alessandra cantini

CHI È, CHI NON È E CHI SI CREDE DI ESSERE ALESSANDRA CANTINI, LA SCRITTRICE LIVORNESE CHE HA FATTO VEDERE LE CHIAPPE DA CHIAMBRETTI – PARLA 5 LINGUE, HA UN BLOG CHE SI CHIAMA “THE VENUSIANS” E HA DEBUTTATO AL CINEMA IN “LA PRIMA COSA BELLA” DI VIRZÌ E CANDIDATA CON “FORZA ITALIA” – HA SCRITTO UN LIBRO CHE PARLA DI “NEO-MASCHILISMO” CHE PROMUOVE ANDANDO IN GIRO “SEMPRE SENZA MUTANDE” – GENIO, FURBACCHIONA O OCA GIULIVA? – VIDEO STRACULT E FOTOGALLERY


 

 

 

 

1 – LA SCRITTRICE ALESSANDRA CANTINI SI PRESENTA SENZA MUTANDE DA CHIAMBRETTI SCATENANDO IL PUTIFERIO. CECILIA RODRIGUEZ S’INGELOSISCE PERCHÉ IL FIDANZATINO MOSER LE GUARDA IN MEZZO ALLE COSCE – POI CI PENSA IVA ZANICCHI A TOGLIERE LE CASTAGNE DAL FUOCO: “SE SEI CORAGGIOSA FACCI VEDERE”, E LA CANTINI TIRA SU IL VESTITO

 

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/botta-culo-scrittrice-alessandra-cantini-si-presenta-senza-189217.htm

 

http://m.dagospia.com/alessandra-cantini-senza-mutande-da-chiambretti-alza-il-vestito-e-mostra-video-e-foto-189217

 

2 – ALESSANDRA CANTINI, LA SCRITTRICE SENZA MUTANDE SCATENA IL FINIMONDO

Da https://dilei.it

 

alessandra cantini alessandro sallusti

Si chiama Alessandra Cantini è una bella ragazza bionda livornese con una laurea breve in scienze politiche e una specializzazione in relazioni internazionali. Parla 5 lingue, ha debuttato al cinema nel film premio Oscar di Virzì La Prima cosa bella, è stata candidata nelle liste di Forza Italia ma ha raggiunto la notorietà quest’anno, dopo aver scritto un libro – Sacro maschio– ispirato al concetto del neo-maschilismo e promosso al grido di “sempre senza mutande”.

 

Che sia un fenomeno (dice Francesca Barra), una furbacchiona (Iva Zanicchi) o semplicemente priva di cervello (Alda D’Eusanio) tanto per citare alcuni commenti delle opinioniste in studio a #Cr4 La Repubblica delle Donne di Chiambretti, dove Alessandra è stata ospite mercoledì sera 28 novembre 2018, e ha scatenato il finimondo, ancora non si è capito.

 

alessandra cantini mostra le chiappe da da chiambretti 12

Lei, sguardo serafico e occhioni languidi, si presenta in tv senza mutande, e non si vergogna a darne prova in diretta, e con un candore quasi disarmante dice le peggio cose senza preoccuparsi delle conseguenze.

 

In un momento  si è appena affievolito l’eco del  #metoo ma le manifestazioni femministe sono in primo piano, con tanto di corteo nazionale a Roma sabato 24 novembre e relativa campagna mediatica #nonunadimeno, la domanda nasce spontanea: c’era davvero bisogno della Cantini? Una che parla ammiccando alla telecamera, dando la sensazione di recitare un copione studiato ad hoc per provocare e basta. E che con due frasi manda in pappa 30 anni di campagne femministe.

 

alessandra cantini vittorio feltri

Con dei libri in mano e una vagina una donna può ottenere ciò che vuole

Così scrive Alessandra nel suo libro. D’altronde prima ancora aveva aperto un blog, The Venusians, ispirato dal principio del neo-maschilismo.  Si legge sul blog: “Il nome del sito deriva dal pianeta della bellezza e della femminilità, e infatti, l’idea è quella di dare valore alla donna in quanto tale, come complementare all’uomo; la difesa dell’uomo è volta ad esaltarne la mascolinità ed il ruolo che gli spettano per Natura, e questo è un compito che spetta alle vere Donne, fiere di avere uomini potenti e ambiziosi in ambito lavorativo e familiare”,

 

“L’idea che le donne sono più efficaci utilizzando il metodo della pornopolitica è una sfida neo-maschilista che Alessandra intraprende per dissacrare le quote rosa, che sono da lei paragonate ad un grado di invalidità civile”. C’era davvero bisogno, di Alessandra Cantini?

