selvaggia lucarelli

SELVAGGIA LUCARELLI RACCONTA UN PROVINO CON "L’ANZIANO SIGNORE DELLA TV CHE IN QUESTI GIORNI È AL CENTRO DELLE CRONACHE" (DI CHI PARLA? DI MICHELE GUARDI’?): "METTEVA LE RAGAZZE TUTTE IN FILA E POI CI GUARDAVA A FIGURA INTERA. ERAVAMO GIUMENTE DAVANTI AL FATTORE" – “UN FAMOSO EX DIRETTORE DI RETE TV (CHI?) MI INIZIÒ A TOCCARE NEL BUIO DI UNA SALA, DURANTE UNA DIRETTA" - IL PRETE CHE CI PROVAVA CON LEI AL LICEO E TUTTE LE MOLESTIE SUBITE NELLA SUA CARRIERA..

Estratto dell’articolo di Selvaggia Lucarelli per “Il Fatto Quotidiano”

 

selvaggia lucarelli

Quando qualcuno mi chiede che esempi possa fare per sostenere con certezza che il patriarcato esista e che ci si nuoti dentro, tutti, anche quando ci si sente asciutti, non so mai da che parte cominciare. Perché, appunto, ci sono dentro da sempre. Parto da mio nonno paterno, per cui il primo nipote maschio – mio fratello – era il più alto rappresentante della stirpe, quello che doveva garantire la sopravvivenza del cognome e quindi, quando si diplomò, ricevette da lui 1 milione di lire.

 

Era stato bocciato due volte e alla maturità aveva raccattato un voto misero, ma mio fratello era maschio ed era il primo nato tra i nipoti, quindi riceveva il premio del privilegio. Quando io, otto anni dopo, mi diplomai senza bocciature e con voti altissimi, non mi sentii neppure dire brava. Quella disparità di trattamento su cui mia madre scherzò con una punta di amarezza (“Eh, il nonno fa nipoti e nipotastri!”) mi ferì in un modo difficile da spiegare. Sentii che la mia vita da adulta non iniziava dalla stessa linea di partenza su cui posava i piedi mio fratello. Io partivo almeno 100 metri più indietro, ed ero arrabbiata.

roma santa e dannata selvaggia lucarelli ph antinori

 

Ero arrabbiata con lui già da prima, dalle scuole medie. Frequentavamo entrambi un istituto di suore, lui era quello che lanciava gli astucci dalle finestre, io ero la prima della classe. La preside – una donna di rara cattiveria – stravedeva per lui. Fabio era il ribelle scapestrato che strappava un sorriso anche alle suore più rigide. E così molti altri maschi, che godevano di una certa indulgenza.

 

Con le femmine era tutt’altra storia. Se lì dentro si voleva sopravvivere, bisognava essere docili, invisibili. La preside entrava in classe a sorpresa per sequestrare i diari delle ragazze e controllava che non ci fossero contenuti ammiccanti, scrutava la lunghezza delle gonne e se erano corte ci umiliava pubblicamente, se si accorgeva di un filo di trucco ci faceva lavare la faccia nel bagno della scuola.

 

selvaggia lucarelli 2

Al liceo ero carina, forse al quarto anno – non ricordo esattamente – apparve il primo “Selvaggia puttana” scritto su un muro della palestra. Un insegnante – un sacerdote – ogni tanto iniziò a chiedere ai colleghi di farmi uscire dalla classe durante le loro lezioni. Mi portava in un’aula magna completamente deserta e mi faceva domande “da sacerdote” sulla mia vita sessuale, su quello che facevo col primo fidanzatino, mi diceva anche che ero bella e speciale.

 

roma santa e dannata urbano cairo selvaggia lucarelli e roberto dagostino 01 ph antinori

Durò poco, forse due mesi. Non so come sarebbe finita perché morì all’alba di un lunedì in un incidente d’auto. Fu orribile non solo la sua morte, ma la sensazione di sentirmi sollevata dalla morte di un uomo che mi stava assediando senza che nessun adulto lo capisse. Il padre di una ragazzina del liceo mi abbordò sulla sua auto.

 

[…] Uno degli attori (poi diventato abbastanza famoso) iniziò a chiamarmi sul numero di casa proponendomi di trascorrere un weekend con lui e il signore che faceva i casting. Dissi di no, non mi chiamarono più. Frequentai una nota scuola di teatro a Roma: i due anziani insegnanti avevano un metodo didattico che a pensarci ora sembra roba di mille anni fa, tanto oggi sarebbe per fortuna impraticabile. Alle studentesse, appena iniziavano a recitare qualcosa, urlavano “troia”, “puttana”, “Hai scopato stanotte?”. Tutti i giorni. E nessuno rispondeva o protestava. Era così e basta. Era il loro metodo, se non ti piaceva andavi a casa.

 

PROPRIO A ME SELVAGGIA LUCARELLI

Nel frattempo facevo provini. Ce ne fu uno dopo il quale smisi di fare provini. L’anziano signore della tv che in questi giorni è al centro delle cronache metteva le ragazze tutte in fila. Decine di ragazze erano lì per un semplice ruolo di figurante che doveva sedere a un tavolo. Ci guardava in volto a una a una senza dirci una parola. Col ditino indicava da che parte dovevi andare, se fuori o dentro. Superata la prima selezione passava a guardarci a figura intera. Eravamo giumente davanti al fattore. Tu sì, tu no. Tu sì, tu no. Fuori molte ragazze piangevano.

 

Scrissi per molti anni i testi a un fidanzato attore, dicevano che lui aiutava me.

Divenni conosciuta con un blog, scrivevo post divertenti, che avevano successo, sul web eravamo quattro gatti e i primi commenti erano “chi ti scrive i post?”.

Poi sono diventata “la moglie del figlio di Pappalardo”.

 

selvaggia lucarelli

[…] Ho partecipato a un reality, c’era una vera, reciproca simpatia con un concorrente sposato, io fui definita “sfasciafamiglie”, lui rischiò di vincere. Ho iniziato a scrivere sui giornali, ad avere successo in tv. A proposito di tv, un famoso ex direttore di rete mi iniziò a toccare nel buio di una sala, durante una diretta tv che stavamo guardando seduti vicini. Negli ultimi anni mi hanno dato della tro*a in tv, mi insultano per i miei trascorsi sentimentali, per il mio aspetto fisico, per la mia età tutti i giorni.

 

Che io abbia una discussione con un direttore di giornale o con un qualunque collega, il tutto scivola quasi sempre sull’insulto personale, sullo svilimento della mia competenza e della mia persona. Per proteggermi non accetto quasi mai di partecipare a talk con altri ospiti in tv e quando lo faccio, quasi sempre me ne pento. Di solito, per sminuire la mia professionalità, l’interlocutore maschio scomoda la mia presenza a Ballando con le stelle, insomma, seleziona la casella frivola in cui inserirmi, perché noi donne ci occupiamo di balletti mica di cose serie. Un uomo può dire la sua sul calcio e restare autorevole, una donna non può parlare di danza perché è una sciacquetta. Quando esprimo il mio punto di vista i giornali scrivono che “attacco”, “faccio polemica”, “punto il dito contro”. […]

SELVAGGIA LUCARELLI A NOTO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…