boris la serie

ORIZZONTI DI ''BORIS'' - MIELI (THE APARTMENT) ANNUNCIA UNA ''PICCOLA GRANDE REUNION'' CON TUTTI I PROTAGONISTI DELLA SERIE, DOPO IL SUCCESSO AVUTO SU NETFLIX. POI SI LAVORA ALLA TERZA STAGIONE DELL'''AMICA GENIALE'' MA SENZA SAVERIO COSTANZO. E TRA SOLLIMA E BELLOCCHIO, SAREBBE PABLO LARRAIN A DIRIGERE L'ADATTAMENTO DI ''M'' DI SCURATI…

 

 

Gianmaria Tammaro per www.lastampa.it

 

stanis la rochelle boris la serie

The Apartment è senza ombra di dubbio la società italiana che oggi, più e meglio di altri, è stata capace di ritagliarsi un suo spazio a livello internazionale. Ci è riuscita principalmente per due motivi. Il primo: alle sue spalle ha Fremantle, dove, dal 2018, lavora Andrea Scrosati, ex-vicepresidente di Sky e oggi Group chief operating officer dell’azienda. Il secondo: Lorenzo Mieli e la sua esperienza.

 

È stato Mieli, infatti, il primo ad avvicinare e a convincere Hbo a collaborare con le produzioni italiane (senza The Apartment e Wildside L’amica geniale, per esempio, sarebbe rimasta una produzione locale). Ed è stato sempre Mieli a creare un rapporto privilegiato con il canale americano, arrivando a lavorare a tre progetti (The New Pope di Paolo Sorrentino, L’amica geniale – Storia del nuovo cognome di Saverio Costanzo e We are who we are di Luca Guadagnino) contemporaneamente. Una cosa abbastanza incredibile, e non solo per l’Italia, visto il numero ridotto di titoli su cui ogni anno Hbo si concentra.

francesco pannofino boris

 

In un’intervista a Repubblica, Mieli, che è amministratore delegato di The Apartment e presidente di Fremantle Italia, ha raccontato quelli che sono i prossimi progetti della società. Innanzitutto ha ribadito l’impegno di continuare a costruire una rete di contatti e di ponti con l’estero: con il suo ruolo strategico, The Apartment è riuscita a imporsi come punto di riferimento per Netflix (con cui, al momento, sta lavorando a «È stata la mano di Dio» di Paolo Sorrentino) e – come già detto – con Hbo. Ma anche per Amazon, con cui, invece, sta sviluppando la serie Bang Bang Baby.

LORENZO MIELI

 

Mieli ha spiegato che in questi mesi The Apartment è al lavoro sull’adattamento per il piccolo schermo di «M. Il figlio del secolo» di Antonio Scurati e che il progetto sarà seguito da un regista straniero di cui non ha voluto rivelare il nome. Dando un’occhiata ai vari accordi che Fremantle ha stretto nel corso del tempo e ai titoli internazionali, come Homemade (Netflix), che ha seguito The Apartment, un’ipotesi piuttosto solida, in questo senso, potrebbe essere Pablo Larrain, già regista di Jackie e prossimamente al cinema con «Spencer».

 

pablo larrain 1

Procede anche la preparazione della terza stagione de «L’amica geniale»: la sceneggiatura è già pronta; Saverio Costanzo, però, non ritornerà alla regia e verrà sostituito da Daniele Luchetti e da Emanuele Crialese.

 

Visto poi il successo che Boris ha avuto su Netflix, Mieli ha detto che si sta pensando a una nuova stagione: «una piccola grande reunion» con tutti i protagonisti. È molto probabile, anche se Mieli non ne ha fatto parola, che questo ritorno sarà distribuito dal servizio streaming. E ancora: The Apartment ha firmato un contratto con i fratelli D’Innocenzo, che stanno scrivendo un film («un thriller», come lo ha definito Mieli) e una serie («fantascienza distopica»). E questo parallelamente al loro accordo con Sky annunciato qualche mese fa.

 

The Apartment è anche al lavoro su Colt di Stefano Sollima, basato su un soggetto di Sergio Leone, e su Esterno notte, la serie di Marco Bellocchio sul rapimento Moro: «Ogni puntata», ha detto Mieli, «è su un personaggio fuori dal covo: dallo statista a Cossiga, dal Papa al terrorista». The Apartment, infine, produrrà pure il nuovo film di Ginevra Elkann e Supersex, una serie sul sesso.

boris la serie 5

 

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