
POSTA! - A DIFFERENZA DI TRUMP, BASTONATO PRIMA E DOPO L'ELEZIONE, PER MACRON È LECCATA DI CULO PERMANENTE. IN ARRIVO ANCHE UN NOBEL PER LA PACE? - MOSCOVICI: “ITALIA INDISPENSABILE ALLA UE”. EH SÌ, SENNÒ I MIGRANTI CHI LI SALVA E CHI LI OSPITA?
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, si scrive Macron ma temo si legga Pétain.
Ependima
Lettera 2
Caro Dago, pare che anche i 5 Stelle aprano a Renzi sulla legge elettorale. Come dire: Di Maio in peggio. BarbaPeru
Lettera 3
Caro Dago, a differenza di Trump, bastonato prima e dopo l'elezione, per Macron è leccata di culo permanente. In arrivo anche un Nobel per la Pace?
Theo Van Buren
Lettera 4
Caro Dago, Obama è venuto in Italia senza la "coltivatrice diretta". Vuole farsi l'amante giovincella come quella di Hollande?
John Doe Junior
Lettera 5
Caro Dago, Salvini: "I numeri di Le Pen Berlusconi se li sogna". Lui invece può osservarli col telescopio.
Fritz
Lettera 6
Caro Dago, Luigi Di Maio potrebbe essere il Macron italiano? Ma certamente, visto che Grillo è la sua prof Brigitte: decide se promuovere o bocciare i candidati già eletti dagli elettori.
A.Reale
Lettera 7
Caro Dago, per battere il neo Presidente francese ci sarebbe voluto Alberto Sordi: "Macron... m'hai provocato e io te distruggo, Macron! Io me te magno!".
Mario Canale
Lettera 8
Caro Dago, Moscovici: "Italia indispensabile alla Ue". Eh sì, sennò i migranti chi li salva e chi li ospita?
Gian Morassi
Lettera 9
Caro Dago, la prima visita all'estero? Subito di corsa dalla Merkel. Così dopo Hollande, la Cancelliera avrà un nuovo cavalier servente: il cicisbeo Macron.
E.Moro
Lettera 10
Caro Dago, a differenza della nostra sinistra che quando governava Berlusconi andava all'estero per sputtanarlo e fomentare gli animi verso di lui, Obama si dimostra un gran signore: nessuna critica acida sul nemico Trump, solo un punto di vista personale. Perché per Barack prima di tutto viene l'America e i panni sporchi si lavano in famiglia. Imparino i nostri sinistri disfattisti!
Benlil Marduk
Lettera 11
Caro Dago, "via la giacca, maniche di camicia e abbracci petto contro petto". Ma Obama e Renzi hanno anche fatto sesso? Per saperlo dovremo seguire il “Late Show“ di Stephen Colbert. Può essere che anche Barack, come Putin, abbia trovato il suo fodero...
Maxi
Lettera 12
Caro Dago, Massimo Giannini, su Repubblica, scrive che l'Italia non deve aspettarsi sconti dalla Francia di Macron perché negli ultimi tre anni è stato l'unico paese a cui è stata risparmiata l'austerità. Sì, ma solo perché ci siamo caricati sul groppone tutti i migranti del Mediterraneo. Non certo perché Renzi si sia fatto rispettare in Europa!
Ice Nine 1999
Lettera 13
Caro Dago, prima di fare paragoni impropri tra la migrazione italiana in Argentina e quella africana in Italia, Mattarella dia un'occhiata alla densità di abitanti per km quadrato dei due Paesi, loro 15 noi 201: eviterà così di dire stramberie.
Daniele Krumitz
Lettera 14
Caro Dago, diciamolo chiaro e tondo, ogni cifra superiore ai 200/300 euro per assistere al discorso di una persona sola è "truffa". Obama non è una prima della Scala dove ci sono da pagare centinaia di persone. 850 euro per sentirlo parlare è un furto, altro che bagarini! Mi auguro che la Procura di Milano, sempre così solerte nelle vicende berlusconiane, apra un'inchiesta.
Giacomo
Lettera 15
Una cazzata al giorno e ce li toglieremo di torno: Ermini, lo statista giurista relatore delle legge sulla legittima difesa che autorizza a sparare impunemente (...forse...) solo di notte, non ha perso tempo a violarla per primo, sparando di giorno la cazzata che per mettere a posto le cose basterebbe eliminare dalla legge la parola "notte". Tale geniale intuizione pare essergli stata suggerita, e non poteva essere diversamente, dal suo "Capo", infallibile specialista a sparare cazzate soprattutto di giorno.
Santilli Edoardo
Lettera 16
Che D'Agostino faccia da valletto a Sgarbi - omino deamicisiano e ancestrale, che si fregiò del lusso di augurare la morte a Federico Zeri - gigante inarrivabile della cui Luce riflessa lo stesso Roberto brillò e godé - è spettacolo buonista e consolatorio, tipico della decadenza e della deriva renziana in cui affoga il Paese. Bisognerebbe sapere odiare e disprezzare ideologicamente, come si seppe fare negli anni Settanta. Come seppe fare Pasolini.
D'Agostino soffre di debolezza endogena: si tatua e si riappacifica con i nemici perché è bisognoso d'affetto e di essere al centro dell'attenzione. E' comprensibile. Basta però con queste farse. Sono più dignitosi e coerenti Aldo Busi e Travaglio. Sgarbi fa ridere ed è un bravo prostituto. Ma Zeri non si tocca. E D'Agostino dovrebbe ridimensionarlo, odiarlo ideologicamente. Invece fa comunella. Sono un pochino deluso. In definitiva sono piccoli De Amicis tutti. Zeri è Dio dinanzi a questi Lilliput. - Ernesto Dello Jacono - Drammaturgo e poeta - P. S. : studiate Zeri, o Zeri! - N. B. : pubblica se hai coraggio.
Lettera 17
Caro Dago, il movimento di Macron cambia nome: "La République en Marche". Un passo fondamentale per disoccupati e famiglie in difficoltà, ed uno scudo contro l'Isis.
Luca Fiori
Lettera 18
Caro Dago, non devono aver parlato dei massimi sistemi Obama e Renzi, visto che la notizia più importante riportata da Televideo sull'incontro è che i due, dopo essersi abbracciati, si sono tolti la giacca per discutere in manica di camicia.
Luisito Coletti
Lettera 19
Caro Dago a Pomezia, va tutto bene, potete stare tranquilli e dormire sogni d’oro! No, contrordine, qualche problemino c’è, però, per il momento state sereni. L’importante è non aprire le finestre, non comprare ortaggi e frutta, non pascolare greggi o mandrie, solo per chi ne possiede, naturalmente, e soprattutto, non respirare. Sembra che il deposito di rifiuti speciali, fosse sovraccarico di materiale non esattamente segnalato e che lo stoccaggio non fosse dei migliori, anche a livello normativo.
Certo adesso sarà colpa della mafia, del surriscaldamento globale e forse di una sigaretta al kerosene, bruciata troppo vicino al deposito, ma farsi una domandina, a livello politico, sembra troppo complicato. Come mai, una attività simile, è circondata da abitazioni e la sicurezza spicciola, quella che ci si aspetterebbe da un agglomerato industriale, ad occhio, non si vede e non sembra che ci fosse? Ora comincerà la seconda attività preferita dei politici italioti: lo scaricabarile! Si comincia ad udire il frastuono dei: io te lo avevo detto; Io avevo segnalato; Io, Io, Io, Io!
Il rimpallarsi le responsabilità, tra comune provincia e regione, è partito come nei migliori gran premi. Ed i giudici intanto stanno cominciando a scoprire gli altarini. Siamo certi che non ci deluderanno; anche questa volta le infiltrazioni non mancheranno (è nota la passione delle mafie per spazzatura e politici corrotti, materiale simile diversamente utilizzabile), e di qualche favore, in amministrazioni di vari livelli, locali, provinciali e regionali, che butteranno nel rogo, il corrotto di turno.
Siamo in Italia e certe cose sono ormai talmente radicate che, se non le trovassimo in qualche scandalo, ci sentiremmo privati del finale perfetto. Faccio una previsione, forse azzardata. Si scoprirà che i permessi non erano tutti in regola, che, probabilmente le infiltrazioni mafiose, erano pesantemente presenti, e che qualche amministratore locale o più su, era o è coinvolto.
Anni di indagini e rinvii e tra una sei, sette anni ci diamo appuntamento per raccontarci dell’ennesima prescrizione. Quando si tratta di cosa pubblica o cosa nostra, spesso scatta la prescrizione. Ne abbiamo di esempi. Se fai parte del mondo unto della corruzione, spesso te la cavi. Benvenuti in Italia terra di santi, poeti e corrotti che si salvano malgrado le leggi. Saluti
Pegaso Nero