HOUSE OF DOBBS - "LA POLITICA È LA SECONDA PROFESSIONE PIÙ VECCHIA DEL MONDO. E SPESSO SEGUE LE REGOLE DELLA PRIMA" - L'AUTORE DI "HOUSE OF CARDS" PREPARA UN'ALTRA SERIE...

Michela Tamburrino per “la Stampa

 

michael dobbsmichael dobbs

A volte gli autori lo fanno. O ne sono fortemente tentati. Una sorta di rivalsa nei confronti del personaggio che li ha resi famosi e che è più noto di loro. Lo uccidono con un sadismo che dà infinita soddisfazione. Michael Dobbs, autore di House of cards ha superato ogni più sinistra aspettativa. Il 6 marzo esce House of cards 3-Atto finale (Fazi editore) che già nel titolo annulla ogni ambiguità.

 

michael dobbs con il cast di house of cardsmichael dobbs con il cast di house of cards

Sono passati dieci anni e il politico Frank Underwood (in tv tradotto in Francis Urquhart) è invecchiato: ha perso energia e pensa al segno che potrà lasciare il suo operato. Il suo delfino, ministro degli esteri europeista e pacifista, lo lascia per diventare il principale oppositore. Si profila lo spettro della sconfitta indecorosa. Il ritorno a un passato remoto contorto e macchiato di sangue, gli darà la chiave per uscirne da eroe. Così l’ha congegnata il nobile conte Dobbs, nato nello stesso giorno e anno di Carlo d’Inghilterra, già consulente di Margareth Thatcher, politico diventato scrittore per vendicarsi del licenziamento.

 

beau willimon michael dobbs kevin spaceybeau willimon michael dobbs kevin spacey

Dobbs, il suo «Atto Finale» suona come una lapide sulla fortunata serie. Eppure aveva giurato che fino a quando ci fosse stato Kevin Spacey e fino a quando qualcuno non si fosse stancato di fare soldi a palate, «House of cards» sarebbe rimasto in piedi. Dunque?

«Ho scritto Atto Finale più di vent’anni fa. È successo per caso. Da quando Kevin Spacey è entrato nel progetto si è deciso di continuare fino a che si può. Infatti sto già lavorando al seguito della serie. Non c’è limite alla crudeltà».

 

Dunque le strade editoriali e televisive si separano?

«È possibile, certo».

 

In questo romanzo c’è il tramonto di un uomo che per arginare la vecchiaia diventa ancora più duro. Eppure fa pena. Voleva addolcirgli la parabola?

«L’obiettivo era quello di creare un senso d’immortalità. Il personaggio rimane il più grande di tutti e si fa gioco di noi. Ci fregherà tutti anche nella fine».

 

Morto un eroe se ne fa un altro?

michael dobbs michael dobbs

«È proprio sicura che sia un personaggio agli sgoccioli e che non ci riserverà più sorprese?».

 

Ce lo dica lei

«In Atto Finale mi sono ispirato a Giulio Cesare: un uomo, il più potente, tradito dal suo migliore amico. Io sono un politico e Frank rappresenta solo una faccia del politico. Ma ci sono altri aspetti da sviscerare».

 

E chi lo farà?

«Un nuovo eroe. Vi presento Harry Jones che qui in Inghilterra è già popolare. Personaggio molto diverso da Frank».

michael dobbs a roma foto ansamichael dobbs a roma foto ansa

 

Identikit

«Non ha tanto successo, è un solitario, è molto ricco perciò indipendente economicamente ma anche di pensiero e non accetta ordini dagli altri. Ha un bruciante senso della giustizia, e per soddisfarla rompe le regole. Può essere crudele, ha in sé molti conflitti»

 

Ne farà una riduzione tivù?

«Me lo hanno appena proposto».

 

Dopo Kevin Spacey non le sarà difficile trovare un altro grande interprete come protagonista

«Qualsiasi bravo attore inglese e ce ne sono tanti. Perché questo è un personaggio tipicamente british, lo vedo come un animale torturato».

 

michael dobbs alla camera dei lordmichael dobbs alla camera dei lord

Lei è stato pubblicitario alla Saatchi & Saatchi la più aggressiva tra le grandi agenzie. Non è che è anche l’ispiratore della serie di culto «Mad Men» sui pubblicitari spietati?

«Bella intuizione. “Mad Men” è geniale, un ritratto fedele di quel mondo Anni ’60. Quando Margaret Thatcher l'assoldò era una piccola società con meno di cento persone. Si rischiò molto. Li ha fatti crescere e divertire. E io con loro. C’era energia e creatività».

 

La sua collega e connazionale Hilary Mantel ha scritto una pièce sulla primo ministro Thatcher, una fantastoria in cui veniva uccisa in un attentato. Voi siete stati vittime in un attentato dell’Ira in cui morì un suo carissimo amico.

«Ho letto il lavoro, quando uscì si scatenò una polemica terribile. Un’opera sensibile e ben congegnata. Allora fare politica era pericoloso. Io non sarei mai riuscito a scriverlo così, forse perché quell’attentato con il mio amico ucciso ha segnato per sempre la mia vita».

 

michael dobbs nello studio ovale della casa biancamichael dobbs nello studio ovale della casa bianca

Lei ha detto che i tempi di lavorazione della tv coincidono con quelli della lettura: 13 ore.

«Oramai puoi vedere una serie anche tutta insieme, fermarla, riprenderla, proprio come si fa con un libro. Implica che si scriva diversamente, il colpo di scena non deve chiudere una puntata per far sì che si aspetti una settimana e seguire quella successiva. Tutto è meno artificiale, meno tirato».

 

Ha fan importanti come Obama e Cameron. E anche Renzi. Non è inquietante che i politici adorino un politico assassino e corrotto?

«La politica è la seconda professione più vecchia del mondo e spesso segue le regole della prima. È necessario mantenere il senso dell’umorismo, il distacco. Vorrei una moneta per ogni politico che mi ha chiesto di avere un ruolo nella serie. Sarei ricchissimo».

 

HOUSE OF CARDS HOUSE OF CARDS

Dietro di lei ci sono degli spartiti. Suona?

«Canto per beneficenza e corro per lo stesso motivo. Una maratona di 150 chilometri per racimolare soldi e aiutare un rugbista finito sulla sedia a rotelle. Forse non ce la farò ma darò tutto me stesso per riuscirci».

 

 

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)