ambra sabrina salerno cristina d'avena

L’EPOPEA DEL BERLUSCONI DISCOGRAFICO – GLI ANNI D’ORO DELLA “FIVE RECORD”, FONDATA DAL CAV NEL 1981 SOTTO L'OMBRELLO DELLA FININVEST, CON SEDE A COLOGNO MONZESE - DALLE SIGLE TV DI AUGUSTO MARTELLI A CRISTINA D'AVENA (IL SOLO SINGOLO "KISS ME LICIA" VENDETTE 200MILA COPIE), SABRINA SALERNO (CHE CON IL SINGOLO "BOYS" ARRIVÒ A VENDERE PIÙ DI 20 MILIONI DI DISCHI IN TUTTO IL MONDO) E AMBRA…

Estratto dell’articolo di Claudio Fabretti per leggo.it

 

five record

Non è un mistero la passione di Silvio Berlusconi per la musica. Dalle sue prime esperienze lavorative negli anni 50 nei panni di crooner sulle navi da crociera alle canzoni swing interpretate assieme all'amico inseparabile e futuro socio in affari Fedele Confalonieri fino ai testi scritti per l’album di Mariano Apicella del 2003, "Meglio ‘na canzone". Quello che molti non ricordano, probabilmente, è che il Cavaliere è stato anche un discografico.

 

Alla testa di una etichetta come la Five Record che, nata per dare risalto soprattutto a sigle e prodotti televisivi di marca Mediaset, divenne tra anni 80 e anni 90 una vera fucina di dischi, anche firmati da nomi importanti della canzone italiana.

 

five record cristina d'avena

Five Record venne fondata da Berlusconi nel 1981 sotto l'ombrello della Fininvest, con sede a Cologno Monzese. Molti artisti che pubblicarono i propri dischi con questa etichetta nello stesso periodo lavoravano anche per l'azienda televisiva del Cavaliere. La label lombarda, infatti, nacque proprio per commercializzare le canzoni delle sigle televisive dei programmi delle reti Fininvest (cartoni animati, varietà, quiz, soap opera e telenovelas),

 

Ma le attività dei canali del Biscione si stavano allargando sempre di più, coinvolgendo artisti di ogni genere. E così Berlusconi incaricò Augusto Martelli, autore di quasi tutti i jingle e le sigle della rete, di esplorare la possibilità di acquisire alcuni di loro nella scuderia dell'etichetta.

 

cristina d'avena

In breve tempo, così, finirono sotto contratto con la Five Record alcuni big storici della canzone italiana, magari in cerca di un rilancio, come Gino Paoli, Orietta Berti, Iva Zanicchi o Bruno Lauzi, ma anche Drupi, Donatello, Patty Pravo, Maurizio Vandelli dell'ormai sciolta Equipe 84 e, nell'ultimo periodo di esistenza, anche alcuni nomi esordienti specialmente come interpreti di sigle per le telenovelas ispano-americane (Valentina Gautier, Andrea Monteforte, il noto attore argentino Carlos Mata).

 

Tra gli altri artisti che incisero per la label berlusconiana ci furono I Nuovi Angeli, Mal dei Primitives, Dionne Warwick, Wilma Goich, Wess degli Airedales, Lorella Cuccarini, Giorgio Faletti, Edoardo Bennato, i Bee Hive con la voce italiana solista di Enzo Draghi, Manuel De Peppe, Francesco Salvi, Giorgio Faletti, Fiorello, nonché il fantomatico trio Ro.Bo.T., composto da tre vecchie glorie come Rosanna Fratello, Bobby Solo e Little Tony.

 

Ma a far decollare le vendite della Five Record furono soprattutto la star delle sigle per cartoni animati, Cristina D'Avena, con quasi 6 milioni di copie vendute in oltre trentacinque anni di carriera (il solo singolo "Kiss Me Licia" vendette 200mila copie), e la sexy diva degli 80's Sabrina Salerno, che esplose in tutta Europa con il singolo "Boys" e arrivò a vendere più di 20 milioni di dischi in tutto il mondo.

cristina davena 9

 

 

Non mancarono anche fenomeni più interessanti dal punto di vista strettamente musicale, come i Novecento della talentuosa vocalist Dora Carofiglio (colei che prestava la voce alle prime produzioni di Valerie Dore) e i Change, progetto italodisco prodotto dal polistrumentista e arrangiatore bolognese Mauro Malavasi, destinato a infrangere persino un record storico: furono infatti i primi italiani con una produzione dance a spingersi in alto nella classifica Billboard 200, arrivando fino al numero 29.

 

sabrina salerno

Tra il 1991 e il 1993, la Five Record ha cambiato nome, divenendo RTI Music e con quest’etichetta uscirono gli album di grande successo di Ambra e il disco d’esordio di un adolescente Paolo Carta (oggi marito di Laura Pausini)...

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