paolo ferrari

IL MONDO DELLO SPETTACOLO PIANGE PAOLO FERRARI – L’ATTORE AVEVA 89 ANNI ED ERA MALATO DA TEMPO – GRANDE PROTAGONISTA DEL TEATRO ITALIANO, E’ RIMASTA CELEBRE LA SUA PUBBLICITA’ DEL DETERSIVO "DASH"  - HA PRESENTATO ANCHE UN'EDIZIONE DI SANREMO - A GENNAIO 2013, L’ADDIO ALLE SCENE: “RECITO DA QUANDO AVEVO CINQUE ANNI… È TANTO NO? COSÌ MI SONO DETTO “ADESSO BASTA" – VIDEO

 

Katia Riccardi per repubblica.it

 

paolo ferrari

È morto a Roma Paolo Ferrari, grande attore di teatro, per anni in ditta con Valeria Valeri, ma anche del grande schermo, e della tv. Un divo della televisione perfino. Ha lavorato con registi come Blasetti, Zeffirelli e Petri. È stato anche un famoso doppiatore. Nato a Bruxelles il 26 febbraio 1929, è morto a 89 anni. Con lui finisce un'era, quella di una bella Italia che non esiste più.

 

Una vita vissuta giocando a recitare, attore di un Paese a cavallo tra due guerre, vissuta tra povertà e rinascita in quel bel paese che Paolo Ferrari ha rappresentato partendo dai microfoni della radio, arrivando alla tv in bianco e nero, prove tecniche di trasmissione, oltre il colore. Fino ad oggi, tra le mani telecomandi e telefonini, computer. Davanti, schermi giganteschi, molto rumore.

 

 La sua carriera comincia da bambino, a 9 anni. Alla radio Eiar con un programma in cui interpretava il balilla Paolo. Aveva debuttato nel film Ettore Fieramosca, regia di Alessandro Blasetti, col nome di 'Tao' Ferrari. Un bambino prodigio in calzoni corti di feltro dei primi anni Quaranta, un ragzzino fortunato, piccolo in mezzo a grandi attori dai quali imparava tutto. Poi un fine primo tempo di guerra e subito dopo, di nuovo, il ritorno a quello che voleva e sapeva fare, l'attore. Radio, televisione.

 

 

Con lui, gli indimenticabili. Nel varietà radiofonico Rosso e nero n° 2, recita con Nino Manfredi e Gianni Bonagura. Impara tutto, adora quello che fa con tutto se stesso. Dalla fine degli anni Quaranta è la voce di David Niven in Scala al paradiso (1948), Franco Citti in Accattone di Pier Paolo Pasolini e quella di Jean-Louis Trintignant nel Il sorpasso di Dino Risi. Negli anni Settanta ridoppia Humphrey Bogart ne Il mistero del falco, Il grande sonno, Agguato ai tropici.

paolo ferrari

 

Girano intorno al suo mondo Vittorio Gassman, Marina Bonfigli, che sposa, la Rai è la televisione più bella del mondo. Paolo Ferrari poteva raccontarne ogni luce, nel 1960 presenta perfino il Festival della canzone italiana di Sanremo insieme a Enza Sampò.

 

Negli anni Sessanta diventa popolarissimo recitando nelle pubblicità televisive del Dash. Poi è uno dei protagonisti della serie tv Orgoglio, nella quale appare in tutte e tre le stagioni come il marchese Giuseppe Obrofari, uno dei personaggi principali e capostipite della famiglia protagonista. Arriva nella soap opera Rai Incantesimo (9 e 10) nel ruolo di Luciano Mauri. È il "pensionato" del serial televisivo di Rai 2 Disokkupati del 1997. E nel 2006 vince il Premio Gassman alla carriera.

paolo ferrari

Dopo il primo matrimonio con Marina Bonfigli con la quale ha avuto due figli, Fabio e Daniele, ha poi sposato Laura Tavanti, madre del suo terzo figlio, Stefano. Entrambe sono state sue compagne anche sulla scena. Ferrari era ricoverato nell'ospedale di Monterotondo, malato da tempo. Lo assisteva la moglie, insieme ai figli. Il maggiore, Fabio, è anche lui attore, in passato molto famoso in quanto protagonista de I ragazzi della III C.

 

2. PAOLO FERRARI

Giorgio Dell’Arti per www.cinquantamila.corriere.it

 

Bruxelles (Belgio) 26 febbraio 1929. Attore. Da ultimo visto a teatro in Un ispettore a casa BirningIn tv è stato il Luciano Mauri di Incantesimo (confermato nel cast della decima serie), il Giuseppe Obrofari di Orgoglio, il nonno Riccardo di Notte prima degli esami ’82 ecc.

 

paolo ferrari

• Grande del teatro italiano, celebre la sua pubblicità di un detersivo («le do due fustini in cambio del suo»): «A un certo momento noi siamo stati classificati con l’etichetta di attori di teatro. E quando lo sceneggiato è andato verso lo stile Piovra, tutta una generazione di attori ha avuto sempre meno spazio in televisione. Io avevo appena interpretato Archie Godwin, inNero Wolfe, ed ero stato indicato come personaggio di maggior gradimento dal pubblico. Ma da quel momento non ho più messo piede in televisione. E non certo per mio snobismo. È che nessuno da quel momento, inspiegabilmente, mi ha più cercato. Quando facevo la pubblicità del Dash, il regista Bolognini era alla ricerca disperata di un attore adatto a doppiare il protagonista di Fatti di gente per bene. Gli suggerirono il mio nome e rispose: figurati, se apre bocca penso al detersivo. Feci lo stesso il provino, d’accordo con un amico, e lui esultò sentendo la mia voce: finalmente l’ho trovato. Quando mi presentai al doppiaggio Mauro Bolognini capì, mi guardò e mi disse: sono uno stronzo».

 

paolo ferrari

 

• Nel 2008 è tornato a essere testimonial del detersivo in una sit-com di nove puntate insieme a Fabio De Luigi.

• «Sono arrivato a presentare un’edizione del Festival di Sanremo, per dimostrare che un attore è in grado di farlo, senza dover imparare le battute a memoria».

• Doppiatore di Accattone ed Edipo Re per Pier Paolo Pasolini.

• Vincitore del Premio Gassman alla carriera nel 2006.

• A gennaio 2013, ha annunciato il suo ritiro dalle scene: «Gli anni passano via veloci. Fare teatro vuol dire stare lontano da mia moglie, stare lontano da casa. Recito da quando avevo cinque anni, ne ho ottantaquattro. È tanto no? Così mi sono detto “adesso basta. Mi fermo qui”» (ad Anna Bandettin) [Rep 24/11/2013].

 

paolo ferrari

• Sposato in prime nozze con l’attrice Marina Bonfigli. In seguito, con l’attrice Laura Tavanti. Padre dell’attore Fabio Ferrari (Roma 14 ottobre 1959), noto negli anni ’80 come il Chicco Lazzaretti della serie tv I ragazzi della terza C, da ultimo visto ne La cena per farli conoscere (Avati 2007).

 

• Vive in una villa della campagna romana: «Un posto dove leggere, ascoltare musica, coltivare rose, andare in bicicletta, meditare. Alla meditazione io dedico ogni giorno qualche ora. Lasciar passare i pensieri, lasciarli andare senza trattenerli grazie a tecniche speciali, all’om... Aiuta, fa bene. Io lo faccio da parecchio tempo. Quando recitavo mi mettevo in camerino e meditavo. Era un modo per concentrarmi sullo spettacolo».

• Tifoso della Lazio.

 

paolo ferraripaolo ferrari e riccardo garrone

 

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…