urbano cairo

COME MAI CAIRO HA CHIESTO LO STATO DI CRISI SE RCS PRODUCE UTILI? – LA RISPOSTA È SEMPLICE: APPROFITTERÀ DEI CONTRIBUTI PUBBLICI APPROVATI DALLA LEGGE DI BILANCIO PER LIBERARSI DI UNA CINQUANTINA DI GIORNALISTI (IL 15% DEL CORPO REDAZIONALE) – COSÌ GUADAGNA TEMPO E AGISCE SULLA LEVA DEI COSTI DELLA REDAZIONE, SU CUI FINORA ERA RIUSCITO A FARE POCO - È IL SOLITO GIOCHINO CHE HANNO FATTO TUTTI NEGLI ULTIMI 10 ANNI. ALLA FACCIA DEI CONTI DISASTRATI DELL’INPGI…

 

 

Fabio Pavesi per “il Fatto Quotidiano”

 

urbano cairo foto mezzelani gmt4

Non ha perso tempo Urbano Cairo, il patron di Rcs. Appena approvata lo scorso dicembre, con la legge di Bilancio 2020, la nuova tornata di prepensionamenti dei giornalisti e dei poligrafici, finanziati dallo Stato, Cairo si è mosso con grande celerità. E ha chiesto il primo stato di crisi della sua gestione prenotando di fatto i prepensionamenti per i giornalisti del gruppo.

 

taylor mega e urbano cairo

Prevenire è meglio che curare potrebbe essere lo slogan con cui si muove il primo editore puro italiano. Ma qui pare che si precorrano di gran lunga i tempi. Già, perché nei fatti, Rcs è tutt' altro che in crisi. Dopo gli anni scriteriati della gestione del "salotto buono" che ha visto produrre ben 1,3 miliardi di perdite dal 2011 al 2015, la cura Cairo ha di fatto riassettato Rcs. La sua formidabile fama di tagliatore di costi ha fatto il miracolo: il primo utile già nel 2016 (Cairo conquistò Rcs nell' estate di quell' anno) poi un crescendo rossiniano: 71 milioni di profitti netti nel 2017 primo anno intero del nuovo corso; e 85 milioni l' anno successivo. Un caso di turnaround di successo nel mondo editoriale.

URBANO CAIRO CORRIERE DELLA SERA

 

L' imprenditore alessandrino ha provveduto a una pesante revisione dei costi e i margini industriali lordi, che stazionavano tra il 2 e il 5% negli anni della crisi, a fine 2018 sono balzati al 16%. Anche Cairo, però, se si rivela geniale nella gestione dei costi, ritorna umano quando si tratta di ricavi. Come per gran parte dell' editoria italiana, anche Rcs comincia a soffrire il calo del fatturato, fattosi più pronunciato proprio nel 2019.

urbano cairo scatenato alla festa della gazzetta 4

 

Gli ultimi dati della trimestrale di settembre dicono che il gruppo Rcs ha perduto, in 12 mesi, 40 milioni di ricavi, pari al 5,5% del totale: giù sia i ricavi diffusionali (-6,3%) sia quelli pubblicitari (-4,7%). Ovviamente l' ex assistente di Silvio Berlusconi in Publitalia ha agito dove sa fare meglio, recuperando quasi 40 milioni sui costi operativi. Tanto che i margini industriali lordi sono rimasti di fatto invariati intorno a 100 milioni. L' utile di periodo cala però a 40 milioni rispetto ai 52 milioni di 12 mesi prima. Una cifra comunque notevole e che ne fa tuttora il gruppo editoriale con la migliore redditività.

urbano cairo foto mezzelani gmt3

 

Ma Cairo sa, e lo sa il mercato, che il trend di lenta erosione dei ricavi non potrà che proseguire. E allora perché non approfittare dei nuovi contributi pubblici per liberarsi, a quanto si dice, di una cinquantina di giornalisti, pari al 15% del corpo redazionale?

 

MAURIZIO SCANAVINO E JOHN ELKANN

Un modo come un altro per guadagnare tempo agendo su una leva dei costi, quella del lavoro giornalistico, su cui ha finora operato poco, preferendogli tagli sugli acquisti e sui servizi generali. Certo, proclamare lo stato di crisi o meglio una ristrutturazione aziendale con alle spalle utili per 85 milioni nel 2018 mentre quelli attesi per il 2019 sono intorno ai 50-60 milioni, suona quasi come una bestemmia. In più nel 2018 è tornato il dividendo staccato agli azionisti (Cairo in testa), pari a 31 milioni.

 

francesco gaetano caltagirone foto mezzelani gmt45

Una situazione paradossale: Rcs risanata e redditizia che approfitta del sussidio pubblico per contenere costi che è in grado di reggere svela il cortocircuito dei prepensionamenti dei giornalisti pagati dallo Stato. Dal 2009 gli editori approfittano della mano pubblica per mandare a casa anzitempo i giornalisti. Ragionevole per le aziende in perdita, surreale per quelle in utile. Vale la pena ricordare che dei mille prepensionamenti effettuati nel decennio, buona parte se li sono aggiudicati gruppi come l' ex Espresso (ora Gedi) dei De Benedetti per molti anni in utile e i giornali di Francesco Gaetano Caltagirone (come il Messaggero) che pur in perdita sono controllati da uno degli uomini più liquidi d' Italia.

urbano cairo silvio berlusconiURBANO CAIRO CORRIERE DELLA SERA

 

Una stortura evidente, un regalo che ha avuto anche l' effetto esiziale di contribuire a scassare l' equilibrio dell' Inpgi, l' ente di previdenza, facendo venir meno contribuzioni pesanti e allargando la forbice tra attivi e pensionati, oggi insostenibile. E così, da un lato il governo dà una mano ad aziende che in utile non avrebbero dovuto ricorrere all' aiuto pubblico, e dall' altra contribuisce al dissesto dell' ente di previdenza che ha uno sbilancio tra entrate e uscite previdenziali che si avvicina ai 200 milioni l' anno.

urbano cairo scatenato alla festa della gazzetta 2URBANO CAIRO E MASSIMO GILETTI URBANO CAIRO E MASSIMO GILETTIurbano cairo scatenato alla festa della gazzetta 1

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...