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PISELLINI & ROSSELLINI: LE “PORNOLEZIONI” DI ISABELLA CON TANTO DI RIGHELLO

1 - VIDEO: ISABELLA ROSSELLINI - GREEN PORNO

 


2 - ISABELLA ALLE PRESE CON IL PORNO

Rita Cirio per "l'Espresso"

«Omu piccìn / tüttu belìn» svela un icastico adagio genovese, dove belìn non è la casa editrice parigina di Rue Ferou e nemmeno un biscottino francese ma l'organo sessuale maschile che sarebbe inversamente proporzionale alla statura. Concetto poeticamente sviluppato da una canzone di De Andrè "Un giudice" su un terribile ometto con il cuore troppo vicino all'ano. Elementi metrici quasi scientificamente illustrati nel divertentissimo spettacolo - conferenza "Green Porno" scritto da Jean-Claude Carrière per Isabella Rossellini, al festival di Spoleto.

Più che di uomini si parla di animali come fa lei nel suoi godibili filmini sulla sessualità dei medesimi. Dunque, a grosso gorilla corrisponde un trascurabile segmentino, mentre corpicini ridicoli sfoderano proboscidi impressionanti che la Rossellini, armata di doppio decametro, provvede a esemplificare, con un excursus surreale e immaginifico di organi che attraversano case per fecondare dirimpettaie da finestra sul cortile.

Per carità, niente di grossier: tra i cartoni animati e lei che appare travestita da chiocciola, da ragno, da criceto, trattasi di spettacolo istruttivo, dalla scuola materna in su. Lei si presenta in nero abito talare con filo di perle, sta dietro a un leggio o nascosta per nuovi travestimenti. E sfodera un sorprendente talento comico - etologico reso più simpatico dal roteare degli occhi maliziosi.

Si ride e si impara parecchio, sulla mamma ragno suicida che si muta in omogeneizzato per nutrire i ragnetti famelici o sulla madre assassina dietro le sbarre che protesta: «fossi un criceto non sarei qui», visto che le cricete si cibano dei figli per selezionarli. E poi c'è la lezione di democrazia sessuale dove tutto è ammesso, non solo le coppie regolari come voleva Noè sulla sua arca e come si usa nei pranzi ufficiali: ermafroditi, transgender, solo femmine, solo maschi, tutti imbarcati a bordo. Alla pari.

 

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