bravi

BRAVI AD ESSERE FLUIDI! - “SOLO PER UN PO’”: TRA SESSO ORALE E AMMICCAMENTI MICHELE BRAVI CANTA L’INNO DELLA GENERAZIONE 'GENDER FLUID' – LA NUOVA MODA CAVALCATA DAI GRANDI MARCHI DELL' ABBIGLIAMENTO, MA DIETRO LA MAREA DI CIANCE SULLA FLUIDITÀ SESSUALE SI CELA UNA PRECISA IDEOLOGIA... - VIDEO

 

Francesco Borgonovo per “la Verità”

 

BRAVIBRAVI

«Ci sono state le generazioni che hanno vissuto secondo le regole e poi ci sono generazioni che quelle regole le rompono». Lo ha dichiarato, piuttosto soddisfatta, Sarah Kate Ellis, attivista dell' associazione Lgbt americana Glaad. Le «regole» a cui si riferiva, ovviamente, sono quelle riguardanti le differenze tra i sessi. Le sue parole sono state riportate dalla rivista Time, che alla fine di marzo ha dedicato il servizio di copertina alla cosiddetta «generazione gender fluid».

 

Quella, appunto, che supera gli steccati e va «oltre la definizione di lui o lei». Si tratta di adolescenti, ventenni e trentenni per cui «la sessualità e il genere» sono identificati non da una distinzione binaria (uomo/donna; gay/etero) bensì da uno «spettro» di definizioni. «Parecchi di loro», spiegava Time, «sono soliti riferirsi a se stessi con il pronome loro invece che con lui o lei».

tendenza da vip La sessualità fluida va di moda da almeno un paio d' anni ed è stata celebrata da stelle e stelline di varia caratura.

 

BRAVIBRAVI

Tra queste, la top model e attrice Cara Delevingne, che sembra l' incarnazione dell' Androgino: altissima, magra, poco seno e ancor meno curve. In lei maschio e femmina si confondono a livello estetico, prima ancora che sessuale. Cara non è lesbica, semplicemente non vuole definirsi, rivendica la sua «liquidità». La scimmiottano le varie Kristen Stewart, Miley Cyrus e compagnia patinata.

Emblema della fluidità nel mondo musicale è stato senz' altro Stromae, artista che ha goduto di una certa visibilità anche in Italia, transitato pure sul palco del Sanremo condotto da Fabio Fazio.

 

Stromae scrisse un brano intitolato Tous les mêmes. Al di là del testo - che trattava di problemi amorosi - era proprio il titolo a risultare estremamente simbolico.

FERRO BRAVIFERRO BRAVI

Tradotto suona come Tutti uguali: l' uguaglianza livellatrice, infatti, è ciò che si cela dietro la marea di ciance sulla fluidità sessuale. Nel videoclip della canzone, Stromae alternava panni maschili e femminili. La sua magrezza, i suoi lineamenti dolci e la sua acconciatura rendevano davvero difficile la distinzione: a tratti sembrava una donna, nell' inquadratura successiva ritornava uomo. Il prodotto perfetto della trans-modernità, insomma.

 

Tuttavia, qui da noi, la moda della fluidità è apparsa più che altro come un riflesso di tendenze d' Oltreoceano, qualcosa di cui leggere sulle riviste e i siti Web. Fino ad oggi. Già, perché adesso qualcosa è cambiato: la «generazione gender fluid» è sbarcata anche in Italia, almeno a livello di immaginario, e ha trovato il suo longilineo portabandiera. Si tratta di Michele Bravi, vincitore della settima edizione di X Factor che ha intrapreso la carriera di cantante con un certo successo, beneficiando di collaborazioni importanti come quella con Tiziano Ferro.

 

MICHELE BRAVI X FACTORMICHELE BRAVI X FACTOR

Bravi, da pochi giorni, ha pubblicato un nuovo singolo tratto dall' album Anime di carta. Si intitola Solo per un po' e non affatto difficile sentirlo trasmettere alla radio.

Ecco, questa canzone si può considerare l' inno italiano della «generazione gender fluid».

 

All' ascolto è gradevole, richiama certi brani electro pop degli anni Ottanta. Il testo è un po' criptico, ma - secondo le esegesi più diffuse in Rete e secondo le dichiarazioni dello stesso cantante - parla di «sesso orale con una ragazza». In particolare, risulta abbastanza eloquente il seguente passaggio:

 

«Mi ricorderò di te, ma non di questo posto/ ho la bocca secca mi dispiace non riesco/ ad assimilare qualche cosa di diverso». In queste poche parole è racchiuso il senso della «sessualità fluida». Il protagonista della canzone, par di capire, è un ragazzo gay che prova, con difficoltà, ad avere un rapporto sessuale con una donna.

 

BRAVIBRAVI

Sembra indeciso, insicuro, restio alla definizione: fluido, appunto. Ed è così che si presenta Michele Bravi. Parlando con il Corriere della Sera, un paio di giorni fa, ha detto: «Questa necessità di dire tu stai da una parte o dall' altra per me non c' è, e credo sia lo stesso per molti della mia generazione. So di avere un minimo di influenza: non voglio mettere da solo delle categorie».

 

A Vanity Fair, in febbraio, Michele ha raccontato di aver da poco chiuso una storia con un ragazzo. Ma non si è trattato, dice, del suo «coming out», di una dichiarazione pubblica di omosessualità. «Con il termine coming out», ha detto ancora al Corriere, «mi stai buttando fuori da una categoria e non è così.

 

[...] Ho raccontato anche quello che è successo dopo questa storia finita, che è quello che succede a tutti: ti lasci e vai con chiunque. [...] Mi auguro solo di innamorarmi, di chi non conta».

 

michele bravi michele bravi

le vere ragioni Il manifesto della generazione fluida è tutto qui. E il videoclip di Solo per un po' - in cui Bravi viene accarezzato allo stesso tempo da donne e da uomini - rafforza il concetto.

 

Direte: che male c' è? Quel che fa questo ragazzo nel suo letto sono fatti suoi. Come no. Però bisogna essere onesti. La moda della sessualità fluida non è, come si dice, una questione di «libertà» o di «diritti». È una moda che dipende dal business. Non a caso, grandi marchi dell' abbigliamento - da Zara in giù - stanno sfornando a raffica vestiti «unisex» e «gender fluid». La manipolazione dell' identità risponde a una logica economica. È un modo per creare l' ennesima minoranza che è anche un (ampio) segmento di mercato. Un modo per dare sfogo al desidero senza limiti, giocando con la vita per due soldi in più.

BRAVIBRAVIMICHELE BRAVIMICHELE BRAVIBRAVIBRAVI

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…