ornella vanoni versione bruno lauzi

“TINGO I CAPELLI PERCHÉ CANUTA SEMBREREI BRUNO LAUZI” - ORNELLA VANONI FA 90 E APRE LE VALVOLE – “LA LONGEVITÀ È UNA STRONZATA, COME DICEVA MONTALCINI BISOGNA METTERE PIÙ VITA NEI GIORNI CHE GIORNI NELLA VITA" – E POI BIDEN "SCIANCATO", LE MOLESTIE (“DA BAMBINA UN IDRAULICO MI HA GUARDATO NELLE MUTANDINE”), LA DEPRESSIONE (“NON SONO DEPRESSA. MI SONO CURATA E MI CURO CON GLI PSICOFARMACI”), LA MUSICA ATTUALE (“MEGLIO UN BRAVO RAPPER COME MARRAKECH, CHE CERTE CANZONETTE ESTIVE, TUTTE UGUALI”) - "LA MIA OMOSESSUALITÀ? PARLEREI DI OMOAFFETTIVITÀ, PERCHÉ MI PIACE IL…” – VIDEO

Gianluca Lo Vetro per “la Stampa” - Estratti

 

ornella vanoni

«Tutta questa corsa alla longevità è una stronzata»: parola di Ornella Vanoni, 90 anni a settembre. La signora della canzone accoglie La Stampa nella sua nuova «cuccia» minimalista, di tre locali. Dopo due concerti trionfali agli Arcimboldi di Milano, coronati da standing ovation, il 6 giugno sarà di scena alle Terme di Caracalla con l'ultima tappa della tournée Senza Fine.

 

Ma sembra di una tranquillità Zen. Sul divano bianco, si apre a 360° con la sua verve ironica, sottile: dolce e tagliente. Sempre arguta.

 

 

(...)

 

ORNELLA VANONI 3

Ha duettato con tutti i grandi. Chi ricorda di più?

«Lucio Dalla. Era un genio: vocalmente mirabile. Scriveva testi splendidi, ironici, spudorati. Talora di una tristezza terrificante. Ma sempre intelligenti».

 

Rapper e trapper?

«È la musica d'oggi e bisogna accettarla. Come accadde per l'arte moderna, quando sconvolse quella classica. Comunque, meglio un bravo rapper come Marrakech, che certe canzonette estive, tutte uguali».

ornella vanoni prima della scala 2023

 

È incappata nella censura con due canzoni: Ilmarinaio e Non sai fare l'amore. Cosa trova scandoloso, oggi?

«Tutto: tutto è pornografico».

Anni fa annunciò che non avrebbe più inciso un disco...

«Adesso però ne arrivano due: uno a settembre e l'altro nel 2025».

 

Mara Maionchi sostiene che lei sia competitiva. Vero?

«Sì, con me stessa. Cerco di fare sempre meglio».

 

Ha debuttato sul grande schermo nel'61, con Romolo e Remo, mitologico film di Sergio Corbucci. Poi ha un po' trascurato il cinema?

«In quel periodo stavo a Roma che aveva "più voce" per lo spettacolo. Tra canzone e teatro, ho perso il tram del cinema. Ma ho girato i Viaggiatori della notte con e di Ugo Tognazzi».

 

ornella vanoni

Un film profetico sulla rottamazione umana e l'ageismo?

«Al contrario. Nella pellicola, i vecchi venivano fatti fuori. Oggi si fa di tutto per allungare le loro vite. E si moltiplicano le RSA. Bisogna far sopravvivere, finché si "vive". "Mettere più vita nei giorni, che giorni nella vita", come sosteneva Rita Levi Montalcini».

 

In scena ha vestito l'etno chic di Giuliana Cella e le architetture di Gianfranco Ferrè. Poi è passata dal provocante Gianni Versace, suo grande amico, al rigoroso Giorgio Armani. Il senso di questo balletto?

«Cambiano i tempi. E Armani è il più bravo, in tutta questa schifezza che si vede sulle passerelle».

LILIANA SEGRE ORNELLA VANONI - PRIMA DELLA SCALA 2023

 

Ha il tabù dei capelli bianchi?

«No. Li tingo perché, canuta sembrerei Bruno Lauzi. Con tutto il rispetto».

 

(...)

Il contrario del populismo che sta vincendo in politica?

«Infatti, il pubblico faticava a identificarsi in me. Grazie a Fazio, ha scoperto e apprezzato la vera Ornella. Senza maschera».

 

Cosa nascondeva?

«La mia timidezza. Anche se il mio corpo e le mie movenze apparivano il contrario».

ornella vanoni e gino paoli

 

Trump o Biden?

«Trump mi fa paura. Scelgo, Biden anche se è uno sciancato...bip, bip... Ma non c'era una terza opzione? Mi sarebbe piaciuta Michelle Obama».

 

(...)

Però, era nota la sua simpatia per Craxi, nella Milano da Bere.

«Allora, pensavamo di essere tutti –issimi. Poi, ci siamo ritrovati poveri. Visti i risultati della politica odierna, ridateci "il cinese"».

 

Due donne leader: Giorgia Meloni/ Elly Schlein. Soddisfatta?

«La Meloni mi sembra più preparata in politica. E qui mi fermo».

ORNELLA VANONI COME BRUNO LAUZI - FOTOMONTAGGIO

 

E la Schlein?

«Ma non mi aveva chiesto della Meloni?».

 

Titolo di un rotocalco: "Non sono mai stata una mamma e non sarò una nonna". Cambiato idea?

«Ma dove l'ha letto? Sono stata anche mamma. Ma diversa. Perché mi dividevo col lavoro».

 

(...)

Si torna a discutere dell'aborto che peraltro ha vissuto anche lei. Che ne dice?

«È una cosa che riguarda solo le donne. Possono occuparsene solo loro».

 

Molestata?

«Non proprio. Racconto che da bambina un idraulico mi ha guardato nelle mutandine.

Ma solo per sottolineare la vergogna che ho provato e il senso di colpa. Sì, il senso di colpa, per il quale stavo alla larga dall'idraulico e le donne hanno timore a denunciare».

 

ornella vanoni

(...)

 

Ha sempre baciato uomini e donne, non necessariamente amanti, sulla bocca. Però, nell'ultimo concerto ha recitato La poesia di un abbraccio di Pablo Neruda. Che differenza c'è tra questi due moti d'amore?

Il bacio può essere superficiale, tipo "ciao come va? " L'abbraccio, se fatto bene, scioglie i nodi. Dona un pezzo di te.

 

Crede, prega?

«Sì in Gesù. E lo adoro».

 

Perché dice tante parolacce?

ornella vanoni e gino paoli 1

«Sono termini del dizionario. E poi cazzo non ha più lo stesso significato di un tempo. È un'esclamazione rafforzativa».

 

"La tua voce che scalda i cuori", scrisse per lei, Alda Merini, "non scalda te stessa". Vero?

«Certo, non mi dona il calore di una persona».

 

È nota la sua depressione. Ma perché ne soffrono tanto, anche le nuove generazioni?

milva ornella vanoni

«Non sono depressa. Mi sono curata e mi curo con gli psicofarmaci. I ragazzi...chi ha vissuto il Covid tra i 12 e 13 anni, l'età in cui si entra in contatto con la vita, si è rinchiuso. La mia amica psichiatra combatte con tanti di essi, perché non si uccidano».

 

Come mai l'omosessualità fa ancora titolo sui giornali?

«Gossip. Per bilanciare le notizie tragiche».

 

La sua omosessualità?

«Parlerei di omoaffettività, perché mi piace il corpo maschile».

Gino Paoli canta: "I ricordi sono dei bambini che sanno inventare quello che gli va".

 

ORNELLA VANONI NEL 1961

Quanto ha saputo inventare in questa intervista?

«Niente. Poi, qualche piccolo segreto bisogna mantenerlo, no?».

ornella vanoni e i canimarracash ornella vanoniornella vanoni a belve 10 francesca fagnani ORNELLA VANONI A SANREMO 2023ORNELLA VANONI ornella vanoniornella vanoni 2senza fine ornella vanoniornella vanoni 1ornella vanoni e gino paoliornella vanoni 1ornella vanoniornella vanoni 1ornella vanoni in i viaggiatori della seraplaymen ornella vanoniplayboy ita ornella vanoniOrnella Vanoni Giorgio Strehler ornella vanoniornella vanoniornella vanoni 1vanoni paolifabio fazio ornella vanoni

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA