1- PER L’IMMORTALE SERIE, DIO LI FA E POI LI ACCOPPIA: IL PRIAPO DI HARDCORE E ‘THE BOSS FROM CUNEO’ BRIATORE SI METTONO INSIEME PER SALVARE LA NAZIONE (DALLE TASSE) 2- IN UN MOMENTO IN CUI I PARTITI SONO AL MINIMO STORICO DI CONSENSO, L’AVVOCATESSA DEI POTERI FORTI SEVERINO HA DIMENTICATO DI METTERE NEL DL ANTICORRUZIONE FALSO IN BILANCIO, AUTORICICLAGGIO E UN’AGGIUSTATINA ALLA PRESCRIZIONE 3- PER CAPIRE LA LUNGIMIRANZA, E IL FALLIMENTO, DI UN’INTERA CLASSE DIGERENTE “LAICA E DE SINISTRA”, BASTA LEGGERE SU “IL GIORNALE” L’OPERAZIONE MPS-ANTONVENETA, DA MORTADELLA PRODI A CLAUDIO MARTINI, PASSANDO PER LA CGIL. OGGI ALLO STATO TOCCA SALVARE IL MONTEPASCHI, CHE PER QUELL’ACQUISIZIONE STRAPAGATA SI SVENÒ, MENTRE I VARI BASSANINI, AMATO, LUIGI BERLINGUER E MAGO DALEMIX FANNO I VAGHI

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1 - LO SCHERZACCIO DI UOLTER...
Il perdente di ciuccesso Veltroni Uòlter annuncia nuovamente il suo ritiro, questa volta dal Parlamento. Anche se ovviamente minaccia di continuare a fare politica "in altro modo" (sparerà con la cerbottana a Dalemix dalla tribuna stampa di Montecitorio?). Peccato, mancherà un voto al Rigor Montis per il Quirinale, ma non è di questo che si preoccupano oggi gli altri catafalchi del partitello democratico.

Anche la Bindi, mal invecchiata dentro se stessa, o una Finocchiaro, sfiancata dalle mediazioni al ribasso con Jole Santelli, dovranno fare una piccola riflessione. Per non parlare del revisionato Violante, di Franco Marini o di Spesino Sposetti.

Gode la Repubblica degli Illuminati, il cui padron Sor Genio tifa Monti per sempre: "Tutta la vecchia guardia ora è al bivio. Bindi: ma il partito ci deve difendere. Un intero gruppo dirigente dovrà dire se è arrivato il momento del tutti a casa. Oggi sull'Unità un appello di amministratori e intellettuali per D'Alema" (p. 3). Ridacchia la Stampa, marpionamente innamoratissima di Goldman Monti: "Walter non fa proseliti. ‘Noi invece restiamo" (p. 7). Sul Corriere il sedicente "dietro le quinte": "E l'annuncio rischia di fermare la corsa di D'Alema e Bindi" (p. 9). Ma va? Ce ne faremo una ragione.

2 - AVEVANO UNA BANCA...
Per capire la lungimiranza - e il fallimento - di un'intera classe digerente "laica e de sinistra", basta leggere "Quando la sinistra gioiva per il ‘buco' di Antonveneta". Il Giornale (p. 8) mette in fila un'imbarazzante carrellata di elogi d'epoca all'operazione Mps-Antonveneta, da Mortadella Prodi a Claudio Martini, passando per la Cgil. Oggi allo Stato tocca salvare il Montepaschi, che per quell'acquisizione strapagata si svenò, mentre i vari Bassanini, Amato, Luigi Berlinguer e Mago Dalemix fanno i vaghi.

3 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE...
"Poi, giusto alla fine, si capirà ancora meglio perché ha voluto cominciare da qui, da queste quattro case spalmate sotto gli Appennini. Che sono state il suo mondo per un bel pezzo, un mondo antico - severo e pulito - chiuso in duecento metri o poco più". La Stampa si adopera al seguito di Culatello Bersani, nella sua Bettola (pp. 1-6). Con una bava "severa e pulita".

4 - IL CELESTE INVECE E' PER SEMPRE...
"Pagavo i faccendieri per corrompere la Regione'. Le ammissioni di Umberto Maugeri: quando Daccò non interveniva le porte si chiudevano. ‘La Regione ci suggeriva le modifiche, così da far sì che le delibere corrispondessero perfettamente alle nostre esigenze. Ho anticipato una somma tra i 400 e i 600 mila euro in quanto Formigoni ne aveva necessità per la sua campagna elettorale del 2010" (Repubblica, p. 12). "Daccò, l'ultima mazzetta ritrovata a Singapore. Tre milioni di euro per l''apriporte' in Regione" (Corriere, p. 6).

Ok, su Sanitopoli il meglio deve ancora venire, ma intanto nulla può fermare la fuga per la vittoria di Sua Sanità e di Comunione & Fatturazione: "Formigoni: Lega ribaltonista, scelga che fare entro stasera. Meglio le urne subito e non fra 6 mesi. Io sarò in campo" (Corriere, p. 3). "Anche il Pdl molla Formigoni. E lui: subito al voto, io ci sarò" (Messaggero, p. 4). "Il protagonismo del Celeste ora irrita il Pdl. ‘Ci fa perdere consensi, lasci il Pirellone'. Gelo del Cavaliere dopo le inchieste che lo hanno coinvolto e le sue critiche alla Minetti" (Repubblica, p. 10). Sempre alte motivazioni, il Banana. Ma ora arriva il meglio.

