simpson

SIMPSONEIDE – DA 30 ANNI LA SITCOM ANIMATA RAPPRESENTA IL NOSTRO LATO OSCURO – PER “TIME” E’ LA MIGLIORE SERIE TV DEL '900. LA PANZA DI HOMER SIMPSON È IN LINEA DIRETTA CON LA PANCIA DEGLI USA E QUINDI DELL'OCCIDENTE: UN EPISODIO DEL 2000 IPOTIZZA L’ELEZIONE DI TRUMP - VIDEO

SIMPSON 4SIMPSON 4

Paolo Giordano per il Giornale

 

Piaccia o no, siamo tutti un po' Simpsons. Per finta. O senza accorgercene. E oggi sono trent' anni esatti da quando un tizio allora anonimo e poi miliardario - tale Matt Groening di Portland nell' Oregon, 33enne, professione vignettista - si inventò una sitcom animata con i personaggi tutti gialli così da stupire lo svogliato telespettatore.

 

Homer, il padre incompetente e alcolizzato, ispettore alla sicurezza della centrale nucleare di una Springfield non meglio identificata. Marge, sua moglie, tipica casalinga che tiene insieme la famiglia e a bada i propri sogni. Bart, che oggi Morgan chiamerebbe bimbominkia, ipoadolescente con un inno alla vita che si riassume nel simbolico slogan «ciucciati il calzino».

 

Lisa, l' altra figlia di otto anni, vegetariana, buddhista, femminista e persino ultra intelligente (Q.I. a 159). E Maggie, neonata spesso abbandonata davanti alla tv e che ogni tanto dice «papà».

 

SIMPSONSIMPSON

Come la stragrande maggioranza di noi, i Simpson hanno un' età che non cambia mai, sempre simili a se stessi, compresa la terzogenita che è neonata a vita. Da trent' anni, da quando il primo episodio di un minuto andò in onda durante il Tracey Ullman Show sulla Fox proprio il 19 aprile 1987, i Simpson sono la nostra dark side.

 

E, come tutti i grandi meta-personaggi della letteratura cinematografica e televisiva da Paperino a Fantozzi, illuminano e sublimano le nostre paure, ce le rendono amiche e quindi tollerabili, sono catartici attraverso la risata oppure il disgusto (certe volte Homer che si ingozza di birra Duff sul divano è disgustoso proprio come gli insopportabili scherzi di Bart al barista Boe).

 

Nell' 89 i Simpson debuttarono in prima serata (dal 1991 gli episodi inediti sono trasmessi in Italia da Mediaset). Dieci anni più tardi erano per il Time la miglior serie televisiva del Novecento. Oggi sono un patrimonio collettivo, potente e pervasivo, diffuso in ogni strato sociale e così conosciuto che ne parla anche chi non ne ha mai visto neanche un minuto.

smithers ama burns da ventisette annismithers ama burns da ventisette anni

 

Seguendo alla lontana il meccanismo dell' antifrasi, la figura retorica che porta ad affermare l' opposto di ciò che si intende dire, i Simpson sono il contrario delle apparenze e, sotto l' euforia di sconcezze e trivialità, nascondono un elogio dei valori e dell' unità familiare oltre che una parodia oltremodo coatta del pubblico televisivo e un simbolo della libertà di pensiero, visto che hanno spesso preso in giro il loro stesso editore Fox.

 

smithers fara il coming out nei simpsonsmithers fara il coming out nei simpson

Non a caso, lentamente ma non troppo, la sitcom è diventata termometro del costume e trampolino per la consacrazione di attori e popstar, citati od ospitati in qualche episodio o anche sfruttati come doppiatori (in Italia ad esempio Sandra Mondaini o Francesco Totti). Dopotutto, la panza di Homer Simpson è in linea diretta con la pancia degli States e quindi dell' Occidente, intercetta le tendenze quando sono ancora germogli e si lancia in profezie da bar che però, proprio come davanti al bancone, talvolta si verificano. Ad esempio, un episodio del Duemila ipotizza un Donald Trump presidente che lascia gli Usa in un disastro finanziario (chissà), e in un altro si annuncia lo show di Lady Gaga al Superbowl (c' è poi stato davvero).

 

Perciò, da quel corto andato in onda alla corte dell' inconsapevole Tracey Ullman - che poi si accorse di aver generato un mostro, chiese alla Fox una parte di guadagno ma portò a casa una pernacchia - i Simpson si sono espansi nella coscienza occidentale in maniera quasi virulenta, diventando persino archetipi linguistici.

 

il sogno di smithersil sogno di smithers

Ad esempio, l' Oxford English Dictionary ha inserito ufficialmente l' esclamazione contrariata di Homer («D' oh!») nella lingua inglese, a conferma di una aderenza quasi totale tra il microcosmo familiare di Springfield e il macrocosmo nel quale siamo sparsi tutti noi.

 

smithers non ama le spogliarellistesmithers non ama le spogliarelliste

Un processo quasi immediato che però potrebbe aver consumato quasi tutta la miccia. Come accade sempre, ciascuna serie ha un tragitto creativo che arriva al picco e poi inizia a discendere. E forse i Simpson, pur nella scoppiettante vitalità di ogni episodio, iniziano a essere meno incisivi di prima. Non a caso, il contratto primigenio, quello con la Fox, è stato rinnovato soltanto per le prossime due stagioni, la 29esima e la 30esima, a conferma che, nella loro svagatezza domestica, i Simpson sono così concreti da aver capito che, per garantirsi l' immortalità, talvolta basta solo morire al momento giusto

i simpson predissero trump presidentei simpson predissero trump presidentesmithers supergay da quasi trenta annismithers supergay da quasi trenta anni

 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO