macron salvini di maio

POSTA! - DAVVERO AMMIREVOLE LA LINEA DELLA NON INGERENZA DEL GOVERNO NEGLI AFFARI INTERNI VENEZUELANI, PECCATO AVER SOSTENUTO SENZA SE E SENZA MA LA RIVOLTA DEI GILET GIALLI IN FRANCIA - I CITTADINI ITALIANI DOVRANNO PAGARE PER ENTRARE A VENEZIA, MENTRE I MIGRANTI CLANDESTINI ENTRANO IN ITALIA GRATUITAMENTE…

Riceviamo e pubblichiamo:

trump e putin 1

 

Lettera 1

Caro Dago, secondo il cronista Rai che ha realizzato il servizio sull'attesa per il discorso che il Presidente Usa farà sullo Stato dell'Unione, quest'anno Trump dovrà vedersela con "un'opposizione ancora più forte". Cioè l'anno scorso che i Democratici non controllavano né Camera né Senato erano "forti", quest'anno che controllano solo la Camera sono "ancora più forti"? La faziosità senza fine di Viale Mazzini...

Carlo Fassi

 

Lettera 2

luca ricolfi 3

E ora, caro Dagos, con l'opinione pubblica che, al 63%, non vuole Salvini processato, malgrado i media, nonostante i muri - che esistono solo per scriverci cazzate e murales ricicalti dai graffitari in street art - e a onta della Cei e del santo protettore della Cei e di Baglioni, San Remo, condannino e impicchino Salvini anche senza processo a furor di anti-popolo? Tutto un replay, la funzione supplente della magistratura esercitata anche se il titolare del Ministero c'è e il reato è in un governo che governa come da contratto a termine.

Raider

 

Lettera 3

Caro Dago, per il sociologo Luca Ricolfi «La cecità della sinistra sul problema migratorio è sufficiente a tenere saldamente attaccati al carro di Salvini e Di Maio un pacchetto di milioni di voti». E la cosa buffa è che anche stavolta - come sull'Unione Sovietica - sono convinti di essere dalla parte giusta. Che basti nascondere, censurare e insabbiare, facendo finta di nulla, perché tutto si sistemi. 

A.B.

 

Lettera 4

Secondo me i grillini, tutti, odiano Toninelli. Lo lasciano andare a ruota libera ad inanellare figure barbine senza mettergli un tappo in bocca. L'ultima: "Chi se ne frega di andare a Lione?" Domanda: ma siamo certi che sappia cosa è e dove si trova Lione? Nella precedente vita era carabiniere...(senza offesa per l'Arma).

Gaetano Il Siciliano

toninelli tav

 

Lettera 5

Caro Dago, secondo il "New York Times" la faccia nera di fuliggine di Mary Poppins nell'omonimo film, è razzismo. Chissà cosa penseranno di Michael Jackson - pedofilia a parte - che ha passato gran parte della vita a sbiancarsi.

Ice Nine 1999

 

Lettera 6

Caro Dago, non si è capito. I cittadini italiani dovranno pagare per entrare a Venezia, mentre i migranti clandestini entrano in Italia gratuitamente, senza documenti e ora gli daranno pure il reddito di cittadinanza?

Alan Gigante

 

mario calabresi

Lettera 7

Caro Dago, Mario Calabresi sostituito alla direzione de "La Repubblica". Peccato. Ha fatto un lavoro encomiabile nell'aiutare il PD a scendere sotto al 20%.

Leo Eredi

 

Lettera 8

Caro Dago, durante la presentazione della prima card per il reddito di cittadinanza Di Maio ha ribadito che i beneficiari dell’assegno saranno 5 milioni di italiani. Ma l’Istat e l’Inps, ascoltati in audizione al Senato, parlano rispettivamente di una platea di 2,7 e di 2,4 milioni di beneficiari. Insomma, forse è come per il "tunnel del Brennero" di Toninelli: i 5 milioni esistono ma solo nella testa di Di Maio.

Sasha

 

claudio baglioni

Lettera 9

Caro Dago, Sanremo, Baglioni: «Non sarà un Festival politico, si baserà sulle canzoni». "Bella ciao"?

Theo Van Buren

 

Lettera 10

Secondo ISTAT ed INPS i beneficiari del reddito di cittadinanza saranno circa 2,5 milioni di persone, una platea quasi dimezzata rispetto ai 5 milioni di persone annunciate dal governo. Nuovo slogan di Di Maio: "Abbiamo abolito mezza povertà!!!!".

Gaetano Il Siciliano

 

Lettera 11

Caro Dago, non stupisce che sul Venezuela il governo non si schieri con l'Europa. L'unico contributo italiano alla politica estera UE é la Mogherini.

intervista esclusiva di skytg24 a nicolas maduro 4

BarbaPeru

 

Lettera 12

Gentil Dago,

davvero ammirevole la linea della non ingerenza negli affari interni venezuelani, peccato aver sostenuto senza se e senza ma la rivolta dei gilet gialli. E siccome nessun commentatore lo rileva, ecco la spiegazione di tanta accondiscendenza verso il dittatore Maduro: il M5S ha il proprio bacino d'utenza nella galassia ex-comunista, da cui ha ereditato lo statalismo, l'assistenzialismo e il pauperismo. Per info tel. Fico.

Gianluca

 

Lettera 13

gilet gialli assalto alla bastiglia 2

Cara Dago, una domanda un po' sopra le righe. L'Italia è in RECESSIONE, bene anzi male, sai la novità, negli ultimi 20 anni il PIL è dimezzato. Ma perché nei comunicati continuano a piazzarci l'aggettivo "TECNICA". Che CAZZO vuol dire???

