giorgia meloni annalisa cuzzocrea

SI FA PRESTO A DIRE GOGNA - ANNALISA CUZZOCREA DI "REPUBBLICA" TWITTA MALIZIOSA SU GIORGIA MELONI IN AULA "INTERAMENTE VESTITA DI NERO" (DETTAGLIO CROMATICO CHE SA TANTO DI RIFERIMENTO AI "FASCI") - LA "DUCETTA" PRIMA LA RINTUZZA ("È BLU. QUANTO VI PIACE LA MISTIFICAZIONE") E POI PUBBLICA IL BOTTA E RISPOSTA SULLA SUA PAGINA SOCIAL CON LA DOMANDA: "GIORNALISMO?". APRITI CIELO! QUALCHE UTENTE OFFENDE LA CUZZOCREA, CHE SUBITO SI TRAVESTE DA VITTIMA: "LA MELONI MI HA ADDITATO AI SUOI SOSTENITORI COME NEMICA". MA VEDERE FASCISTI OVUNQUE, A TUTTI COSTI, NON E' FORSE CREARE IL MOSTRO DA OFFRIRE AI PROPRI SOSTENITORI?

annalisa cuzzocrea

Da www.twitter.com

 

Annalisa Cuzzocrea

Giorgia Meloni, interamente vestita di nero, lascia platealmente l’aula non appena la ministra Lamorgese conclude il suo intervento #opencamera

 

Giorgia Meloni

È blu. Interamente vestita di blu. Quanto vi piace la mistificazione.

 

Annalisa Cuzzocrea

Un bellissimo blu scuro allora. Oggi sono vestita di nero io. Nessuna mistificazione, solo la vista che peggiora.

 

Annalisa Cuzzocrea

Giorgia Meloni fa uno screenshot per additarmi ai suoi sostenitori come nemica. Sulla base di un tweet descrittivo che non aveva alcun sottotesto, se non quello che lei ha voluto vedere. Il risultato sono migliaia di insulti e inviti alla violenza come questo/1

 

IL TWEET DI ANNALISA CUZZOCREA SU GIORGIA MELONI

REPUBBLICA VEDE NERO E ORA LA MELONI PERDE LA PAZIENZA

Da https://www.iltempo.it

 

Da un mesetto a questa parte il quotidiano Repubblica di Maurizio Molinari vede tutto nero come un cane da tartufi umbro. Avendo virato un po' al centro con la nuova direzione, indossando uno smoking con cui presentarsi scondinzolante alla corte di Mario Draghi e dei big del sistema, il quotidiano faticava non poco a essere riconosciuto dai suoi lettori e perfino dai suoi redattori, con tutte le ovvie conseguenze di una svolta così innaturale.

 

Così Molinari deve avere visto come la manna l'arrivo della ciambella nera e delle polemiche anche strumentali sul fascismo, facendo tuffare il suo giornale a capofitto come nessun altra testata. Anche i giornalisti del gruppo si sono sentiti rianimare, e così ogni giorno giù mazzate e daje al nero anche quando era grigio pallido. Un virus che sembra avere contagiato tutti, e che ha fatto ammalare gravemente anche una delle più giovani e professionali redattrici, come Annalisa Cuzzocrea, di solito esperta di giallo grillino.

 

SCAZZO TWITTER TRA ANNALISA CUZZOCREA E GIORGIA MELONI

Ma con la nuova moda anche a lei sono stati imposti occhialoni neri che impediscono di vedere la realtà così ieri la ragazza si è lasciata andare durante l'intervento in Parlamento di Giorgia Meloni, che la Cuzzocrea ha descritto “interamente vestita di nero” lasciare l'aula di Montecitorio prima che aprisse bocca la ministra. Fascistaccia di una Meloni!

 

Solo che la Cuzzocrea era prigioniera di quegli occhialoni imposti dalla testata che fanno perdere il senso della realtà: anche un bimbo avrebbe visto un blu scintillante appena un pizzico scuro nel vestito della Meloni. La leader di Fratelli di Italia ha replicato via social senza nemmeno calcare troppo la mano: “E' blu. Interamente vestita di blu. Quanto vi piace la mistificazione...”.

giorgia meloni 7

 

Sarebbe bastato togliersi gli occhiali, chiedere scusa dell'errore e tutto per la Cuzzocrea sarebbe finito lì. Invece la giornalista di Repubblica l'errore non l'ha nemmeno ammesso, e davanti alla marea social che glielo faceva notare, ha reagito facendo la vittima come solo i veri colpevoli sanno fare: “Ragazzi, calma. Ho raccontato una cosa vista come faccio in ogni pezzo e anche qui. Descrivendo cravatte, vestiti, particolari. Non c’era niente sotto. Chi mi sta riempiendo di insulti su ogni muro è in malafede”.

annalisa cuzzocrea

 

Ma come, una sbaglia clamorosamente e maliziosamente sul colore e se la prende pure con chi glielo fa notare? Assai più civile di questo sfacciato vittimismo è stata l'onda critica che ha accompagnato l'arrampicata sugli specchi della cronista di Molinari: “Io, fossi in te”, suggeriva ad esempio uno dei tanti, “ direi 'scusate, ho scritto una minchiata' e la chiuderei più dignitosamente. Attendiamo fiduciosi il tweet sul prossimo G20 per avere dettagli sul cappotto di Draghi o sulla cravatta di Macron”. E in effetti sì, sarebbe bastato quel semplicissimo: “scusate, ho visto male”. Ma non esce proprio fuori...

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