“IL CORPO ESIBITO È UNA FORMA ARTISTICA. ANCHE NELL’INTIMO PIÙ SEXY IO NON MI VEDO MAI VOLGARE” – ROSE VILLAIN CI RIFILA IL SOLITO PIPPARDONE CHE SERVE A GIUSTIFICARE LE CHIAPPE AL VENTO: “IL CORPO DELLE DONNE CONTINUA A ESSERE DISCRIMINATO? NON C’È GIORNO IN CUI NON RICEVA UN MESSAGGIO IN CUI MI SI DICE ‘SE NON FOSSI UNA BELLA RAGAZZA’, ‘SE NON FOSSI NUDA’, ‘SE NON AVESSI IL SENO GROSSO’… IL VERO PROBLEMA È CHE È STATO PERMESSO ALL’ODIO E AL BULLISMO DI ESSERE ACCETTATI” – IL MATRIMONIO, LA DIETA VEGANA E IL NONNO PARTIGIANO… - VIDEO
Estratto dell’articolo di Maria Teresa Veneziani per il “Corriere della Sera”
Rossa è la copertina di Radio Vega, il disco della trilogia celebrata con il repack (after dark) appena lanciata e rossa è la lingerie con bustier in pizzo che ha scelto per il ruolo di modella della campagna di Natale di Yamamay.
[…] Per Rose Villain — all’anagrafe Rosa Luini, nata a Milano e quasi americana perché negli States è andata giovanissima inseguendo i sogni che l’hanno portata a diventare cantautrice, rapper, imprenditrice — la musica è come un diario intimo che sente l’esigenza di scrivere per incanalare il lato dark, una vena tragica che convive con un istintivo ottimismo. Le due anime sembrano contrastanti, come quando passa dai body sensuali alle tutone».
[…] Ma come si superano le «ombre dell’anima»?
«Guardando in faccia alla vita con estrema positività. In tutto quello che faccio prendo sempre la vita con il sorriso. So di essere contraddittoria, ma sono davvero positiva».
C’entra anche il matrimonio? Dal 2022 è sposata con il suo produttore Andrea Ferrara, in arte Sixpm. L’amore dà serenità?
«Sì. È l’unica cosa».
[…]Ha detto che ammira le donne che usano la moda come rottura: lei nelle foto della campagna passa dal pigiama al completo rosso sexy. Nella vita privata che cosa indossa?
«Devo ammettere che sono tanto pigiamosa. Ho una vena un po’ da maschiaccio che “vesto” con le felpone, anche se a volte mi piace sentirmi donna e sorprendermi, credo che proprio questo interessasse a Yamamay. E anche nell’intimo più sexy io non mi vedo mai volgare, perché mi conosco bene, mi vedo simpatica».
Il corpo-esibito è la tendenza, c’è chi la interpreta come una nuova forma di libertà...
«Io non ci vedo più una rivendicazione, ma solo una forma artistica».
Ma il corpo delle donne continua o no a essere discriminato?
«Certo che sì. Non c’è giorno in cui non riceva un messaggio in cui mi si dice “se non fossi una bella ragazza...”, “se non fossi nuda”, “se non avessi il seno grosso”… Il vero problema è che è stato permesso all’odio e al bullismo di essere accettati silenziosamente».
Tante le artiste testimonial di moda? Per vanità?
«Per me c’entra l’orgoglio di sapere che un brand voglia abbinare il suo immaginario al mio che sono abbastanza edgy , non sono una ragazza canonica; ho i capelli azzurri, sono particolare con un immaginario un po’ oscuro. Io lo vedo come un featuring , l’incontro tra due creatività».
[…]
Parliamo di forma...
«Sono vegana, durante il Covid ho imparato a cucinare, ma anche mio marito è bravissimo.
In realtà sono una donna pizza… Sono sportiva, ho fatto danza per 15 anni e ho giocato a tennis».
[…] Lei ha avuto un nonno partigiano, ha influenzato il suo attivismo quando denuncia che le donne del pop sono sottovalutate?
«Ero legatissima a nonno Biagio Melloni, fondò le librerie Remainders dove vendeva i libri a metà prezzo perché pensava che tutti avessero il diritto di leggere. Sono stata fortunata, ho conosciuto tre nonni su quattro, persone incredibili, intellettuali. L’altra nonna era una insegnante di greco e latino ed era una poetessa. Diciamo che per me le parole sono forse l’unica vera arma che abbiamo contro il male del mondo» .
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