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IL CINEMA DEI GIUSTI - ‘LOVING’ È UN OTTIMO FILM DI JEFF NICHOLS, SULLA PRIMA COPPIA MISTA DELLA VIRGINIA CHE ALLA FINE DEGLI ANNI ’50 DECISE DI SPOSARSI REGOLARMENTE, E PER QUESTO SI SCONTRÒ CON LE LEGGI DI UNO STATO SEGREGAZIONISTA - BRAVISSIMA LA PROTAGONISTA, IL REGISTA FA UN GRAN LAVORO DI RICERCA SULL’IMMAGINE AMERICANA

 

Marco Giusti per Dagospia

 

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Loving di Jeff Nichols

 

Dopo Il diritto di contare, Barriere e Moonlight arriva un altro bel film americano, sui diritti civili e sull’America del profondo Sud. Candidato all’Oscar per la miglior protagonista femminile, Ruth Negga, bravissima, Loving, scritto e diretto dal Jeff Nichols di Take Shelter e Mud, interpretato con grande partecipazione da Ruth Negga, appunto, e dall’australiano Joel Edgerton, aveva commosso la platea dei critici di tutto il mondo a Cannes, dove il film è stato presentato con successo lo scorso anno.

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Siamo fortemente dalle parti del film d’autore, siete avvisati. E, pur partendo da un celebre fatto di cronaca a cavallo tra la fine degli anni '50 e i primi '60, cioè i problemi che ebbe con le leggi della Virginia segregazionista la prima coppia mista che osò sposarsi regolarmente, i Loving del titolo appunto, Jeff Nichols sembra anche molto interessato, come in tutti i suoi film precedenti, a un lavoro di ricerca sull’immagine americana.

 

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Partendo dalla pittura, dal cinema e dalla fotografia del tempo, non a caso è citato il servizio di "Life" che ritrae i Loving come una normale coppia sposata, Nichols si avvicina più a certi artisti americani contemporanei che lavorano sulla "ricostruzione" visiva, mischiando o meticciando i generi, che a molti dei suoi colleghi registi acchiappa-Oscar. La densità della sua messa in scena visiva, spesso maniacale, gli permette di ottenere miracoli dai suoi attori.

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Perché anche loro si adattano alla ricerca sull’immagine di Nichols, da anni attento, come Tarantino e Paul Thomas Anderson, a non usare né l’odiato digitale né alcun tipo di trucco visivo. Questo può rendere i suoi film un po' inerti, e sicuramente meno facili, ma quando riesci a entrare in contatto col suo mondo non puoi che riconoscergli di essere ormai uno dei grandi maestri del cinema contemporaneo.

i veri richard e mildred lovingi veri richard e mildred loving

 

Stavolta ha dalla sua anche una storia forte, basata sull'amore, loving, non solo tra le persone, ma anche tra le persone e la loro terra. Mildred, Ruth Negga, una volta sposata con il muratore bianco Richard Loving, Joel Edgerton, in barba alle leggi della Virginia, vuole da subito ritornare a casa e crescere i suoi bambini nella sua terra. E' il suo sguardo a rendere il panorama così intenso. Purtroppo i razzisti della Virginia non glielo permettono.

 

 

 

**** (SEGUE SPOILER) ****

 

 

 

 

 

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E se i Loving tornassero in Virginia, verrebbero immediatamente spediti in prigione per legge. Il loro calvario potrebbe benissimo finire se il marito bianco chiedesse il divorzio, ma Richard Loving ama sua moglie naturalmente e altrettanto naturalmente intende costruire la loro casa proprio a 800 metri da dove lei è cresciuta. Saranno i tempi, ormai cambiati, le grandi battaglie per i diritti civili a risolvere l'assurda odissea dei Loving e a riportarli a casa in un finale dove tutto tornerà a essere dove doveva essere da subito.

 

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Col marito che costruisce mattone su mattone la casa insieme a tutta la famiglia nei campi della Virginia. L'importanza della storia e il lato sociale della vicenda riescono a dare a Nichols una forza di cronaca politica che mancava ai suoi precedenti film, forse troppo sperimentali e concettuali per il grande pubblico. Ottimo film. In sala da giovedì 16 marzo.

 

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