de andrè ghezzi

“UNO DEI NOSTRI RAPITORI CONFIDÒ A FABRIZIO CHE PREFERIVA GUCCINI. LA RISPOSTA DI FABER NON SI FECE ATTENDERE: "BELIN, PERCHÉ NON AVETE SEQUESTRATO LUI?" – DORI GHEZZI RACCONTA IL SUO RAPPORTO CON DE ANDRE’ E RIVELA: "FABRIZIO DISSE NO A DYLAN CHE VOLEVA SUONARE CON LUI PERCHÉ NON SI SENTIVA PRONTO. LA NOSTRA AMICA FERNANDA PIVANO GLI DISSE: "DIMMI LA VERITÀ FABRIZIO, NON VOLEVI CHE DORI INCONTRASSE DYLAN?" - LA MUSICA OGGI? MI COLPISCE POI LA DILAGANTE MISOGINIA CHE TRASUDA DAI TESTI. MI PIACE SALMO. E IL MESSAGGIO CHE MANDA GHALI. TROVO MOLTO INTERESSANTE ACHILLE LAURO. TRA LE DONNE MADAME" – VIDEO

 

 

Mario Luzzatto Fegiz per il “Corriere della Sera”

fabrizio de andrè dori ghezzi

 

Dori Ghezzi vedova De André. «Meravigliosa partenza. No. Vedova, oppure vedovo, non si addice a nessuno. Ha qualcosa di aggressivo...».

 

Essere la moglie di un grande prematuramente scomparso è un lavoro a tempo pieno...

«Direi che il tempo non basta. Grazie al cielo siamo davvero in tanti a collaborare. Come racconto nel libro "Lui Io Noi", scritto con Francesca Serafini e Giordano Meacci, quel "Noi" rappresenta ogni tassello che arricchisce costantemente il Mosaico Faber».

 

Dori Ghezzi nasce a Lentate sul Seveso il 30 marzo 1946. Il padre Carlo è operaio specializzato, la madre Vittoria Nichetti, è miniatrice, ovvero ritocca ingrandimenti fotografici.

«Mamma è stata una antesignana del Photoshop!».

fabrizio de andrè dori ghezzi

 

La musica quando arriva?

«A 18 anni mi trovo a lavorare per una piccola etichetta discografica».

 

Chi scopre le sue doti musicali?

«Mio zio Piero, fratello di mia madre che amava suonare la chitarra. Era il 1966. Piero mi iscrive a mia insaputa a un concorso per giovani artisti. Io partecipo solo per non deluderlo e lo vinco. Padrino della serata era Johnny Dorelli artista e persona davvero speciale. Zio Piero aveva deciso per me e stava cambiando il corso della mia vita. Trovai molte porte aperte: un autore-produttore come Alberto Testa che mi fece scrivere "Professione: Artista" sulla carta di identità. Il brano d' esordio aveva un titolo molto significativo "Pagina uno". Ma a lanciarmi presso il grande pubblico fu "Casatschok" scritto dal giornalista Danilo Ciotti e dal dj Manlio Guardabassi, su musica di Boris Rubashkin. In realtà il debutto avvenne con una canzone di Francis Lai "Vivere per vivere" scritta per il famoso film di Lelouch arrivato al secondo posto nel '67 al Festival delle rose di Roma».

guccini

 

L' ascesa è rapida. Senza intoppi?

«Sì. Fondamentali gli incontri. Grazie all' editrice Christine Leroux faccio amicizia con un giovanissimo enigmatico Lucio Battisti che ancora non cantava limitandosi a regalare perle ad altri artisti. Alberto Testa mi presenta una spericolata teenager, alta un metro e ottanta, Fiorella Mannoia, che faceva la cascatrice controfigura nelle scene pericolose. Era una stuntwoman. Ricordo una ragazza tutta sola seduta al pianoforte a cantare. Si presentò come Mimì Berté. L' abbiamo poi tutti amata come Mia Martini. Così è stato per Loredana e Renato Zero».

lucio battisti dori ghezzi

 

E poi arriva Wess.

