lorella cuccarini

LORELLA CUCCARINI INFILZA LE TROMBONE MONOLOGANTI DELL’ARISTON: “NIENTE DISCORSETTO SUL PALCO. NON SE NE PUÒ PIÙ. PARLIAMO, OGNUNO, CON IL NOSTRO MESTIERE – "LA PIU’ AMATA DAGLI ITALIANI? IO A QUELLO SLOGAN NON HO MAI CREDUTO. SE C'È DA SPACCARE, IO RESTO UNA NUMERO UNO, SONO LA CUCCARINI. UNA POPOLARITÀ COME LA MIA TE LA DEVI MERITARE…" (AMMAZZA CHE EGO!) - VIDEO

 

 

Estratto dell’articolo di Alvaro Moretti per “il Messaggero” 

 

LORELLA CUCCARINI

[…] Lorella Cuccarini […] È in missione per conto di un'idea di spettacolo che unisca un Paese che l'ha vista come "la più amata". Una serata da conduttrice, come con Pippo Baudo, suo pigmalione, 31 anni fa. […]

 

Mi permette di citare una battuta di Gomorra? Si riprende quello che è suo all'Ariston.

«Non è proprio così, dai. Non ci sono cose dovute nella vita. Ci sono invece sorprese come la chiamata di Amadeus all'ora di cena. Solo che io e la mia famiglia quando mangiamo teniamo i cellulari in un'altra stanza. Alle 22.30 ho richiamato e lui già dormiva... Poi la mattina alle 7.30 del giorno dopo mi fa questa manifestazione di affetto. E che gli dico no? Però ero incredula […] Comunque io gli ho detto: ma come t'è venuta, Ama? E lui mi fa: per il mio ultimo festival, almeno per ora, voglio una grande festa con gli amici. […]».

 

LORELLA CUCCARINI

[…] Lei a Sanremo, oltre alla conduzione del 1993 e alle partecipazioni in gara, ha anche dato scandalo col famoso abito-chitarra pensato da Luca Tommassini e il nude look visto solo dalla Clerici.

«Ecco, appunto, una cosa che non avrò sarà l'ansia da prestazione (sorride, Lorella, ndr).

Quell'abito, chiamiamolo così, davanti a 15 milioni di italiani ha fatto un po' rumore».

 

Che tempo è questo per Lorella Cuccarini?

«È la stagione in cui insegno l'entusiasmo. […] Non ho più il fisico e la tecnica di 30 anni fa quando ballo, ma ho tanto altro. Io penso a Tina Turner e Liza Minnelli: giganti fino a tarda età. […] se c'è da spaccare, io resto una numero uno, sono la Cuccarini. […] C'è un patto da rispettare: la cosa più bella è sentirsi dire dopo uno spettacolo "quando c'è Lorella, io vengo a vedere a scatola chiusa". […]  Una popolarità come la mia te la devi meritare».

LORELLA CUCCARINI

 

Persino "la più amata dagli italiani". Non solo per spot.

«Ma io a quello slogan non ho mai creduto. Amata sì, mi sento amata. Il "più" fa più paura che piacere».

 

Di moda, poi un po' meno, poi ancora sulla cresta dell'onda.

«Dopo 40 anni di carriera lo posso dire: io sono un classico, come quei capi d'abbigliamento che sembrano aver stancato, poi tornano in passerella. Per evitare queste montagne russe, ho scelto sempre di non puntare solo sul lavoro per sentirmi pienamente Lorella. Ci vuole intelligenza emotiva per avere sempre qualcuno o qualcosa a cui tornare. All'inizio ho avuto un successo folgorante con gli show in tv, ma mia madre mi ha tutelata, protetta da un fuoco che poteva bruciarmi e che invece ancora arde. Sono una coi piedi per terra, da sempre. Persino parsimoniosa».

 

Parla spesso di sua madre.

«Papà è andato via di casa quando avevo 9 anni. Mamma era una sarta, lavorava per mettere insieme il pranzo con la cena. Le cambiali per comprare la tv a colori o l'enciclopedia per studiare. Mangiavamo pasta e patate, ma ho un ricordo di quella infanzia dopo la fine delle liti tra mamma e papà di gioia, serenità, sorrisi. Mamma è stata anche un ottimo padre di famiglia. […]».

 

LORELLA CUCCARINI

[…] ha mai avuto la sensazione di essere pagata meno di un uomo?

«Io ho sempre pensato di guadagnare moltissimo: quando mi arrivò la prima paga, 500mila lire, per Fantastico 6 mi sembrava un'enormità per una abituata a fare i lavoretti per campare. I primi soldi li ho subito reinvestiti nel mio lavoro: lezioni nelle migliori scuole di danza a Broadway... La verità è che di quanto guadagnano gli altri non mi è mai fregato un granché. Ma so che in tv conta l'immagine, che vuol dire ascolti e pubblicità, contratti. Sono dati oggettivi: sei pesato per quel che generi, non per il genere... È una valutazione democratica».

lorella cuccarini

 

Nella sua carriera anche polemiche sui temi della politica, sui rapporti con colleghi e colleghe. Pane al pane e scintille.

«Io mi ritengo una persona onesta: quando succedono cose ingiuste, raccontate in modo scorretto non mi tengo e reagisco. Mi assumo la responsabilità di cosa faccio e dico, a volte sono stata esposta per cose mie rivelate da altri. E ho reagito a una società pettegola. Ma è un altro tempo per me. In un momento come questo, in cui è troppo facile metterci contro, io scelgo quello che ci unisce: Sanremo è qualcosa che unisce il nostro Paese. […]».

 

Con o senza monologo?

«Niente discorsetto. Non se ne può più: non è obbligatorio, secondo me, parlare di cose che con lo show non c'entrano. Parliamo, ognuno, con il nostro mestiere. Siamo persone fortunate, che ogni anno vincono la lotteria: guadagnano facendo per mestiere quello di cui sono appassionata». […]

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