
VEDERE NON È SENTIRE: PER GODERSI AL MEGLIO LA MUSICA, A UN CONCERTO, NON BISOGNA MAI POSIZIONARSI VICINO AL PALCO. IN QUELLA ZONA SI SOMMANO DIVERSI PROBLEMI ACUSTICI: BASSI TROPPO POTENTI, SUONO TROPPO ALTO, E PRESENZA DEL MONITOR DI RITORNO INTERNO – L’IDEALE È PIAZZARSI ESATTAMENTE NEL PRIMO TERZO DELLA SALA, SENZA METTERSI TROPPO A LATO – LE REGOLE PER PICCOLE E GRANDI SALE E IL CASO PARTICOLARE DELLA MUSICA CLASSICA…
Traduzione di un articolo di Nicolas Six per www.lemonde.fr
posizione ideale a un concerto sala standard
Quanti spettatori restano delusi quando una sala si svuota? «Sento spesso persone lamentarsi quando tornano da un concerto: “non si sentiva nulla”, “non si capivano le voci”, “era troppo forte”… », parla così “Popeye”, alias Gérard Maximin, un ingegnere del suono che ha lavorato ai live di NTM, Booba e Soprano, tra gli altri.
La buona notizia è che spesso si possono attenuare questi problemi acustici evitando le zone dove si concentrano i rischi sonori — un insieme di semplici regole permette addirittura, nella grande maggioranza dei casi, di trovare la posizione dove il suono è più chiaro ed equilibrato. La cattiva notizia: quel punto non corrisponde necessariamente al posto più comodo, e tanto meno a quello da cui si vede meglio.
[…] La prima raccomandazione è categorica: non stare incollati al palco. In quella zona si sommano spesso diversi problemi acustici: bassi troppo potenti che compromettono la chiarezza della musica; un livello sonoro talmente alto da poter danneggiare l’orecchio interno; e, quando ci sono musicisti e cantanti sul palco, il suono dei monitor di ritorno — le piccole casse che li aiutano a sentirsi e suonare correttamente — può mescolarsi in modo sgradevole con la musica diffusa in sala.
« Bisogna evitare di posizionarsi nel primo quarto della sala », riassume per Le Monde l’acustico Germain Simon […]. […] L’ideale è piazzarsi esattamente nel primo terzo della sala: il livello sonoro resta abbastanza forte da coprire il riverbero, cioè quei suoni che rimbalzano sulle pareti creando una scia sonora, distorta dai difetti acustici del luogo.
Quando il concerto si svolge all’aperto, la riverberazione non è più un problema, ma la zona consigliata resta il primo terzo. «Più la distanza aumenta, più il vento e le variazioni di umidità possono ostacolare la propagazione degli alti », spiega Popeye.
posizione ideale a un concerto sala grande
Rimane poi da trovare la posizione ideale in larghezza. Meglio avvicinarsi all’asse centrale se si vuole godere dell’effetto stereo, anche se quest’ultimo è spesso attenuato dal fonico rispetto alla versione registrata. « Consiglio di restare all’interno di un cono di 60 gradi di fronte al palco. Oltre, il cervello cercherà di chiarire il messaggio: eliminerà il canale meno udibile », precisa Germain Simon.
Tuttavia, meglio evitare di piazzarsi esattamente al centro: è frequente che lì i bassi si sommino fino a diventare invadenti. È quindi preferibile spostarsi di due metri ai lati dell’asse centrale. « A meno che non si amino molto i bassi », sfuma Johanne Chauland, ingegnera del suono per pop, rock e metal.
Nelle grandi sale
Nelle sale da migliaia di posti, è utile seguire alcune regole aggiuntive. Prima di tutto, meglio stare lontani da muri e soffitti: la loro vicinanza può amplificare alcuni suoni, attutirne altri e generare un lieve eco fastidioso. Meglio evitare anche di posizionarsi sotto grandi balconate, che rischierebbero di alterare l’equilibrio sonoro.
posizione ideale a un concerto sala piccola
Appena arrivati, è consigliabile dare un’occhiata agli altoparlanti, per verificare la presenza di eventuali secondi “sipari” di diffusori, posizionati a qualche decina di metri dal palco, o addirittura un terzo, ancora più lontano. Meglio lasciare qualche metro davanti a questi “relè”, perché se ci si avvicina troppo, il suono può risultare ovattato. Il peggio sarebbe posizionarsi sotto: la musica attutita di questi diffusori si mescolerebbe in modo sgradevole con quella più chiara proveniente dalle casse principali.
Infine, è meglio stare lontani dalle passerelle, quelle estensioni del palco che permettono agli artisti di avanzare tra il pubblico. « In loro prossimità, il suono viene modificato per evitare che i microfoni generino feedback (fischi) », precisa Germain Simon, […]
Nelle sale piccole
BRUCE SPRINGSTEEN IN CONCERTO A BERLINO
Le raccomandazioni si fanno più flessibili nei bar e nelle sale fino a 300 posti. Per trovare il punto migliore, Johanne Chauland consiglia di usare… i piedi: « La zona ideale è più ristretta e difficile da individuare, i problemi di bassi sono accentuati e difficili da prevedere ». Per questo, l’ingegnera suggerisce « di muoversi di qualche metro in tutte le direzioni per fare dei confronti ».
Quando il suono manca di chiarezza, si può provare ad arretrare sensibilmente, fino al secondo terzo della sala, soprattutto se il locale è largo e poco profondo. Questo permette alle orecchie di trovarsi più vicine all’asse delle casse: le frequenze medie e alte diventano più udibili. […]
katy perry rischia di perdere il reggiseno durante un concerto 1
Il caso particolare dei concerti di musica classica
Le orchestre suonano spesso in acustico. Gli strumenti non sono amplificati, e se le voci talvolta vengono supportate da un po’ di amplificazione, questa è leggera e discreta. In questi casi, le regole cambiano completamente.
La chiave è trovare la zona in cui l’orchestra suona in modo equilibrato: percussioni, ottoni, legni e archi in armonia. Il posto da evitare assolutamente è dietro l’orchestra: […]
Uno spettatore troverà il miglior equilibrio davanti ai musicisti, verso il centro della propria fila. Ma non proprio davanti al direttore d’orchestra: l’equilibrio lì non è ottimale.
[…] In realtà, è a circa quindici metri dall’orchestra che si gode del suono più armonioso.
posizione ideale a un concerto musica classica
« Anche se spesso la qualità resta molto buona al secondo balcone », aggiunge l’acustico. « È utile da sapere quando non ci si può permettere i posti migliori. »
Per la musica da camera, ci si può avvicinare di più, ma senza stare troppo attaccati ai musicisti […] . Questa scia sonora è infatti spesso desiderata nella musica classica, mentre negli altri generi si tende ad evitarla.
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