TEMPESTA SUL TG1 - OPUS LEI VORREBBE MANTENERE L'INTERIM PER MACCARI FINO ALLA FINE DI GIUGNO PER LASCIARE AL PROSSIMO CDA IL COMPITO DI NOMINARE IL SUCCESSORE DI MINZOLINI - MA IL PRESIDENTE GARIMBERTI SCALPITA PER NOMINARE SUBITO MARCELLO SORGI - SUL TG1 INCOMBE ANCHE UN'ALTRA INCOGNITA: IL RICORSO ALLA MAGISTRATURA DI MINZO - CELENTANO NON VORREBBE SENTIR PARLARE DI INTERRUZIONI A METÀ MONOLOGO: CHI SI CREDE DI ESSERE, IL PAPA?…
1 -«PROROGA» A MACCARI DUELLO TRA GARIMBERTI E LEI
Paolo Conti per il "Corriere della Sera"
Tempesta alla Rai sul Tg1. Oggi si terrà un «pre consiglio» in vista del consiglio di domani, mercoledì. Lorenza Lei, direttore generale, ha avviato trattative con Alberto Maccari (ora direttore della Tgr e direttore ad interim del Tg1) a un passo dalla pensione. Il direttore generale vorrebbe mantenere l'interim per Maccari fino alla fine di giugno per lasciare al prossimo consiglio di amministrazione il compito di nominare il successore di Augusto Minzolini.
Ma la prospettiva ha fortemente irritato il presidente Paolo Garimberti, favorevole a una scelta chiara e immediata. E in queste condizioni Lorenza Lei rischia seriamente domani di non avere la maggioranza per la soluzione Maccari (contrari tutto il centrosinistra, prevedibilmente lo stesso Garimberti e verosimilmente anche il consigliere Angelo Maria Petroni, che già si oppose all'interim a Maccari).
Sul Tg1 incombe anche un'altra incognita: il ricorso alla magistratura di Minzolini. Chiunque fosse nominato direttore, potrebbe fare i conti in futuro con una possibile sentenza di reintegro da parte del magistrato del Lavoro. Sempre nel pre consiglio di oggi Lorenza Lei dovrà affrontare le contestazioni formali di alcuni consiglieri su una serie di nomine, di promozioni e di assunzioni decise dal direttore generale. E anche sul contratto da agente monomandatario Sipra per il suo ex marito.
2- IL MONOLOGO TRA CODICE ETICO E POLITICA QUELL'INCOGNITA CHE AGITA VIALE MAZZINI
Paolo Conti per il "Corriere della Sera"
Gli analisti del burrascoso rapporto Rai-Celentano sottolineano come nell'avviso sul blog del Clan Celentano, Lorenza Lei venga definita «dottoressa» mentre Mauro Mazza, direttore di Raiuno è indicato come «signor». Dettagli? No. Sarebbe un modo per mettere, chi legge, sulla strada giusta per capire dove sia nato il dissidio.
Lorenza Lei ha assicurato massima libertà editoriale al Molleggiato. Quindi agli occhi di Celentano potrebbe essere «buona». Ma Raiuno (con la Direzione artistica del Festival, i «cattivi») devono fare i conti con le regole aziendali e col Codice Etico della Rai che nessuno, anche l'ospite più illustre, può violare. Il ricordo di Fabrizio Del Noce che si autosospese come direttore di Raiuno per Celentano è un monito per tutti. Il compito di controllo appartiene alle strutture interne: cioè la Rete. Sul terreno di scontro anche gli spot pubblicitari.
Codice Etico significa pluralismo politico nel rispetto di «un pubblico che ha orientamenti, opinioni e gusti diversi». La parola monologo rappresenta il cuore delle preoccupazioni che si registravano ieri a viale Mazzini. Nessuno intende ripetere ciò che è avvenuto il 18 febbraio 2011 quando Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri esordirono con la gag «Dunque, oggi il governo ha deciso che sarà festa nazionale per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Bene sarà il 6 aprile...».
Cioè la data in cui venne fissata a Milano la prima udienza del processo a Berlusconi per concussione e prostituzione minorile. Fioccarono le polemiche dal centrodestra. E quest'anno (con la complessa maggioranza che sostiene il governo Monti, con un Consiglio di amministrazione Rai in scadenza) nessuno (nemmeno Lorenza Lei) intende aprire un contenzioso politico a Sanremo.
Anche Benigni, da Fiorello, ha scherzato su Berlusconi: ma senza pesantezze e non procurando guai ai vertici di viale Mazzini. E il Benigni dello scorso Sanremo, col suo grande monologo sull'Unità , viene indicato come il parametro più alto di un intervento in un contenitore di intrattenimento.
L'incognita monologo non è solo politica. Il Festival ha i suoi tempi serrati, i suoi vincoli pubblicitari, le sue necessità di ascolto. Raiuno e la Direzione di Sanremo, in vista del Festival, stanno lavorando in parallelo con la Sipra, la concessionaria aziendale della pubblicità . Il Festival, all'inizio dell'anno, costituisce un trampolino per tutto il 2012. Le annate pubblicitarie sono sempre più magre (-20 milioni alla Rai nel 2011 rispetto al 2010) e gli spot a Sanremo valgono platino.
Celentano non vorrebbe sentir parlare di interruzioni a metà monologo. Un intervento eccessivamente lungo, imprevedibile nei contenuti e da non interrompere per la pubblicità rappresenterebbe un problema per viale Mazzini. Ed è su questo nodo che ieri si è scontrato il pianeta Celentano (Claudia Mori per prima) con la macchina Rai-Festival.






