tronchetti

1. LA PIRELLI AI CINESI, LA FIAT VOLATA A DETROIT, I GRATTACIELI AGLI ARABI DEL QATAR 2. GLI STATI UNITI HANNO DECISO DA TEMPO QUALI SONO I SETTORI STRATEGICI E LI PROTEGGONO. E NOI? QUALI SONO I SETTORI STRATEGICI PER IL NOSTRO PREMIER CAZZONE? CHE COSA DEVE RESTARE ITALIANO?

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

1. AVVISI AI NAVIGATI

MARCO TRONCHETTI PROVERA SUL PALCO SERATA CALENDARIO PIRELLI MARCO TRONCHETTI PROVERA SUL PALCO SERATA CALENDARIO PIRELLI

Dunque Pirelli finirà in mani cinesi, con ChemChina che alla fine della complessa operazione di vendita avrà in mano il 65% della società, mentre i russi di Rosneft e gli azionisti italiani si terranno il 35%. Il Corriere della Sera racconta oggi che “il premier Matteo Renzi era stato informato dell’operazione negli ultimi giorni. La politica non ha interferito. Le polemiche sull’italianità, sull’arrivo dei cinesi, sulle garanzie occupazionali, che hanno fatto da cornice al rush finale fanno parte del gioco” (p. 13).

 

riccardo bocca twitta renzi con tronchetti afef e naomiriccardo bocca twitta renzi con tronchetti afef e naomi

Par di vederlo, il nostro amato premier, mentre Tronchetti gli spiega che la sede della Pirelli resterà in Italia, che non ci saranno licenziamenti e che lui resterà in sella fino al 2021. Si sarà sentito profondamente rassicurato, e pazienza se un’altra grande azienda italiana passa in mani straniere. Lui non interferisce. Lui è uno che lascia fare. Eppure proprio oggi su Repubblica (p. 21) si racconta di come quel noto dirigista di Obama abbia bloccato i capitali cinesi quando lo hanno richiesto la sicurezza nazionale o la salvaguardia della propria superiorità tecnologica (p. 21).

 

CHEM CHINACHEM CHINA

Gli Stati Uniti hanno deciso da tempo quali sono i settori strategici e li proteggono. E noi? Noi abbiamo un premier che ha già permesso alla Fiat di andarsene dall’Italia senza fare una piega, anzi, trasformandosi in suffragetta di Marchionne in due memorabili visite agli stabilimenti a Detroit e a Torino. Ora Renzi permette che Pirelli passi ai cinesi. Quali sono i settori strategici per il nostro premier? Ha una politica industriale il suo governo? Che cosa deve restare italiano? Forse giusto gli Uffizi di Firenze, ma non c’è da scommetterci. Nel frattempo il premier tiene la porta, premuroso, a chi se ne va. Non è uno spettacolo decoroso.

 

 

CHINA NATIONAL CHEMICALCHINA NATIONAL CHEMICAL

2. CIAO CIAO PIRELLI

Il Corriere, del quale Tronchetti Provera è influente azionista, ammalia i suoi lettori con un bel titolo in prima pagina: “Pirelli, i segreti di una svolta”. Cosa non si fa per non metterla giù semplice, ovvero che è stata venduta ai cinesi. Dentro, un bel “retroscena” così titolato: “L’incontro al dipartimento di Stato Usa e quel colloquio con Matteo Renzi”. Anche il Messaggero si illustra: parla di “nozze cinesi” (alla pari?) e ricorda i successi di Pirelli: “Dall’umiliazione di Telecom al grande rilancio delle gomme” (p. 9).

 

giuseppe bertagiuseppe berta

Repubblica intervista lo storico Giuseppe Berta, che è chiarissimo: “E’ un ulteriore tassello che si aggiunge al mutamento della configurazione strutturale di Milano: la Pirelli ai cinesi, i grattacieli agli arabi del Qatar. E’ il segno di un’Italia che possiede cose da vendere. Questa però non è attrazione degli investimenti. Attrazione degli investimenti vuol dire partecipare ad attività economiche promosse dall’Italia, qui siamo di fronte alla mera alienazione di parti del nostro apparato manifatturiero”.

 

ROSNEFT ROSNEFT

Berta rimette i puntini sulle “i” anche sull’operazione Rosneft, cosa che i nostri giornaloni smemorati si guardano bene dal fare: “D’altra parte io davo per scontata la cessione di Pirelli ai russi di Rosneft. Quell’operazione fu raccontata come un passaggio di Pirelli verso una public company. Ma non era vero. Ora l’arrivo dei cinesi non mi genera alcuno stupore” (p. 20). 

 

Si accontenta di poco la Stampa della Fiat: “Pirelli avrà un presidente cinese. L’intesa blinda la sede in Italia” (p. 14). Davvero non andranno anche loro a pagare le tasse in Olanda?  

 

Ercole Incalza  be9f62b1Ercole Incalza be9f62b1

 

3. UN MINISTRO PER I GRANDI MANEGGI

Mentre l’inchiesta di Firenze mette a fuoco un sistema di gestione dei grandi appalti profondamente malato, Renzi è alle prese con la sostituzione di Lupi. Corriere: “Un ministro politico alle Infrastrutture. Il premier: serve l’assunzione di responsabilità, con l’interim rimetterò ordine nel dicastero. Oggi il vertice al Quirinale. E in settimana ci sarà il testo definitivo della riforma della Rai” (p. 10). La Stampa mette sempre Delrio in pole position per la poltrona di ministro (p. 6). Il Messaggero sottolinea: “Infrastrutture, premier deciso a mettere ordine al ministero” (p. 5).

LUPI INCALZALUPI INCALZA

 

Repubblica fa da grancassa al governo e rivende con entusiasmo la seguente “svolta”: “Dirigenti a rotazione e stop ai condannati. Piano anticorruzione per le società di Stato. Ministero dell’Economia e Authority di Cantone varano il decalogo per contrastare gli illeciti. Previsto un rigoroso regime di incompatibilità” (p. 2). Poi, sul fronte dell’inchiesta, eccoci finalmente alla scandalosa metropolitana di Roma: “Il sistema Incalza anche negli appalti della metropolitana più cara d’Europa. I sondaggi con Burchi perché assumesse la guida della società committente a Roma e l’imposizione dell’onnipresente Perotti. I pm di Firenze inviano gli atti nella capitale” (p. 4).

Da sinistra Stefano Saglia, Stefano Perotti e Francesco Cavallo (foto Ansa)  Da sinistra Stefano Saglia, Stefano Perotti e Francesco Cavallo (foto Ansa)

 

Il Giornale analizza i rapporti di Renzi con la magistratura e scrive: “Renzi arruola le toghe. Così gli ex nemici diventano scudi umani. Dopo pd e sindacato, il premier blandisce e divide altri avversari. La rottamazione è solo un ricordo” (p. 4). Il Fatto Quotidiano scrive che “il governo degli indagati” prepara una piccola vendetta sulle intercettazioni con tanto di “bavaglio” (p. 2).

 

 

4. L’EREDITÀ DI PISAPIPPA

Giuliano Pisapia ufficializza il proprio ritiro dopo il primo mandato da sindaco di Milano e Repubblica butta subito due nomi per la successione: “Ecco Ambrosoli e Guerra. I renziani chiedono di poter esprimere il primo cittadino nella primavera 2016” (p. 7). Andrea Guerra ormai è come Cantone, è il candidato omnibus.

facci twitta l abbraccio a pisapia del popolo arancionefacci twitta l abbraccio a pisapia del popolo arancione

 

 

5. ULTIME DA FARSA ITALIA

Berlusconi è sempre alle prese con il rebus delle alleanze per le Regionali. Repubblica racconta: “Disgelo Salvini-Berlusconi: accordo più vicino in Veneto. Il leader leghista: vorrei alleanze anche nelle altre regioni. Lunga telefonata tra i due. Salta l’incontro ad Arcore, rinviato a metà settimana. FI: ‘Matteo non faccia il Califfo, se rompe in Veneto resterà solo in Lombardia” (p. 8). Stampa: “Letta, Matteoli e Maroni mediatori per ricucire con Fitto e Salvini. Berlusconi rischia di correre da solo alle Regionali” (p. 7).

 

GIULIANO PISAPIA E MARCO DORIAGIULIANO PISAPIA E MARCO DORIA

 

6. DONNE SESSISTE

Ancora strascichi polemici per le pesanti allusioni della Mussolini sugli esordi politici della De Girolamo (“So come è diventata deputata, ma non lo dico”). Intervistata da Repubblica, la nipote del Duce insiste: “Nulla di cui scusarmi. Loro, quelli dell’Ncd, sono e restano dei traditori, attaccati alla poltrona” (p. 11). Si segnala che sul tema è intervenuta con parole gravi anche la Boldrinmeier, severo tutore della dignità femminile in Parlamento.  

 

 

7. NON FA SOSTA LA SUPPOSTA

pisapia in corteopisapia in corteo

Meritoria inchiesta di Sergio Rizzo sul Corriere: “Caro tariffe. Acqua: +95,8% in dieci anni. Aumenti record rispetto all’Ue” (p. 15).

 

Sempre alla voce diseconomie, ma più gravi, ecco l’inchiesta di Repubblica sui nostri laureati: “Il laureato emigrante, quel capitale umano costato 23 miliardi che l’Italia regala all’estero. I nostri giovani studiano per una una vita nelle scuole pubbliche, fin dalle elementari. Poi trovano un posto in Germania, Regno Unito, Brasile. Uno spreco enorme nell’indifferenza” (p. 24).

 

 

GIUSEPPE MUSSARI GIUSEPPE GUZZETTI resize GIUSEPPE MUSSARI GIUSEPPE GUZZETTI resize

8. COMMEDIA GRECA

Ogni giorno ha il suo allarme dalla Grecia. Corriere: “Tsipras alla Merkel: aiuti alla Grecia o non paghiamo. Allarme Ue: Atene ha liquidità fino all’8 aprile. Oggi pomeriggio il primo ministro greco incontrerà la cancelliera tedesca” (p. 19). Verrà sgridato come al solito?

 

 

9. L’ULTIMA RIVOLUZIONE DEL GUZZETTI

GIUSEPPE GUZZETTI resize GIUSEPPE GUZZETTI resize

Il Corriere Economia si dedica alle fondazioni di origini bancarie e racconta: “Fondazioni, il posto in banca non è più sicuro. Dopo l’accordo tra Guzzetti e il ministero dell’Economia, cosa cambia con il tetto del 33% tra il valore della partecipata e l’attivo. Chi dovrà vendere quote Unicredit e Intesa Sanpaolo. Sopra la soglia-limite 14 su 35 degli enti medio grandi. Tre anni per adeguarsi. In gioco l’8,5% della Ca’ de Sass e il 2,5% nel libro soci di Ghizzoni. Sarà un atterraggio morbido. Limiti anche a derivati e indebitamento” (p. 8).

marco patuano ad telecom italiamarco patuano ad telecom italia

 

 

10. LE STRATEGIE DI TELECOM ITALIA

Marco Patuano si fa intervistare da Affari&Finanza di Repubblica e dice: “Mano tesa a Metroweb, trattiamo, ma Vodafone resti fuori. Possiamo raggiungere da soli gli obiettivi del governo per il 2020. Certo, con Fsi e F2I si andrebbe ancora più rapidi ma non siamo disposti a derogare sul controllo. I timori? Bastano la governance, le regole e le authority” (p. 2). Al di là delle (tante) chiacchiere, agli italiani interessa solo avere internet veloce. 

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO