ligabue greta

LIGA TRA PALCO, AMBIENTE E REALTA’ – MENTRE “REPUBBLICA” LA TOCCA PIANO (“LIGABUE COME GRETA”) A REGGIO EMILIA VA IN SCENA LA PROVA GENERALE DEL TOUR CON APPELLO PER L'AMBIENTE: “ABBIAMO POCO TEMPO PER FARE QUALCOSA” (QUANDO CANTO’ L’INNO DI PIERANGELO BERTOLI IN DIFESA DELLA NATURA) - IL MUSICAL CHE STA SCRIVENDO CON CHIARA NOSCHESE E IL RITORNO DEL CONCERTONE A CAMPOVOLO PER I 30 ANNI DI CARRIERA – E SU SAN SIRO DICE CHE… - VIDEO

Paolo Giordano per il Giornale

 

ligabue

E poi sale all'improvviso su di un palco talmente grande che «si viene e si va» coem recita uno dei brani in scaletta.

 

 

Fiera di Reggio Emilia, ora del tramonto e dell'adunata delle zanzare. Ligabue ha appena finito «una delle prove generali più grandi che abbia mai fatto» per mettere a punto ogni dettagli dello Start Tour che inizia al San Nicola di bari e attraversa altri sette stadi prima di chiudersi il 12 luglio all'Olimpico di Roma. Un megaschermo centrale e altri sei laterali sorvegliano un palco lungo 58 metri e largo 22 con due passerelle asimmetriche entrano fin nel cuore della platea:

 

«Prenderò una navetta per andare da una parte all'altra» ride lui dopo due ore e un quarto che aprono con Polvere di stelle, inseriscono altri sei brani del nuovo Start (favolosa La Cattiva compagnia) e poi alternano super classici come Balliamo sul mondo (molto elettrica), Certe notti, Bambolina e barracuda (con tanto di copertina di Never mind... dei Sex Pistols proiettata sullo schermo) e due medley a geometria variabile perché potranno cambiare concerto dopo concerto (più quello suonato solo con chitarra e voce che quello rock con tutta la band). Una maratona con arrangiamenti garbati che la voce controlla bene e che gli assoli di chitarra (bravo Fede Poggipollini) ricamano più del solito: «Mi diverto in tanti modi, ma il concerto è il modo che mi diverte di più», dice un Ligabue sempre più asciutto nel fisico e nelle risposte perché, si sa, preferisce lasciar parlare la musica.

ligabue

 

Ligabue, nel 2020 celebra 30 anni di carriera, ormai non sarà facile scegliere i brani da suonare dal vivo.

«L'ho pensata per il pubblico che viene negli stadi. Non ci sono soltanto i miei fan abituali ma anche spettatori occasionali e quindi mi fa piacere che ascoltino anche le canzoni del nuovo disco».

 

A proposito, La cattiva compagnia è accolta da scariche elettriche sugli schermi e molti watt nelle chitarre. Quali sono le cattive compagnie?

«I fantasmi che ci popolano e le paure che ci impediscono di essere come siamo davvero. La chiamerei incapacità di essere felici».

 

greta

Però nel nuovo disco Start c'è più «felicità» del solito. E Polvere di stelle o Certe donne brillano sembrano una dedica a sua moglie

«C'è anche Mai dire mai nella quale racconto le prime volte della storia che poi ci ha portato a sposarci».

 

Dedica a lei il nuovo tour?

«Non è intenzionale, ma, volendo, sì».

 

A che punto siamo tra «palco e realtà»?

«Per tanto tempo è stato molto difficile per me gestire la differenza tra palco e realtà. Tra il tempo trascorso in scena e quello nella vita privata, di tutti i giorni. Ora va meglio, ma fare concerti resta per me è una sorta di dipendenza. Adesso non vedo l'ora di iniziare e già so che, a fine tour, avrò voglia di tornare sul palco. Insomma, adesso faccio questi concerti e soffro già al pensiero che alla fine sia buona lì».

 

Durante Vita morte e miracoli ci sono le immagini di un parto.

«Le ho scelte apposta, sono parte del racconto di questa canzone. C'è un parto che dà il via al percorso della vita di ciascuno di noi e poi, dall'altra parte degli schermi, si arriva a vedere un uomo con il suo nipote».

 

Lei è un habituè di San Siro. Ma si dice possano chiuderlo.

«Beh allora tutti perderemmo qualcosa».

 

ligabue

Ricorda sempre qual era il suo obiettivo prima di diventare famoso?

«Sì, volevo essere un cantautore con il suono di una band. E difatti la mia band ha provato anche undici ore al giorno su questo palco, noi abbiamo il suono al centro dei pensieri».

 

E lei quante ore?

«Anche quattro o cinque».

 

Lo sa vero che qualcuno già si immagina un nuovo Campovolo per i suoi trent'anni di carriera.

«Se mi chiedi sì o no, rispondo ni o so. Ma tante cose fanno pensare a un sì».

 

Nel frattempo collabora a un musical.

«Mi hanno fatto leggere questo copione scritto da Chiara Noschese, figlia del grande Alighiero. Mi è piaciuto al punto che ho scritto un contributo. Ma ne riparleremo dopo l'estate. Adesso lasciatemi lasciare la realtà per salire sul palco».

ligabue sanremo quarta serata

 

 

LIGA COME GRETA

Estratto dell’articolo di Luca Bortolotti per la Repubblica

schwarzenegger greta thunberg

C' è un conto alla rovescia che appare sul maxischermo del nuovo mega palco che Ligabue avrà con sé in giro per l' Italia nel tour che lo riporta negli stadi dopo cinque anni. Idealmente, quello che il rocker di Correggio sta recitando dentro di sé in attesa dell' esordio venerdì al San Nicola di Bari:

 

luciano ligabue premiato

«Stare fermo è la cosa più difficile, non c' è nulla che mi diverta di più di suonare, è anche un po' una dipendenza», ammette. Nelle scenografie del tour, invece, quel countdown appare durante Non è tempo per noi , sovrapponendosi alle immagini delle marce ambientaliste, di fabbriche, plastiche e disboscamenti. Unico momento sociale, se non quasi politico, del nuovo show, finché il conto alla rovescia s' interrompe, quando allo scadere manca giusto un secondo. «Vuol dire che abbiamo ancora tempo, poco, per fare qualcosa - spiega Ligabue - . Quello dell' ambiente è un tema che mi è sempre stato caro e su quella canzone mi sembrava adeguato parlarne». Insomma, dicono che ci stiamo buttando via, ma possiamo ancora essere bravi a raccoglierci, come insegna Greta. …

GRETA THUNBERGligabue sul trono a sanremogreta memeligabue salzano zaggiaLIGABUELIGABUELIGABUELIGABUE ASSANTE CASTALDOLIGABUE GUCCINILigabueligabueluciano ligabue (3)ligabue procacci smutniak accorsiligabueligabue smutniak accorsiluciano ligabue (1)luciano ligabue (2)

 

Ultimi Dagoreport

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...