joan is awful

LO STREAMING DEI GIUSTI – ‘’BLACK MIRROR’’ ERA DIVENTATO UN BRUTTO, ORRIBILE DISASTRO... FINO A QUANDO IL SUO IDEATORE CHARLIE BROOKER, PIÙ CHE A UN AGGIORNAMENTO DI “AI CONFINI DELLA REALTÀ”, NON HA USATO I 5 NUOVI EPISODI DELLA SESTA STAGIONE SU NETFLIX PER TROLLARE PIATTAFORME COME… NETFLIX, ONNIPOTENTI SERVIZI DI STREAMING CON PRODUTTORI VILI E OPPORTUNISTI SENZA ALCUNA FORMA DI MORALE, CAPACI DI ENTRARE NELLA TUA VITA E RIPROPORLA COME SERIE TV - E IL PRIMO EPISODIO, ‘’JOAN È TERRIBILE’’, È UN CAPOLAVORO MOZZAFIATO - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

charlie brooker 2

I cinque nuovi episodi di “Black Mirror”, che sono su Netflix, ribadiscono l’ossessione dello showrunner Charlie Brooker e di tutto il cinema attuale per i multiversi, le vite parallele, la mancanza di ogni privacy rispetto alle stesse piattaforme che ti succhiano la vita e la risputano come vogliono, la dipendenza dalle narrazioni costruite dagli algoritmi e dalle intelligenze artificiali, la ricerca di una qualsiasi anomalia rispetto a una vita fatta di ripetizioni controllate chissà da chi.

 

black mirror sesta stagione 8

“Black Mirror”, sesta stagione, con episodi diretti da giovani e bravi registi, Jophn Crowley, Sam Miller, Ally Pankiw, Uta Briesewitz, Toby Haines. Il tema generale sembra essere una sorta di critica alla società costruita da piattaforme come Netflix, qui ribattezzata Streamberry, che con una firma digitale possono entrare nella tua vita, riproporla come serie tv , come nel primo episodio “Joan Is Awful” con Annie Murphy e Salma Hayek, e farne cosa vogliono.

black mirror sesta stagione 14

 

Salvo pensare che la tua stessa vita è una imitazione alla Netflix della vita di un altro, secondo un modello infinito di ricostruzione narrativa a sua volta ripetibile di quel che gli algoritmi ci indichino quale sia la vita da seguire da spettatori e possibili protagonisti. Nel secondo episodio vediamo una giovane coppia di registi cerca di costruire un docu-drama storico per Streamberry-Netflix (racconto nel racconto) nella cittadina inglese dove si sono svolti anni prima terribili delitti seriali con torture e sevizie.

black mirror sesta stagione 11

 

In questo caso la ricostruzione stessa degli avvenimenti, costruita con metodi di riproduzione d’epoca e vecchi vhs casalinghi, porterà a una nuova terribile verità. Ci si spinge oltre nel terzo episodio, molto originale, dove due astronauti in orbita nello spazio hanno una vita da alias sulla terra con dei loro cloni.

 

charlie brooker 4

Più che una sorta di “Ai confini della realtà”, mi sembra che “Black Mirror” giochi sui cambiamenti che ci hanno segnato dagli anni del vhs in poi, che per noi sono grandemente anni berlusconiani o post debordiani (“la morte di Berluconi è la morte degli anni 80” ha detto giustamente Carlo Freccero), e che arrivano facilmente alle nuove logiche della tv delle piattaforme invadenti, dello spettacolo che ti prende la vita proprio mentre la vivi.

 

black mirror sesta stagione 1

Rientrano in questo discorso anche i primi due episodi di “The Idol”, Sky, odiati da tutta la critica, che sembrano capovolgere la logica femminista della regista, la Amy Seimetz di “The Girlfriend’s Ecperience”, che il produttore Sam Levinson ha rimosso, con l’aiuto di “The Weeknd”, per imporre uno sguardo maschile sull’intera storia.

 

black mirror sesta stagione 10

Anche se, oltre a non sapere come la storia si svilupperà, e quindi parliamo tutti un po’ a cazzo, su, pure in questo caso mi sembra di leggere nelle prime due puntate che tutti abbiamo visto una pur facile critica alla manipolazione della vita delle star in chiave di ripetizione narrativa dove una cantante vale l’altra indifferentemente. E quel che si costruisce può ancor più facilmente che ai tempi di Judy Garland o Janis Joplin essere distrutto da una fotografia sbagliata sui social.

charlie brooker 5black mirror sesta stagione 13black mirror sesta stagione 2black mirror sesta stagione 9black mirror sesta stagione 7black mirror sesta stagione 3black mirror sesta stagione 5black mirror sesta stagione 6black mirror sesta stagione 4black mirror sesta stagione 12

joan is awful 2joan is awful 4

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...