donatella rettore

“MORANDI, TI DEVI RITIRARE DAL FESTIVAL!”. DONATELLA RETTORE SCOMODA PLATONE PER CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL CANTANTE - "SE IO FACCIO UN POST SU FACEBOOK ME NE ASSUMO LA RESPONSABILITÀ. NON COME QUELLI CHE PRIMA METTONO SUI SOCIAL UN PEZZO DI CANZONE E POI..." - LA COTTA PER ELTON JOHN, GLI INVITI DI CORRADO PANI, LE CONVERSAZIONI CON BOWIE SOLO SUI VESTITI, LA SPASIMANTE DONNA E QUEL CORTEGGIATORE MOLTO FAMOSO: "NON È BERLUSCONI: NON MI HA MAI FILATO. CHISSÀ PERCHÉ" - VIDEO

 

 

ROBERTA SCORRANESE per il Corriere della Sera

 

la rappresentante di lista donatella rettore

 

Rettore, lei è davvero intramontabile.

«E chi mi ammazza?».

 

Vaccinata?

«Certo, tre dosi, ma io sono sopravvissuta anche alla Sars, se la ricorda?».

Si ammalò all'epoca?

«Può dirlo forte, oggi l'abbiamo dimenticata perché si parla solo del Covid, ma io stetti male per un mese. E sono pure talassemica, pensi».

 

Però a vederla lei sembra il simbolo della salute: piena di energia, curata, provocatoria a Sanremo, spesso battagliera in televisione.

«Ma perché sono la Rettore, mi chiamano per fare casino, è sempre stato così. Lei dice che sono intramontabile e io le dico che alla gente piaccio perché dico quello che penso. Anche ai giovani».

donatella rettore

 

Certe sue sfuriate sono memorabili.

«Quasi sempre legate a 'sto cavolo di Sanremo. Una volta mi scontrai in diretta con Marcella Bella e Vincenzo Mollica disse quello che non doveva dire, cioè che eravamo due primedonne. Io risposi che lì di primadonna ce n'era una sola. Oggi con Marcella siamo amiche e cantare con lei è una goduria».

 

Un altro che ce l'aveva sempre con lei era Bevilacqua.

«Scriveva che avevo istinti pruriginosi. Ma si può? Detto da uno di Parma, poi».

 

Be', lei cantava versi come «Il kobra non è un serpente/ ma un pensiero frequente/ che diventa indecente».

«Guardi che l'altra canzone contenuta nel disco, Delirio , era ancora più conturbante».

RETTORE CLAUDIO REGO

 

 

Quella che faceva così: «torbidamente guidata/ dalla mia vita dannata»?

«Raccontavo il sesso dalla parte delle donne, ma capitemi: sono nata e cresciuta in un Veneto che non è solo bianco, ma secondo me all'epoca era oscurantista. Mia madre avrebbe voluto studiare ma siccome era donna e la famiglia aveva deciso diversamente ha dovuto mettersi a lavorare. Io volevo diventare la voce libera delle donne che si prendono la bellezza e la libertà a cui hanno diritto».

 

«Di notte specialmente», per citare un altro successo?

«Ah, quella canzone appartiene a tempi più maturi. Eravamo a metà degli anni Novanta e io vedevo che le battaglie femministe non avevano portato a niente. Era un invito a vivere la notte e i piaceri senza pensare all'indomani, "giocando solamente"».

 

donatella rettore

Il testo di «Kobra» però fece arrabbiare più di uno.

«Una professoressa di Palermo presentò una specie di esposto dicendo che io traviavo i giovani. Mi arrabbiai , perché mi sentivo pura come una cascata d'acqua di roccia».

 

Il brano, uscito nel 1980, arrivò in vetta alle classifiche della Germania.

«Guardi che alla fine degli anni Settanta io ero in testa alle classifiche di mezza Europa tranne che in Italia. L'incontro con Elton John avvenne proprio ad Amburgo. Io ero cotta persa di lui, che suonava il pianoforte con Kiki Dee. Avevo una borsa piena di suoi vinili, mi avvicinai e gli mormorai un complimento. Lui mi gelò con lo sguardo, ma Kiki mi volle parlare. Qualche tempo dopo, lui musicò per me canzoni come Remember».

 

Ancora oggi ragazzi e ragazze intonano «Splendido splendente», canzone che ha 42 anni. Come mai secondo lei?

donatella rettore

«Perché per me i testi dei brani sono sempre stati molto importanti. Hanno una profondità e una struttura linguistica che curo fin nei dettagli. Non tutti sanno che io leggo Shakespeare e Platone, anzi, Platone è la vera strada che ho sempre seguito. Per esempio mi ha insegnato a prendermi le responsabilità delle mie azioni. Se io faccio un post su Facebook o Instagram me ne assumo la responsabilità e agisco di conseguenza».

 

Non come fanno altri, vuole dire?

 «Non come quelli che prima mettono sui social un pezzo di canzone destinata a Sanremo e poi "oh, ho sbagliato, scusatemi, sono uno sbadato" e cose così. Ma dai. E allora, con affetto, dico: Morandi, ti devi ritirare!».

 

Platone insegna.

«Ma bisogna essere coerenti. Io, a modo mio, lo sono sempre stata».

 

Dunque nella vita si è presa tutto il piacere che una donna poteva prendersi?

«Guardi, la mia prima volta è avvenuta a diciannove anni ed è stata una bella fatica. Ma si doveva fare, lui sarebbe poi partito e rimasto via a lungo».

2005 donatella rettore a muccassassina

 

Con chi l'ha fatto?

«Con Claudio Rego, l'uomo con cui sto ufficialmente dal 1977!».

Ma Rettore, questa lei la chiama trasgressione?

«E che ci posso fare se siamo ancora innamorati? Certo, non siamo riusciti ad avere un figlio, cosa che abbiamo desiderato tantissimo. Però io ci ho provato: mi sono presa dei lunghi periodi di riposo, ho cercato di allontanare lo stress per favorire la fecondazione, ma niente, il figlio non è arrivato e pazienza».

 

Su, racconti una trasgressione vera.

«Guardi, tanto per farle capire: nel periodo in cui Biscardi mi invitava al Processo del Lunedì perché sono una tifosa della Hellas di Verona, un giorno incontrai Corrado Pani. Mi fece una corte discreta, poi mi invitò a cena ma io gli risposi che Claudio mi aspettava fuori, come sempre».

 

donatella rettore a domenica in 9

Abbiamo capito, «di notte specialmente» non succede niente.

«In verità ho avuto un corteggiatore particolare e molto famoso, ma non posso rivelare il nome. E se è per questo anche una spasimante donna. Ma non dirò mai chi sono. Ah, per chi lo stesse pensando, no, non è Berlusconi: l'ho conosciuto bene, ma non mi ha mai filato. Chissà perché».

 

Donatella Rettore è anche un look indimenticabile. Le paillettes, i lustrini, i capelli dritti, le spalline. Oggi vediamo tante cantanti esibire un look simile.

«Sì ma adesso non mi faccia fare come i Cugini di Campagna: se qualcuna oggi si veste come mi vestivo io sarà sicuramente un caso e non perché mi sta copiando. Però una cosa mi vanto di averla fatta».

 

E qual è?

donatella rettore a domenica in 5

«Io ho sdoganato il fisico maturo. Minigonne dopo i quarant' anni, scollature dopo i cinquanta. Se una ha un bel corpo non capisco perché non si possa fare. Questa è stata, diciamo, un'altra fase della mia carriera, un nuovo messaggio rivolto alle donne: credete in quello che siete».

 

Anche con David Bowie, a Londra, parlavate di vestiti?

«La conversazione più interessante che abbiamo avuto è stata proprio su questo tema. Mai parlato di musica con lui. A Londra, poi, tra gli anni Settanta e gli Ottanta, vedevo ragazzi con lamette appese tipo ciondoli. Ma io le lamette le avevo già viste a Roma, la lametta ricorreva nel gergo, in frasi come "mo' me tajo". E così nacque "Dammi una lametta che mi taglio le vene"».

 

gianni morandi

Ancora oggi c'è chi risponde «Diventa bieca questa notte da falene».

«Quando la cantai per la prima volta, a Discoring nel 1982, eravamo a Roma e un ragazzo del pubblico mi disse: "'A Rettò, sta canzone nun funziona". Ci rimasi male, ma quello diventò uno dei miei successi più intramontabili».

 

Ha più amici o amiche?

«Guardi, sia l'uno che l'altro. Ma mi piace qui citare una donna molto intelligente e che è stata spesso vittima di pregiudizi: Sabrina Salerno. È simpatica, talentuosa, fa battute formidabili, mi fa ridere. Purtroppo non sempre il mondo coglie quello che siamo. O non fino in fondo».

donatella rettore pierluigi diacorettorerettorerettore donatella milanidonatella rettorerettorerettorerettorerettore vanonidonatella rettore e donatella milani a ora o mai piu'Rettore1donatella rettorerettore 5rettorerettoredonatella rettore donatella rettore donatella rettore donatella rettore donatella rettore donatella rettore sanremo donatella rettoreDONATELLA RETTOREDONATELLA E RETTOREDONATELLA E RETTORE 1DONATELLA RETTOREdonatella milani s'incazza con la rettore

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)