 

 

3 – LA BIOGRAFIA DI ALESSANDRA CANTINI SUL SUO BLOG “THE VENUSIANS”

 

ALESSANDRA CANTINI SILVIO BERLUSCONI

Il nome Alessandra deriva dal greco alexéin,  “proteggere”, e andròs, “uomini”, ed è dunque traducibile come “protettrice dei propri uomini.” La fondatrice di questo blog, che dal suo nome ha creato una causa a scopo universale, è una personalità piuttosto eclettica che ha affrontato diverse carriere, tutte richiedenti una qual sorta di talento artistico, prima di dedicarsi ad un fine sociale e benefico con il presente movimento:

 

alessandra cantini 9

Nel 2010, a 17 anni, esordisce sul grande schermo nel film candidato all’Oscar  “La prima cosa bella” di Paolo Virzì, dove interpreta Elena Talini, colei che seduce in maniera molto spinta il protagonista da giovane. Non avendo alcun ruolo nei casting, neanche come comparsa, si presenta direttamente al regista durante la prima scena facendogli una ramanzina sull’inefficienza del suo staff che non l’aveva scelta. 

 

Non contenta di essere stata presa come comparsa, il giorno dopo si presenta con delle foto e in meno di 24h passa il provino che avrebbe tolto un ruolo già dato. Decide, forse erroneamente, di seguire un corso di teatro a Livorno, e nel 2011 si iscrive alla facoltà di scienze politiche “Cesare Alfieri” a Firenze all’indirizzo Comunicazione Media e Giornalismo. Si laurea con una tesi in comunicazione politica: “V per Vendetta: da Hollywood alla Videopolitica,” con il noto professore Marco Tarchi.

alessandra cantini mostra le chiappe da da chiambretti 11

 

Nel 2015 viene invitata a candidarsi nelle file di Forza Italia per le elezioni regionali in Toscana nella circoscrizione di Livorno e in un mese di campagna elettorale ottiene un notevole successo nonostante decida di non spenderci un centesimo a favore di una strategia mediatica. Un comizio sulla statua del conte di Cavour nel cuore di Livorno le assicura visibilità in cronaca nazionale e un invito in televisione alla trasmissione “Mezzogiorno di fuoco.”

 

alessandra cantini mostra le chiappe da da chiambretti 10

Nel frattempo si era iscritta alla specialistica all’indirizzo Relazioni Internazionali e Studi Europei, e nonostante debba integrare alcuni esami si laurea in pari nel maggio 2017 con una tesi in teoria della politica internazionale per la quale traduce dal russo all’ inglese diverse parti di opere non tradotte: “The great war of continents: Russia’s manifest destiny according to Alexander Dugin‘s works,” e ha come relatore Luciano Bozzo e come correlatore ancora Marco Tarchi.

 

alessandra cantini mostra le chiappe da da chiambretti 9

Tra un Erasmus e una vita trascorsa in diverse città tranne che Firenze, apprende e perfeziona diverse lingue: inglese, francese, russo, spagnolo, ebraico. Dopo un anno passato alla stregua di Kate Middleton tra la lordship inglese, decide di mollare tutto e dedicarsi alla stesura di un libro sul neo-maschilismo, ma il progetto va oltre quando si accorge del potenziale delle idee che porta e apre questo blog, The Venusians. 

 

Il nome deriva dal pianeta della bellezza e della femminilità, e infatti, come Vittorio Sgarbi farà notare in un articolo sul Giornale, l’idea è quella di dare valore alla donna in quanto tale, come complementare all’uomo; la difesa dell’uomo è volta ad esaltarne la mascolinità ed il ruolo che gli spettano per Natura, e questo è un compito che spetta alle vere Donne, fiere di avere uomini potenti e ambiziosi in ambito lavorativo e familiare.

alessandra cantini 10

 

La situazione esplode dopo gli incoraggiamenti ricevuti a Milano nel febbraio 2018, dove è volontaria ad un evento dello YEPP, e assume proporzioni sempre più vaste due settimane dopo nell’attacco al terrorismo di genere e alla doppia prostituzione emersi platealmente nel #metoo e capeggiati da Asia Argento, che denuncia su un giornale spagnolo e pochi giorni dopo nella prima intervista a La Zanzara.

 

Questo intervento le fa ottenere la giusta attenzione mediatica, e si rende conto che parlare ed usare i media a dovere per esprimere questi concetti è la strada giusta per portare giustizia agli uomini e proteggerli, come vuole il significato del suo nome. 

alessandra cantini 11

 

Siccome l’interesse è anche politico, decide di aprire un canale YouTube, ma è solo in giugno che gli dedica una corretta attenzione. Potete sottoscrivere per essere sempre informati–dato che non sempre parla del contrasto al femminismo–al seguente link https://www.youtube.com/channel/UCxYVCJou32jivl9YiqMMcmg

 

L’idea che le donne sono più efficaci utilizzando il metodo della pornopolitica è una sfida neomaschilista che Alessandra intraprende per dissacrare le quote rosa, che sono da lei paragonate ad un grado di invalidità civile.

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