5 - BANANONI RELOADED (CON BRIATORE!)...
L'ex aspirante Priapo di Hardcore e il Grand'Uomo di Cuneo si mettono insieme per salvare la nazione (dalle tasse). Sulla Stampa dei Lingotti in fuga, Ugo Magri spiffera tutto: "Berlusconi: fondo un nuovo partito. Deciso ad abbandonare il Pdl al suo destino. Briatore probabile leader della lista civica di imprenditori. Vorrebbe con sé anche Alfano che però ha deciso di rimanere alla guida del partito" (p. 5). Con Briatore e Papi Silvio, sai che casting! Pronte per le liste decine di ragazzotte "imprenditrici di se stesse".

6 - MA FACCE RIDE!...
Severino: "E' una seconda Tangentopoli" (Stampa, p. 4).
In un momento in cui i partiti sono al minimo storico di consenso, l'avvocatessa dei poteri forti ha dimenticato di mettere nel dl anticorruzione falso in bilancio, autoriciclaggio e un'aggiustatina alla prescrizione. Lo sanno tutti gli avvocati d'Italia, ma le rinfresca bene le idee Roberto Saviano, intervistato da Conchita Sannino: "La legge anti-corruzione così non basta. Approvatela subito ma serve più coraggio" (Repubblica, p. 9). No, servirebbe non avere un certo tipo di studio di avvocato.

7 - LE AZIENDE INFORMANO (ORSI NON SI TOCCA)...
Dopo essersi illustrato per il vuoto di notizie su Finmeccanica perfino nei confronti di Repubblica, ecco come il Messaggero condisce la notizia che è saltato il vertice governo-Orsi: "Vengono dunque a cadere definitivamente i rumor - anche ieri ripresi da un quotidiano romano - secondo i quali la riunione era stata convocata dal premier per un redde rationem con Orsi, tuttora coinvolto in una indagine per corruzione in Estremo Oriente ma che via via sembra perdere di mordente essendo già cadute, almeno per Orsi, le ipotesi di imputazione più imbarazzanti" (p. 11). Stranamente, nessun dipendente del Messaggero osa mettere la firma sotto un capolavoro del genere. Lo attribuiamo quindi alla diretta responsabilità della coppia Mario Orfeo-Osvaldo De Paolini.

8 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
Il Messaggero di Calta-riccone perde per un giorno la pazienza e titola in prima pagina: "Il conto delle nuove tasse". Dentro, i calcoli di Luca Cifoni: "Iva, Irpef e accise: nel 2013 quattro miliardi di tasse in più. Effetto negativo per i contribuenti se si considera l'imposta sul valore aggiunto. Tobin tax: le compravendite di azioni caleranno del 30%. Il calo delle aliquote vale 6 miliardi; 1,2 la stretta sulle agevolazioni. I partiti in rivolta: stop alla retroattività dei tagli su detrazioni e deduzioni fiscali" (p. 3). Apre il cuore, e il portafoglio, "La stangata della scuola. ‘Un terzo delle spese è a carico delle famiglie'. Dai toner ai corsi: i genitori ogni anno pagano 750 milioni" (Repubblica, p. 21). Poi passa la Stampa dei giorni felici e titola una pagina così: "In arrivo nuove semplificazioni" (p. 8). Sì, della mente.

9 - DISECONOMY...
"Alle banche italiane mancano 22 miliardi. I conti di Mediobanca. Il punto debole delle banche italiane è la crescente massa dei crediti dubbi, ormai all'85% dei mezzi propri. L'Europa viaggia sul 40%" (Corriere delle banche, p. 15)

10 - FREE MARCHETT...
Grande ritratto su Repubblica per "Raffaele Vitale, il figlio d'arte che vuole Marcolin nel portafoglio Pai. Italiano di nascita e americano d'adozione, è il primogenito di Alberto, manager all'Olivetti di Adriano e poi negli Usa per conto dell'Ifi di Gianni Agnelli. Le operazioni del fondo e la sintonia con la Mediobanca di Nagel".

Su Affari&Sfiganza, Sara Bennewitz dà fondo alle sue capacità per farci piacere il nipote del banchiere Guido Roberto Vitale. Impagabile questo passaggio: "L'amicizia con Alberto Nagel di Mediobanca non nasce né sui banchi di scuola, né nei salotti, ma sulle nevi di Courmayeur. Chi conosce Raffaele lo definisce un grande sportivo, uno che ama la gara e la fatica dello sci di fondo" (p. 6).

PER LIBERARVI DI NOI. MA ANCHE NO colinward@autistici.org

 

 

WALTER VELTRONI E MASSIMO DALEMA jpegMASSIMO DALEMA E WALTER VELTRONI jpegrosy bindi x Matteo Renzi LUCIANO VIOLANTE Mario Monti bindi-dalema ocon36 sgarbi prodi bassaniniAmato Bersani DACCO' - FORMIGONIFORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...