Poveri va bene, ma essere presi continuamente per il culo NO, come se l'aggettivo cambiasse la realtà delle cose…..e rendesse il tracollo un fatto passeggero.

SDM

 

Lettera 14

Caro Dago, reddito di cittadinanza, al via il sito e la card. Quello che mancherà presto sono i soldi. Comunque una bella messa in scena in vista delle Europee.

Fabrizio Mayer

 

Lettera 15

Caro Dago, Bergoglio accolto ad Abu Dhabi con parate militari, colpi di cannone ed aerei da caccia in volo. Giusto per fargli capire che non sbagliò ad arrendersi subito.

Giorgio Colomba

penn con chavez

 

Lettera 16

Caro Dago, ad Abu Dhabi Papa Francesco esorta al dialogo i leader religiosi. Ma da quanto successo ultimamente nel mondo i musulmani hanno "parlato" ed agito - anche con molta violenza - mentre Bergoglio e i cattolici hanno ascoltato e subito.

Spartaco

 

Lettera 17

Caro Dago, il 50enne che a Vercelli ha dato fuoco alla ex ha confessato: "Ero in preda a un raptus". La solita giustificazione di comodo. La donna lo aveva pure denunciato, quindi la tanto sbandierata legge anti-stalking serve a zero.

Luisito Coletti

 

Lettera 18

GIAP E CHAVEZ

Caro DAGO, mi sono andato a cercare su siti alternativi (gli unici che ormai fanno informazione, il motivo vero della catastrofe venezuelana: vent'anni fa Chavez ritenne che il paese non dovesse piu' produrre lavorando, in quanto bastava il reddito facile del petrolio nazionalizzato, e per di piu' si mise a finanziare Fidel orfanello dell'URSS a muro caduto. E dalli per vent'anni, poi il crollo del greggio ha fatto il resto. Nel paese mangiano gli allineati che ricevono un vero e proprio REDDITO DI CITTADINANZA per essere appunto allineati e per accettare LAVORI SOCIALMENTE UTILI funzionali alla propaganda e alla sopravvivenza del regime.

 

Gli altri fanno la fame, in quanto il paese ormai deve importare tutto, inclusa la benzina perchè le raffinerie, non piu' aggiorante, sono andate a puttane. L'estrazione del greggio, sostituiti i lavoratori qualificati con quelli socialmente utili, è crollata a un terzo. Quindi DECRESCITA IN-FELICE per tutti. E quegli incredibili coglioni dei 5 stelle che fanno?lo sostengono e lo copiano. E quando cadrà cosa diranno? che sono stati gli occidentali. Sic transit gloria mundi - BLUE NOTE

 

Lettera 19

SALVINI BERLUSCONI

Caro Dago, torno all’argomento biblioteche e, nello specifico, che ne sarà della mia biblioteca? Non avendo la fortuna di possederne una ricca e, pertanto, appetibile a fondazioni o bibliofili, non correndo il pericolo del rogo atteso che gli odierni Savanarola concentrano le attenzioni su Berlusconi e Salvini, mi piange il cuore nel prevedere che il macero o nel migliore di modi, un rozzo rigattiere siano i destinatari finali.

 

Peccato. Perché la mia biblioteca (e non solo la mia perché ho avuto modo di verificare che si tratta di un problema comune) nel suo piccolo – all’incirca 4000 libri e 15.000 riviste – fra tanta robaccia nasconde qualche piccola perla. Ho 74 anni e da circa 60, partendo da una buona base ereditata da genitori, nonni e zii, senza nessun criterio ma assecondando gli entusiasmi del momento, ho avuto modo di ottenere alcuni lusinghieri risultati in special modo in quella che è considerata un’editoria minore.

SALVINI BERLUSCONI

 

Mi posso vantare di avere, ad esempio, la collezione completa delle “Grandi firme” di Pitigrilli, molte annate del “Travaso”, tutti i periodici ideati e diretti da Marcello Veneziani, e così via. Ho provato a donare qualche volume alle biblioteche comunali della zona, ma ho perso la pazienza per lungaggini burocratiche. Se questo mio problema, come credo, è comune si potrebbe studiare di trovare una soluzione anche, perché no, sotto la illuminata guida di Mughini o chi per lui.

Angelo Zavagno - Ragusa

 

Ultimi Dagoreport

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...

orchesta la scala milano daniele gatti myung whun chung myung-whun ortombina fortunato

DAGOREPORT: CHE GUEVARA VIVE ALLA SCALA – ALLA FINE DEL 2026, SARÀ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA COREANO MYUNG-WHUN CHUNG IL SUCCESSORE DI RICCARDO CHAILLY - IL CONIGLIO (CONIGLIO, NON CONSIGLIO) DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCALA AVEVA SUGGERITO IL NOME DEL MILANESE DI FAMA MONDIALE DANIELE GATTI. MA LA CGIL DELL’ORCHESTRA, SOTTOTRACCIA, HA SUBITO FATTO CAPIRE CHE NON ERA DI SUO GRADIMENTO: A GATTI VENIVA “RIMPROVERATO” UN ATTEGGIAMENTO UN PO’ SEVERO VERSO GLI ORCHESTRALI (POCO INCLINI A NON FARE QUEL CHE VOGLIONO) – ORA I SINDACATI RECLAMANO L’AUMENTO DI PERSONALE (DEL RESTO, LA SCALA, HA SOLO MILLE DIPENDENTI!), AUMENTI RETRIBUTIVI, SCELTA DELL’UFFICIO STAMPA ALL’INTERNO DEL TEATRO, FINANCO LA RICHIESTA DI PARCHEGGIARE I MONOPATTINI NEL CORTILETTO INTERNO…

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…