da aumentare visti i risultati, ma da mesi ancora incredibilmente senza contratto) che proprio ieri, in occasione della presentazione di Stanotte a Venezia, non ha voluto pronunciarsi sul suo futuro e sulle ipotetiche offerte provenienti da altre emittenti: «Ho sempre fatto programmi di qualità - ha detto Angela - il mio obiettivo è continuare a farlo».

 

 L'augurio dei dirigenti di Viale Mazzini è che Angela possa proseguire all'ombra del cavallo, ma per le certezze sarà fondamentale il Cda di domani. Un consesso che dovrebbe dimostrarsi- complici le ricadute del voto amministrativo- molto agitato, gravido di sorprese e tutt'altro che interlocutorio. 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO