ERA MIO PADRE - ROGER WATERS IN LACRIME AD ANZIO E APRILIA, DOVE I TEDESCHI UCCISERO NELLA II GUERRA MONDIALE IL PADRE

1. LA DIRETTA DELLA VISITA DI ROGER WATERS AD APRILIA ED ANZIO
Giovanni Del Giaccio per www.ilmessaggero.it

E' iniziata ad Aprilia la giornata di Roger Waters per ricordare suo padre e tutte le vittime cadute tra Anzio e Aprilia nella seconda guerra mondiale. Il leader dei Pink Floyd è arrivato alla scuola intitolata agli eroi antifascisti Carlo e Nello Rosselli. Ad attenderlo il sindaco Antonio Terra: «Questo è un giorno che ricorda tutte le vittime». E ha poi raccontato l'emozione di Waters durante la visita privata di lunedì pomeriggio al fosso della Moletta, dove Eric Fletcher Waters fu ucciso dai tedeschi.

Sul palco dell'aula magna della scuola viene consegnato il San Michelino d'oro a Harry Shindler, il veterano inglese che ha permesso di ricostruire questa pagina di storia e di svelare al Roger Waters il luogo dove morì suo padre. Shindler ha ringraziato e sorriso: «San Michele ha resistito ai bombardamenti, pure io», ricordando come solo la chiesa di San Michele sia sopravvissuta, benché danneggiata, ai bombardamenti che rasero al suolo la città appena nata.

Shindler commosso: questo monumento dice che nessun bambino viva più senza padre.
Roger Waters riceve ora un dono dagli studenti (poesie, un cd e una raccolta di racconti scritti da bambini) e in italiano dice commosso: «Grazie mille per mio padre e tutti gli altri sono molto felice di essere qui». All'esterno della scuola Waters, Shindler e le autorità in silenzio davanti al monumento fatto realizzare espressamente dal veterano inglese.

In conferenza stampa Waters ha risposto alle domande dei giornalisti. Gli è stato chiesto: Quali muri ci sono ancora da abbattere? "Tutti quelli dove c'è ancora un conflitto, penso alla Palestina, alla Siria. Serve un confronto e una collaborazione globale fra le forze politiche e le istituzioni".

Ad attenderlo centinaia di fan, Chi con un disco, chi con una chitarra, chi con carta e penna a decine stanno aspettando la rock star per strappare un autografo.

Alle 11.30 finita la cerimonia ad Aprilia, Roger Waters si sposta ad Anzio dove gli verrà concessa la cittadinanza onoraria.

Roger Waters è arrivato ad Anzio. Fan delusi però all'ingresso del Comune perché la rock star è entrata senza fermarsi. Folla anche in aula consiliare dove gli verrà conferita la cittadinanza onoraria.

Il sindaco di Anzio Luciano Bruschini alla rock star: «Questa sarà sempre la tua seconda casa, ci unisce la sofferenza causata dalla guerra».

«Sono fiero di mio padre», queste le prime parole di Roger Waters ad Anzio. «Ma sono fiero anche di tutto quello che hanno fatto i cittadini di Anzio e di Aprilia». Poi l'ex leader dei Pink Floyd ha ammesso: «Sono molto commosso». In aula e fuori fan in delirio. In tanti all'esterno del Comune continuano a intornare le sue canzoni più famose.

«Se ora scriverò altre canzoni su mio padre? Sto realizzando un album, ma parlerò di altri padri e di altri figli del mondo, è di questo che sto scrivendo». Ha raccontato il leader dei Pink Floyd a margine della cerimonia. Il ricordo del tenente Waters, che l'artista non ha potuto conoscere, ritorna in molti brani da lui composti. «Sono stato fortunato per aver potuto scrivere canzoni - ha aggiunto - la musica allevia il dolore più di altre cose, è un fatto misterioso»

Alla fine Waters ha lasciato Anzio alla volta di Roma. «È stata la fine di un viaggio emozionante - ha detto - il luogo era simile a come lo immaginavo, anche se in realtà non mi ero mai figurato il luogo nella mia immaginazione. Certamente tornerò qui ad Anzio, il benvenuto è stato straordinario». Waters ha voluto ringraziare Harry Shindler, veterano ultranovantenne che con le sue caparbie ricerche è riuscito a identificare il luogo esatto della morte del padre, avvenuta il 18 febbraio di settant'anni fa: «È straordinario che Harry sia riuscito a organizzare tutto ciò per l'anniversario».


