LA STRUTTURA DELTA DI SCIENTOLOGY - L’ORGANIZZAZIONE ASSUME REPORTER INVESTIGATIVI PER DEMOLIRE RIVALI E APOSTATI CELEBRI

Articolo di Tim Walker per "The Independent" pubblicato dal "Fatto quotidiano" - Traduzione di Carlo Antonio Biscotto

La crisi economica ha colpito duro anche nel settore dell'editoria e dei media e negli Usa non sono pochi i giornalisti a spasso. Molte testate si sono dovute arrendere chiudendo i battenti, molti grandi giornali hanno ridotto il numero dei redattori e emittenti televisive di primo piano si affidano sempre più alle collaborazioni esterne e occasionali.

In poche parole, il numero degli addetti nel campo dell'informazione è drasticamente diminuito ed è difficile trovare chi è disposto ad assumere un giornalista. Ma c'è almeno una pubblicazione, l'organo della chiesa di Scientology, Freedom, che è alla ricerca di giornalisti.

La rivista è stata fondata nel 1968, ma fino a poco fa aveva una veste alquanto dimessa e circolava solo tra gli adepti del culto. Adesso è evidente l'intenzione dei responsabili di Scientology di rendere il magazine più "attraente" e di tentarne la diffusione anche in altri ambiti. Visitando il sito journalismjob.com   si trova un annuncio di Freedom che "cerca "giornalisti investigativi esperti" disposti a lavorare nella zona di Los Angeles.

Gli aspiranti sono invitati a inviare il loro curriculum via e-mail. Secondo l'annuncio, la rivista si occupa "di diritti umani, di questioni sociali e di reportage nell'interesse della collettività". In realtà basta sfogliare un numero per accorgersi che la maggior parte delle colonne sono dedicate ad attaccare altri giornalisti, in particolar modo quelli che hanno svolto inchieste su Scientology sottolineando gli aspetti inquietanti e negativi dell'organizzazione fondata da Ron Hubbard e delle sue attività.

Tempo fa, ad esempio, The New Yorker dedicò un lungo servizio alla vita del regista Paul Haggis, uscito dall'organizzazione tra furibonde polemiche. Haggis aveva parlato del "lavaggio del cervello" praticato ai "fedeli" di Scientology. Freedom con un violento editoriale definì il pezzo "una farsa volutamente fuorviante vista con gli occhi di un cast felliniano di bugiardi e spostati".

Un altro numero della rivista, quello del luglio 2010, era dedicato al giornalista della Cnn Anderson Cooper che alcuni mesi prima aveva trasmesso una serie di servizi su Scientology dal titolo quanto mai eloquente: "Scientology: una storia di violenza".

Criticando "la mancanza di acume investigativo e di onestà" del giornalista, Freedom accusò Cooper di "mandare in onda affermazioni false e volutamente offensive". Un altro articolo di fuoco ha preso a bersaglio il programma della Bbc "Panorama" accusato di "mentire spudoratamente" e di "costruire teoremi infondati".

Comunque sia Scientology è sempre stata consapevole dell'importanza dei media e, oltre a Freedom, portavoce ufficiale della chiesa, ha rapporti di lunga data con giornali che fiancheggiano o quanto meno giudicano con simpatia le attività di Scientology e dei suoi adepti. Tra questi si segnala il St. Petersburg Times - ora diventato Tampa Bay Times - un giornale molto legato alla filiale di Scientology in Florida che ha la sua sfarzosa sede a Clearwater.

Freedom è un magazine scritto con la penna intinta nel curaro. Non risparmia attacchi a nessuno , ma i suoi bersagli preferiti sono gli ex pezzi grossi di Scientology diventati col tempo i suoi più feroci critici.

Tra questi Marty Rathbun, ex ispettore generale del "Centro tecnologico religioso" che oggi anche con i suoi blog si batte per una Scientology "libera e indipendente", e Mike Rinder, già addetto stampa e portavoce ufficiale del culto.

La home page del sito di Freedom vede ancora oggi in bella vista la copertina di un numero del 2011 che aveva come pezzo forte un servizio sul cosiddetto "Squadrone dei folli" e sulle loro "storielle fasulle" su Scientology. Sottotitolo del servizio: "Storia di menzogne, crimini, violenza, infedeltà e tradimenti". Non è difficile immaginare chi potessero essere i "folli" se non gli ex fedeli che avevano abbandonato la chiesa e ne avevano pubblicamente criticato i metodi e gli obiettivi.

La ricerca di giornalisti da parte di Freedom arriva ad appena una settimana dalla notizia che Leah Remini, star della sitcom "King of Queens" e adepta di Scientology da oltre trenta anni, aveva lasciato la chiesa ed era andata a fare compagnia a Haggis nella lunga lista di apostati celebri di Scientology. In una intervista rilasciata al Village Voice nel 2011, Mike Rinder ha dichiarato che l'attacco al New Yorker era stato orchestrato personalmente dal capo della chiesa, David Miscavige. "È la prova del livello di disperazione cui sono arrivati. Ormai Miscavige e i suoi sono disposti a tutto per screditare quanti dicono la verità su Scientology", ha detto Rinder.

 

 

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