«Alla Durium in via Manzoni, incontro il cantante Wess (scomparso purtroppo qualche anno fa). Cerca una voce femminile per la cover italiana "United We stand", dei "Brotherhood of Man". Il duetto nel brano "Voglio stare con te" funziona subito. Ci definiscono la coppia "caffelatte". Il contrasto fra una timbrica blues e una voce cristallina, conquista. Il mio ruolo sembrava facile, in realtà non lo era. Si cantava prevalentemente in tonalità maschile e mi dovevo arrampicare sugli specchi».

 

A Sanremo '73 con «Tu nella mia vita» arrivano al sesto posto, ma scalano il primo nella vendita dei dischi. Nel '75 vincono Canzonissima con «Un corpo e un' anima» composta da un giovane Umberto Tozzi. Nello stesso anno, a Stoccolma, rappresentano l' Italia all' Eurovision Song Contest col brano «Era» di Andrea Lo Vecchio (mancato qualche giorno fa) e Shel Shapiro e raggiungono il terzo posto. Nel '77 Sanremo, secondo posto con «Come stai, con chi sei».

de andre' dori ghezzi

 

Dal professionale al sentimentale. Com' erano i suoi rapporti con gli uomini prima del grande amore?

«Sembrerà strano, ma ho sempre avuto una grande considerazione del sesso, come un bene da salvaguardare. A 21 anni scelsi con cura un uomo che mi piaceva particolarmente. Giocai a carte scoperte. Funzionò benissimo».

 

Occasioni mancate? Rimpianti?

bob dylan 1

«Più di una. Nei primi mesi del '75 mentre "Un corpo e un' anima" cantata con Wess imperversava, si trasferì a Roma il set del film Mahogany, prodotto e diretto da Berry Gordy fondatore della Tamla Motown. Non passò inosservata a Gordy la strana coppia "caffelatte". Ci ritrovammo sul set del film e pochi giorni dopo Gordy ci propose un contratto che ci avrebbe legato per cinque anni alla Tamla Motown. Sarei stata la prima e forse unica artista non di colore della casa di Detroit. Ma non se ne fece nulla... Wess negli negli Usa era considerato un disertore (sarebbe finito in Vietnam) o forse in Italia non ci volevano perdere».

 

Il primo incontro con Fabrizio De André?

«Risale a un premio nell' estate del '69 a Genova chiamato "Caravella d' Oro". Lui veniva premiato per l' album "Tutti morimmo a stento", io per il "Casatschok". Nel marzo 1974, il destino si stanca di aspettare. Decide di farci rincontrare negli studi di registrazione della Ricordi di via Barletta. Ci ritroviamo nel bar interno dove ero in compagnia di Cristiano Malgioglio che, conoscendo Fabrizio, me lo presenta. Questa volta non c' è tempo da perdere.

de andrè dori ghezzi

 

Mi invita nel suo studio per farmi ascoltare "Valzer per un amore", che conteneva un messaggio preciso: cogli l' attimo... Ci scambiamo i numeri di telefono. E il giorno dopo lui chiama. Quando sento la sua voce al telefono, il suo tono naturale e confidenziale, ho la sensazione di conoscerla da sempre, quasi provenisse da una comune vita passata e mi convinco che tra noi sta nascendo una "amicizia fondamentale". Non avevo trovato altro modo di definire quel che stava succedendo fra noi, considerato che lui era irrimediabilmente sposato e io convinta di vivere una bella storia d' amore con la persona a cui ero molto legata in quel periodo».

 

Come va a finire?

cristiano malgioglio

«Che alla fine della telefonata lui si offre di accompagnarmi al Teatro San Babila dove Wess ed io eravamo ospiti di Teddy Reno e Rita Pavone in uno speciale talk show. Qualche giorno dopo è il mio compleanno e capisco che avrebbe gradito partecipare alla cena che il mio compagno aveva organizzato. C' erano anche Mina e Ornella Vanoni che si erano accorte delle attenzioni di Fabrizio nei miei confronti. E cominciarono a punzecchiarlo chiedendogli per chi delle due avrebbe scritto una canzone. Fabrizio, rispose: "Se proprio dovessi scrivere per qualcun altro lo farei per Dori". Strike.

Messaggio arrivato a tutti i presenti».

 

de andrè dori ghezzi

Nel recente film su Fabrizio «Principe Libero» di cui lei hai avuto la supervisione la figura della prima moglie di Fabrizio Enrica Rignon detta Puni ha un profilo lusinghiero...

«Puni soffriva. Anche se il loro rapporto era logorato da tempo. Con Puni siamo diventate amiche. Veniva a Milano per problemi cardiaci. Ricordo il suo sorriso e la gioia quando la raggiunsi in clinica con le cotolette alla milanese che lei adorava».

 

I rapporti con Cristiano e Luvi ?

«Con Cristiano buoni anche se, purtroppo, discontinui. Credo mi consideri un punto fermo per lui, ed io sono ben disposta a sostenerlo, quando me lo permette. Luvi è una brava cantante, purtroppo assente. Del resto a qualcuno somiglierà. Ha 43 anni ed è una brava mamma felicemente legata al suo compagno Robin. Nel 2014 è nato Demetrio. In omaggio al cantante degli Area».

 

Fabrizio aveva momenti difficili?

de andrè dori ghezzi

«Chi non ne ha? Più di una volta abbiamo interrotto il nostro rapporto, a volte anche a lungo, per ragioni che neppure ricordo. In ogni caso nessun motivo che implicava la nostra libertà».

 

In prospettiva storica cosa può dire del rapimento del 1979?

«Una grande esperienza di vita. Ci ha aiutati la nostra intesa profonda. In ogni esperienza c' è un lato positivo. E noi lo sapevamo cogliere. A volte il dramma si tingeva di ironia. Uno dei nostri "custodi" confidò a Fabrizio che, sì, apprezzava le sue canzoni ma preferiva Guccini. La risposta non si fece attendere: "Belin, perché non avete sequestrato lui?"».

 

Un sogno mai realizzato?

de andrè dori ghezzi rapimento

«Col senno di poi penso che sarebbe stato bello un disco di Fabrizio con Lucio Battisti.

Uno pensa che ci sarà ancora tempo per fare le cose. E invece Fabrizio e Lucio se ne sono andati troppo presto, a distanza di solo tre mesi.

 

Devo ringraziare Lucio Dalla e Francesco De Gregori per la loro solidale e generosa disponibilità nel '81 al palasport di Bologna in una serata benefica. Quando incominciai a intonare "Mama DoDori" a sorpresa mi ritrovai sul palco un supercoro: gli Stadio prestati da Dalla, Fabrizio, Dalla, De Gregori, Massimo Bubola, Cristiano alla chitarra. Loredana Berté che sale in corsa, e alla fine un giovanissimo Vasco deluso perché non avvertito. Come posso non amarlo questo mondo della musica?»

bob dylan 1

 

Dylan nel tour italiano con Santana aveva chiesto al manager David Zard che De André suonasse con lui.

«Fabrizio rifiutò perché non si sentiva pronto. La nostra adorata amica Fernanda Pivano, conoscendo entrambi i soggetti, una sera, sorniona, gli disse: "Dimmi la verità Fabrizio, non volevi che Dori incontrasse Dylan?"».

 

Dori Ghezzi e Fabrizio De Andre

La musica oggi?

«Ascolto le classifiche e, a volte, non riesco a distinguere un brano dall' altro. Mi colpisce poi la dilagante misoginia che trasuda dai testi. Ora non riesco a capire se le giovani donne se ne stanno rendendo conto e subiscono, o si identificano. Bisognerebbe parlarne. Mi piace Salmo, senza riserve. E il messaggio che manda Ghali. Trovo molto interessante Achille Lauro. Tra le donne Madame ha le carte in regola per conquistarci».

DORI GHEZZI CON FABRIZIO DE ANDREWess e Dori Ghezzi DORI GHEZZI CON FABRIZIO DE ANDRE SALMODORI GHEZZI CON FABRIZIO DE ANDRE zziFEGIZ DORI GHEZZIIl matrimonio di Dori Ghezzi e Fabrizio De AndreDORI GHEZZI E DAGO DORI GHEZZI CON FABRIZIO DE ANDRE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO