palinsesto netflix

MA È NETFLIX O LA RAI? - LA PIATTAFORMA STREAMING, CHE PER ANNI HA CERCATO DI DISTINGUERSI DALLA TV GENERALISTA CON PROPOSTE ORIGINALI, AZZARDATE E CAPACI DI PARLARE ALLE NUOVE GENERAZIONI, HA PRESENTATO UN PALINSESTO PIENO DI PROGETTI BASATI SU BESTSELLER E SOAP OPERA "ALLA VECCHIA MANIERA" - DI PROGETTI PIÙ SPERIMENTALI NON C'E' TRACCIA - GIANMARIA TAMMARO: "LA RIVOLUZIONE DELLO STREAMING È NAUFRAGATA CONTRO GLI SCOGLI DELLA RICHIESTA GENERALISTA"

 

Gianmaria Tammaro per Dagospia

 

palinsesti netflix 2

Mettere insieme un nuovo palinsesto è come preparare per la prima volta un piatto. C’entra poco, a volte addirittura pochissimo, la scienza; e diventa fondamentale il sesto senso. Le cose, prima di essere realizzate, vanno visualizzate. Abbiamo un’idea, vaga vaghissima, di cosa fare e di come farla; e soprattutto cerchiamo di capire chi lo assaggerà. Ma dobbiamo valutare per bene il nostro budget, gli ingredienti che abbiamo a disposizione e cosa, poi, vogliamo preparare il giorno dopo. Perché è così che funziona: non possiamo dare tutto subito, dobbiamo andarci piano, essere calmi, mantenere il sangue freddo. Stiamo parlando di intrattenimento, certo, e pure di arte, se proprio volete. Eppure non c’è spazio per l’improvvisazione.

 

palinsesti netflix 3

Eleonora “Tinny” Andreatta viene esattamente da questa scuola. Quella di chi, prima di fare qualcosa, ci pensa su almeno due, tre, dieci volte. Nella televisione di Stato ha trasformato Rai Fiction in una vera e propria potenza, e quando è passata a Netflix ha provato – ed è abbastanza innegabile – a portare la stessa struttura, la stessa forma mentis, nei ranghi del servizio streaming. Il problema? La tv lineare ha un’altra storia, un altro percorso e un’altra tenuta; Netflix è, per definizione, giovane, dinamica e attenta – forse troppo attenta – al presente e a quello che succede nel mondo. E quindi sì, altro che equilibrio: la parola chiave è compromesso.

palinsesti netflix 1

 

Gli ultimi palinsesti, presentati ieri a Roma, ne sono la prova. Il titolo più interessante è Supersex. E non solo perché parla di Rocco Siffredi, vede due produzioni come Groenlandia e The Apartment assieme, spalla a spalla; e nemmeno per il suo cast di attori, capitanato da Alessandro Borghi. Ma perché, sulla carta, sembra acqua fresca, ha un’idea, vuole realizzarla e non ha paura di farsi male – si fa per dire, ovviamente. L’ha scritta, e ideata, Francesca Manieri. I registi sono tre: Matteo Rovere, che fa anche da produttore con Lorenzo Mieli, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni. Ripetiamo: sulla carta, questa serie è una bomba.

super sex 1

 

Il giovane Rocco che scopre il sesso, poi l’amore, infine sé stesso. Chiamatelo pure coming-of-age, ma è sostanzialmente la storia di un uomo. Con le sue luci e le sue ombre. Le comunicazioni ufficiali dicono che arriverà prossimamente; secondo alcune fonti, si parla della primissima metà del 2024. Tra gennaio e febbraio.

 

la legge di lidia poet

Il resto del palinsesto Netflix è più o meno prevedibile. Ci sono riconferme, come la seconda stagione di Lidia Poët, con Matilda De Angelis nei panni della protagonista; e serie che non sono proprio nuove nuove, come Suburræterna, ambientata nel multiverso di Suburra. Il treno dei bambini di Cristina Comencini, tratto dal libro di Viola Ardone, e Fabbricante di lacrime di Alessandro Giovannesi, basato sul romanzo di Erin Doom, sono due film, mentre Storia della mia famiglia, diretto da Claudio Cupellini, e Adorazione, diretto da Stefano Mordini, sono due serie.

