dori ghezzi fabrizio de andre' lucio battisti

BUON COMPLEANNO FABER! STASERA SU RAI2 IL RICORDO DI FABRIZIO DE ANDRÈ NEL GIORNO IN CUI AVREBBE COMPIUTO 79 ANNI, DORI GHEZZI: “LA COSA CHE RIMPIANGO? NON AVERLO FATTO INCONTRARE CON IL MIO AMICO LUCIO BATTISTI. QUANDO SEPPE DI FABRIZIO MI DISSE: C'È QUALCUNO CHE PENSA CHE SIA UN PASSATEMPO, UNA BOTTA E VIA. MA IO NON PENSO CHE SIA COSÌ” – LE TESTIMONIANZE DI LIGABUE E RUGGERI – VIDEO

 

 

Stefania Vitulli per “il Giornale”

fabrizio de andrè dori ghezzi

 

Quindici brani di un concerto che è diventato un culto, l' ultimo che le telecamere hanno potuto riprendere: quello del tour Anime salve al Teatro Brancaccio di Roma, tenutosi il 12 e 13 febbraio del 1998.

 

 

Una lunga intervista inedita con Dori Ghezzi. Una galleria di testimonianze che nascono da un' idea intelligente: intervistare alcuni protagonisti dell' ultimo Festival di Sanremo che a Fabrizio De André sono legati da riconoscenza, ispirazione e affetto; intelligente perché è ai millennial e agli adolescenti che De André parla ancora e con forza e queste interviste lo dimostrano. Questo è Buon Compleanno Faber, il regalo che RaiDue in seconda serata ha pensato per il cantautore ligure nel giorno che sarebbe stato la sua festa.

 

lucio battisti dori ghezzi

Mentre nel weekend passato da Rapallo a Fregene, da Cagliari a ViadelCampo29Rosso, che porta in tour nel cuore della «città vecchia» Genova i curiosi alla scoperta dei luoghi di Faber, in tutta Italia è stato un susseguirsi di celebrazioni per rendere omaggio al cantautore scomparso dieci anni fa e nato a Genova il 18 febbraio del 1940, quello che stasera la Rai ha previsto è un ritratto speciale di quasi due ore tra canzoni e interventi.

 

Gli interventi da Sanremo sono la parte più stuzzicante, che aiuta a dare di De André un' interpretazione contemporanea: «Per noi, che siamo nati nella sua città, è come una stella del cielo: è lì e ogni tanto la guardiamo», per i conterranei Ex-Otago; una conoscenza ricevuta piano piano, insieme alla famiglia e un brano, La Canzone dell' amore perduto, che descrive così bene l' uomo e la società di oggi, nel cuore di Ultimo; «Con lui le canzoni diventano un modo per scandagliare i fondali emotivi», nel contributo di Ermal Meta; l' estate in Liguria, insieme al padre, voleva dire ascoltare De André e Ho visto Nina volare come canzone perfetta per parlare di «malinconia e poesia» nelle parole di Jack Savoretti. Sono questi alcuni dei commenti che i più giovani hanno voluto tributare a Faber come loro maestro.

 

fabrizio de andrè dori ghezzi

Mentre tra le suggestioni dei grandi ci sono quella del rocker, Ligabue, che invita a considerare non solo le liriche, ma la «solidità della voce» di Faber e la chiosa poetica di Enrico Ruggeri: «Ci ha insegnato a non dividere il mondo in buoni e cattivi, ma in miliardi di anime, a volte salve ma non sempre». E poi gli aneddoti di Paola Turci, Brunori Sas, i Negrita, Enrico Nigiotti, Gué Pequeno e Danila Satragno, la vocalist che ha partecipato all' ultimo tour di Fabrizio. È proprio da questo ultimo tour che vengono le immagini più belle di Buon compleanno Faber: la performance dal vivo del Brancaccio rievoca un' atmosfera magica, quasi favolistica.

 

Nell' esecuzione di classici del Novecento come Bocca di Rosa, Il testamento di Tito, Fiume Sand Creek, Il pescatore o Via del Campo o delle canzoni di quello che fu l' ultimo album, Anime salve, come Princesa, Dolcenera e Disamistade, Faber è affiancato da una formazione straordinaria. Tra gli altri, Ellade Bandini alla batteria, Stefano Cerri al basso, Mark Harris alle tastiere, Michele Ascolese e Giorgio Cordini alle chitarre. E naturalmente in quella serata c' erano con lui i figli, Cristiano al violino e Luvi tra le voci femminili: «Ogni volta che riguardiamo le immagini di questo concerto insieme ai figli è commozione», racconta Dori Ghezzi.«Come se avesse saputo che era l' addio».

 

de andrè dori ghezzi

È il ricordo di Dori Ghezzi a dare a questo tributo il giusto accento di tenerezza e familiarità: «Ogni giorno mi chiedono di Fabrizio e sono combattuta se condividere oppure no con la gente. Ma poi concordo nel volerli rendere parte di una famiglia», commenta nell' intervista, in cui ci sono la rievocazione di come iniziò il loro amore insieme ad alcune immagini della fiction Rai dello scorso anno, Principe libero e la vita insieme, di come De André lasciò il mare e il mondo per la campagna e dei suoi successi di allevatore, del rapporto di Faber con il padre, dei giorni duri del sequestro e di quale lezioni ne avesse tratto. E un pentimento di cui pochi, anche nell' ambiente musicale, sanno: «La cosa che rimpiango? Non averlo fatto incontrare con Lucio Battisti, che fin dai miei esordi era amico mio. Quando seppe di Fabrizio mi disse: È vero quello che si dice di voi due? C' è qualcuno che pensa che sia un passatempo, una botta e via. Ma io non penso che sia così».

de andrè dori ghezziDORI GHEZZI CON FABRIZIO DE ANDRE DORI GHEZZI CON FABRIZIO DE ANDREDORI GHEZZI CON FABRIZIO DE ANDRE zziDORI GHEZZI CON FABRIZIO DE ANDRE de andrè dori ghezzi rapimentoDori Ghezzi e Fabrizio De Andre DORI GHEZZI E DAGO dori ghezziDORI GHEZZIFEGIZ DORI GHEZZIde andrè dori ghezzide andre' dori ghezzide andrè dori ghezzi

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...