jeff buckley

“VEDO IL SESSO DAPPERTUTTO” – IL RAPPORTO CON IL PADRE TIM, ALLEN GINSBERG E LA MUSICA COME EROS: L’INTERVISTONA DI “NME” (1994) A JEFF BUCKLEY: “SONO IL CLASSICO RAGAZZO BIANCO MEDIO, MA MI SENTO FUORI DAL GREGGE. NON RIESCO A METTERE A FUOCO LE PERSONE” – “MI FA INCAZZARE QUANDO KURT COBAIN SCRIVE UN BEL PEZZO E MTV LO MANDA ALLO SFINIMENTO. IL SESSO MI PIACE COME…” – VIDEO

 

 

 

Articolo di John R. Mulvey per “NME” del febbraio 1994 pubblicato da “il Fatto Quotidiano”

 

jeff buckley 4

Da dove vieni?

Sono il classico ragazzo bianco medio, in pratica (ride). Sud della California, sono nato all' ospedale Martin Luther King di Los Angeles nel '66.

 

Ti percepisci ancora come un disadattato?

Non saprei mi sento fuori dal gregge. Dal punto di vista musicale. Semplicemente fuori dal gregge, non nel senso migliore o peggiore.

 

E pensi che questo tratto sia presente sia nella tua personalità che nella tua musica?

Sono la stessa cosa. Forse è perché la mia esperienza di vita è diversa da quella della maggior parte delle persone. Io non riesco a mettere a fuoco la gente, non li vedo come uomini e donne. Quando li guardo vedo le loro madri e i loro padri. Vedo che età hanno davvero, nell' anima.

jeff buckley 1

 

Quando guardo il Presidente, o chiunque dell' industria discografica, o il proprietario di un negozio, mi capita di vedere un bambino, dietro al bancone, con la faccia di un uomo anziano. È a quel bambino che mi rivolgo.

 

tim buckley

Che cosa ti fa arrabbiare?

Di solito mi faccio arrabbiare da solo. O mi arrabbio quando vedo qualcuno che si mente da solo. O quando qualcuno è così autocritico, e capita di rado, da diventare gelido anche nei confronti degli altri. È gente che non vede l' ora di distruggere qualcosa degli altri, specialmente i sogni.

 

Sei ossessionato dal sesso?

Vedo il sesso dappertutto, perché è dappertutto. Non tanto l' atto in sé, quanto l' energia che circonda tutto, tutte le azioni della gente. La musica riflette molto il sesso.

 

È vero quel cliché per cui stare sul palco è meglio del sesso?

jeff buckley 10

No. Il sesso è meglio. Il sesso è fantastico. Mi piace, come mi piace la mia pelle, come mi piacciono i miei denti e i miei sogni. Fa parte di me. È un po' come quando la gente credente dice di poter vedere Dio dappertutto, e in ogni cosa. È un dono straordinario per l' umanità. È quell' energia che ti spinge a fare tutto ciò che fai.

E non parlo della penetrazione. In quel senso, i greci erano molto, molto avanti: ritenevano che ci fossero tanti aspetti dell' esistenza, come il sesso, la gioia, la gelosia e l' avidità, e di avere con queste emozioni un rapporto paragonabile a quello che si ha con le persone. Quindi li hanno trasformati in dei e dee.

 

Quali sono le tue influenze?

la gente che incontro. A volte mi capita di provare delle sensazioni indefinite che nella mia testa si traducono in suoni. O la musica della mia infanzia, e la musica che ho ascoltato nei momenti in cui ne avevo veramente bisogno.

kurt cobain 1

Per esempio, adesso ne ho bisogno. C' è la santa trinità: Beatles, Hendrix e gli Zeppelin, loro hanno avuto una portata incredibile.

 

Per esempio chi?

Ehm Judy Garland, Edith Piaf, Bob Dylan, i Pistols, PiL, Duke Ellington. Musica folle che scaturisce dalla gioia. I Velvet, i Pixies mi mancano. Mi fa incazzare quando Kurt Cobain scrive un bel pezzo e Mtv lo manda allo sfinimento. E porto Allen Ginsberg con me ovunque vada. L' essere acclamati dalla critica o andare in Tv non conta un cazzo. Vorrei che la gente prendesse le distanze da quel genere di cose, facesse ricerche per conto suo e si circondasse di musica da amare o da odiare. Perché la musica va assaggiata. Se non la assaggi non la conosci.

 

Prima mi hai detto di essere una calamita per freak.

jimi hendrix BY GERED MANKOVITZ

È tutta colpa mia, sul serio, perché li accolgo a braccia aperte. Lasciando anche un attimo da parte la musica, è la mia identità stessa, la mia anima, ad accogliere sempre esperienze straordinarie: a volte pericolose, a volte stupide; e mi è capitato di fare qualche cosa stupida. Come rimanere bloccato nel ghetto di Chicago, darmi alla pazza gioia per quattro o cinque ore e poi farmi beccare dalla polizia.

 

Una domanda che devo farti: a proposito di tuo padre

Cosa vuoi sapere?

 

Beh, ci sono delle nette somiglianze tra la tua musica e la sua.

Davvero? E quali sarebbero?

tim buckley 1

 

La tua voce, ad esempio. E il fatto che nella tua musica c' è qualcosa di molto coraggioso. Ti prendi dei rischi. È una caratteristica molto particolare. Sei d' accordo?

Beh, sì, è il mio stesso sangue. Ma non credo che si tratti delle nostre voci. Non ho preso la sua voce. Suo padre aveva quella voce. Non lo conoscevo neanche, sul serio, ci ho passato insieme sì e no una settimana. Avevo sette, otto anni, non ricordo neppure.

 

Ti manca qualcosa?

jeff buckley 3allen ginsberg by richard avedon

Non saprei dirti. A volte penso troppo. A volte sono persino felice di essere così impegnato a pensare. Ma è la cosa bella dell' esibirsi sul palco, la sua sensualità: in quel momento, o quella sera, per una volta sono davvero presente a me stesso. Niente nel passato, niente nel futuro: conta solo l' adesso. Ed è quello a cui aspirano gli esseri umani.

JEFF BUCKLEY JEFF BUCKLEYJEFF BUCKLEY jeff buckley 8JEFF BUCKLEY jeff buckley 9jeff buckleytim buckley 2jeff buckleyjeff buckley 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?