 

vasco rossi il supervissuto 2

Poi sono stati ri-presentati titoli di cui, in passato, si era già parlato: Briganti, per esempio, prodotto da Fabula Pictures con Los Hermanos s.r.l e scritto dal collettivo GRAMS*; Il Gattopardo, di cui sono terminate da poco le riprese in Sicilia; Inganno, La vita che volevi, Sara e la seconda stagione di Tutto chiede salvezza. Nuovo Olimpo, invece, è il film di Ferzan Ozpetek, che sarà presentato in anteprima alla prossima Festa del Cinema di Roma, e Vasco Rossi: Il supervissuto, dal 27 settembre su Netflix, è una docuserie su – indovinate – Vasco Rossi. Ultimo ma non ultimo: Nuova Scena – Rhythm + Flow Italia, un talent non talent sul rap con Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain.

nuovo olimpo 3

 

Ecco, questi sono i titoli, questa è l’offerta per i prossimi mesi (parliamo anche del 2024, come vi dicevamo) e queste sono le intenzioni del servizio streaming. E l’animazione, dopo il successo di Questo mondo non mi renderà cattivo di Zerocalcare? Dov’è? Non basta, e lo diciamo con tutto il rispetto possibile, annunciare chi, in Italia, presterà la voce al protagonista di Leo (quando si dice il destino: sarà Edoardo Leo), il film di Robert Marianetti, Robert Smigel e David Wachtenheim. Bisogna avere una certa progettualità.

 

nuova scena – rhythm + flow italia

Dove sono i giovani autori e dove sono, soprattutto, le idee capaci di parlare alle nuove generazioni, che sono quelle che, con un tweet o un TikTok, sanno rendere virale un titolo? Negli Stati Uniti, con gli scioperi di attori e sceneggiatori, i set si sono fermati e gli effetti, anche se indeboliti, si stanno facendo sentire pure in Italia. Ma è strano. È strano perché Netflix ha la potenza di fuoco dei suoi social, della sua struttura marketing e anche del suo brand (un esempio? Il 21 settembre, in streaming, arriverà l’ultima stagione di Sex Education. Bene, al momento tutta la comunicazione è affidata al reparto digital).

 

tutto chiede salvezza 3

Fino a qualche anno fa, prima dell’arrivo di Andreatta, c’era un’intenzione chiara, piuttosto lungimirante: raduniamo un gruppo di (quasi) esordienti, ascoltiamoli e mettiamoli alla prova. Alla fine, con il tempo e l’impegno, ci ritroveremo con una scuderia formata, di talenti non solo professionalmente pronti ma anche legati dal riconoscimento e dalla fiducia alla nostra azienda. Che fine hanno fatto, oggi, quei nomi?

il gattopardo 1

 

Ci sono i GRAMS*, che hanno firmato Baby. E ci sono diversi attori che, nel tempo, hanno preso parte a molteplici progetti. Ci sono Ezio Abbate e Davide Orsini. E poi? Alice Urciuolo, che ha scritto il libro di Adorazione e che ha lavorato a titoli di successo come SKAM e Prisma, non è stata coinvolta nello sviluppo della serie. E ci sta, certo: non è né dovuto né scontato. Ma viene comunque naturale chiedersi perché.

 

vasco rossi il supervissuto 1

Per quanto riguarda i film, è stata fatta una scelta netta: puntiamo sui libri, sui grandi bestseller, Viola Ardone e Erin Doom. Se hanno funzionato sulla carta, funzioneranno anche in live action. No? No. O meglio: nì. Non è sicuro. E tanti esperimenti, molti dei quali proprio di Netflix, ne sono la prova. Insomma, la sensazione, dopo questi annunci, è quella di un rallentamento. Non è finita la benzina: è finita la voglia di rischiare.

 

nuovo olimpo 2

La rivoluzione dello streaming è naufragata contro gli scogli della richiesta generalista: più show unscripted, più commedie; tante storie d’amore. Ma è un peccato, ora, muoversi a tentoni e non sperimentare. Soprattutto, ecco, è un peccato non provare a seguire trend che sono partiti qui in Italia, come quello dell’animazione, o all’estero, dove si cerca sempre di diversificare l’offerta. Legal drama, comedy, romcom, anime. Adattamenti di fumetti, libri e videogiochi. Netflix è diventata grande, italiana, evviva, ma ha smesso di sognare.

 

 

 

Articoli correlati

PRENDETE I POP CORN: NETFLIX SGANCIA LE PRODUZIONI DELLA PROSSIMA STAGIONE - OLTRE ALL'ATTESISSIMA..

 

 

 

 

 

 

 

super sex 2la vita che voleviil fabbricante di lacrimenuovo olimpo 1il gattopardo 2tutto chiede salvezza 2tutto chiede salvezza 1il gattopardo 3

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?