2. ROGER WATERS - QUEL SALUTO SEGRETO AL PADRE CADUTO IN GUERRA
Maria Pia Fusco e Marco Patucchi per ‘La Repubblica'

«Polvere e diamanti, amici e nemici. Alla fine siamo tutti uguali». È la strofa finale di Two suns in the sunset di Roger Waters, un brano scritto negli anni in cui il mondo ancora tremava per la minaccia di una guerra nucleare. Sono anche le parole che il bassista e fondatore dei Pink Floyd ha scelto perché fossero incise sul piatto di marmo che ieri è stato posto nella campagna della cittadina laziale di Aprilia, ad un centinaio di metri dal punto in cui il padre Eric, sottotenente dell'esercito britannico, fu ucciso dai tedeschi la mattina del 18 febbraio 1944. Nel buco al centro del piatto, Waters ha piantato un alberello di ulivo.

Per Roger è stato il momento più toccante di una ricerca che ha segnato tutta la sua vita, personale e creativa, la ricerca del padre caduto nei combattimenti seguiti allo sbarco di Anzio, una vittima insieme ad altre vittime, impossibile identificare i resti, impossibile una sepoltura dove ricordarlo, pregare.

All'epoca Roger Waters aveva cinque mesi. Da adulto non ha mai smesso di cercare per riempire il vuoto lasciato da un padre che non ha mai potuto conoscere. Per questo ieri ha voluto una cerimonia privatissima. Con lui, su quel fazzoletto di campagna, c'erano due giovani soldati dell'ottavo battaglione dei Royal Fusiliers, lo stesso di Eric Waters, l'attachè militare inglese e poi un bersagliere italiano che ha suonato il Silenzio.

C'era soprattutto Harry Shindler, l'uomo che ha reso possibile l'evento, 93 anni vigorosi e vitali, il rappresentante in Italia dell'associazione dei veterani dell'esercito britannico, che ha dedicato ogni giorno della sua vita alla ricostruzione di storie e di destini per salvare la memoria. Grazie all'impegno di Shindler e ad un documento spuntato dagli archivi dei Royal Fusiliers, Roger Waters trovò una traccia sul destino di suo padre.

A raccontare la vicenda per la prima volta è stata La Repubblica, che poi ha seguito il lavoro di Shindler, fino a ieri, quando il veterano e l'artista, dopo tanti scambi telefonici, si sono incontrati. «Sei tu allora?», ha mormorato Waters commosso mentre Harry Shindler lo stringeva in un lungo abbraccio. «Il tuo viaggio è finito», è stata la risposta e, forse persoffocarel'emozione,Waters ha cercato un tono scherzoso: «Vedi, come mi sono vestito bene. Ho messo perfino la cravatta».

«È un momento importante, perché dobbiamo fare in modo che nessun altro bambino debba passare tutta la vita a cercare di sapere che cosa è successo veramente ad un padre perduto in guerra», ha detto Shindler: il suo impegno non è certo finito con Waters. E mentre il piccolo gruppo si avviava a piedi verso le auto, Waters ha strappato la tromba dalle mani del bersagliere e ha regalato al ristretto pubblico un'esibizione di Outside of the wall.

Nel punto preciso in cui è caduto il padre dell'artista, l'argine di un torrente, è stato collocato uno specchio: ogni 18 febbraio rifletterà la sua luce sull'ulivo. Lo scultore Giuliano Giuliani, autore del monumento, ha consegnato infine a Waters una miniatura dell'opera.

Oggi è il giorno delle cerimonie ufficiali alla presenza dei media. La giornata di Roger Waters comincerà con l'inaugurazione di una targa in una scuola di Aprilia, poi riceverà la cittadinanza onoraria di Anzio, infine a Roma una laurea honoris causa dall'Università Americana dove incontrerà gli studenti.

 

 

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