1- SARÀ L’EUROCRAC, LA CRISI CHE SVUOTA LE NOSTRE TASCHE, IL CALCIO MARCIO, MA L’ARIA È DIVENTATA FETIDA E LE POLEMICHE DI IERI SI TRASFORMANO IN CARNEFICINE MEDIATICHE 2- SENTITE COME BRIATORE HA RISPOSTO A UN ARTICOLO DEMOLITORIO DI MERLO SU “REPUBBLICA”: “DOVREBBE OCCUPARSI DEL SUO EDITORE CARLO DE BENEDETTI CHE PAGA LE TASSE IN SVIZZERA ED È RESIDENTE IN ITALIA, E DEL SUO DIRETTORE EZIO MAURO CHE, APPRENDO DAI GIORNALI, HA PAGATO PARTE DELLA CASA IN NERO. MERLO QUINDI, SI OCCUPI DELLE COSE DI CASA SUA PRIMA DI DENIGRARE GLI ALTRI. IO HO VINTO 7 MONDIALI DI FORMULA1, QUEL MERLO LÌ NON SO COSA ABBIA VINTO, CREDO BEN POCO”

1- BRIATORE RISPONDE A ‘'REPUBBLICA'' SU RADIO2, "MERLO? NON SO CHI SIA, PENSI AL SUO EDITORE"
Ospite di Chiambretti: "Billionaire? Era a +20%, pagato 6 mln di affitti ai sardi, 8 di salari, poi tasse e Siae. Siamo l'Italia di ieri, che non sfrutta le occasioni". Cosa hai fatto a Francesco Merlo? "Merlo non so chi sia", "confessa" Flavio Briatore, e Piero Chiambretti, in diretta questa mattina su Rai Radio2, legge il commento uscito ieri su Repubblica a firma del giornalista, un attacco all'imprenditore, che "chiude il Billionaire, da falso gran signore, con la pagliacciata del deluso dall'Italia... Ma la verità è che il suo locale non aveva più clienti: chiude per fallimento, il covo della pacchianeria italiana".

Piccata la risposta dell'imprenditore, che torna sulla notizia della chiusura del covo Vip in Costa Smeralda, patria di serate a base di flash e di champagne. "Non so se sia un nome o uno pseudonimo, ma questo qui è proprio un merlo. In Piemonte sappiamo che vuol dire e lui è un merlo cattivo. Il Billionaire ha fatturato l'anno scorso il 20% dell'anno precedente, diamo lavoro a 200 persone e se Merlo avesse un figlio che lavorasse da noi, avrebbe un atteggiamento diverso".

E ancora, "piuttosto, dovrebbe occuparsi del suo editore - continua Briatore sulle frequenze di rai Radio2 - che paga le tasse in Svizzera ed è residente in Italia, e del suo direttore che, apprendo dai giornali, ha pagato parte della casa in nero. Merlo quindi, si occupi delle cose di casa sua prima di denigrare gli altri. Io - sottolinea il manager - ho vinto 7 Mondiali del mondo di Formula1, quel Merlo lì non so cosa abbia vinto, credo ben poco".

Briatore è ospite nella puntata di "Chiambrettopoli" del dopo Italia-Croazia, per il commento mattutino a Euro 2012, "il più grande gay Village d'Europa", chiosa il conduttore che gli domanda, tornando alla mancata vittoria di ieri. "L'Italia del pallone rappresenta l'Italia reale, metafora del paese che stai per lasciare definitivamente?". "Non vivo in Italia da 30 anni, - ricorda il businessman- Noi abbiamo pagato le tasse e gli stipendi, sempre. In Sardegna, negli ultimi 6 anni, abbiamo versato 2 milioni e mezzo di tasse dirette, 1 milione e mezzo alla Siae e circa 5-6 milioni di affitti di affitti ai sardi e 7, 8 milioni di salari. Quindi.. Qual è l'Italia?

L'Italia che ieri ha pareggiato , che ha avuto opportunità incredibili e non le ha sfruttate, come il nostro Paese in questo momento? Abbiamo sbagliato troppo, dovevamo vincere e siamo stati castigati". Poi il commento agli scandali del calcio scommesse, "giocatori che vendono i loro compagni, la squadra e la società. E' uno schifo - rivendica Briatore su Radio2 - Il proprietario della squadra ha solo oneri e i calciatori hanno tutto. Siamo fuori dalle regole".

Poi i saluti: "sai Piero, avrei pensato a un fidanzato per Margherita: mio figlio..", propone il marito della Gregoraci. "Siamo messi bene, è un buon partito. Ci penso e ti faccio sapere", risponde il Pierino papà. Tutte le puntate di Chiambrettopoli sono scaricabili in podcast sul sito radio2.rai.it. In replica alle ore 13.45, su @RaiRadio2.


2- CHIUDE ANCHE IL BILLIONAIRE, ADDIO PACCHIANERIA NAZIONALE
Francesco Merlo per "la Stampa"

È un altro segnale, insieme al naufragio familistico-criminale della Lega, al ripristino della fermata dell'autobus davanti a Palazzo Grazioli, alle derive personali e professionali di maschere come Emilio Fede, Lele Mora, Fabrizio Corona e Marcello Dell'Utri che non c'è più spazio per i falsi capitani d'industria e i falsi playboy. Non c'è più spazio per i falsi capi di Stato, le soubrette ministre, i falsi giornalisti, le patacche storiografiche dei falsi intellettuali.

Flavio Briatore chiude, da falso gran signore, il suo Billionaire, con la pagliacciata del deluso dall'Italia, la sceneggiata della patria ingrata che non lo capisce e dà del ladro ai "poveri" ricchi come lui. Ma la verità è che il Billionaire non aveva più clienti, e dunque chiude per fallimento il covo della pacchianeria italiana.

Ce ne ricorderemo di quest'antropologia che ha dominato il Paese negli ultimi venti anni e che esce di scena insieme all'idea che il farabutto è una risorsa. E speriamo che anche i nostri colleghi cortigiani, quelli che fecero un genere dell'elogio del mascalzone furbo, capiscano quanto era povera e servile quella loro tesi compiaciuta sulla magnifica stoffa del figlio di puttana.

Per anni ci è parsa ributtante l'idea che Briatore fosse la versione italiana del maudit, della simpatica canaglia alla Belmondo e che ci fosse il genius loci di un'Italia vincente e spiritosa nell'esibizione delle panze da abbuffata, nel brum brum sulla Porsche, nelle donne rifatte, nel turpiloquio da caserma ma anche nelle truffe finanziarie del falso capitalismo: capitali immaginari e crediti millantati. Questa robaccia che si impose con spavalderia non è stata mai anticonformismo ma sempre e solo patacca conformista.

Nacquero, quelli del Billionaire, come riproposta farsesca delle atmosfere della Dolce vita e del Sorpasso, ma senza la dimensione romantica dell'Italia del boom né tanto meno l'ironia intelligente di Fellini e Dino Risi. E si capì che il loro destino era segnato già nella parodia di Panariello: tutti vedevamo che, come nel caso di Cetto Laqualunque, era al di sotto della realtà.

Pensate: Briatore, nonostante il fallimento, sogna ancora di potersi imporre come modello. Leggo che prepara il suo debutto in un reality nel quale insegnerà a tanti poveri aspiranti Briatore come diventare capitalisti e squali, come farsi ricchi e fregare il prossimo. Nonostante il botto finale, Briatore dunque vuole una cattedra di pescecane. Visto come gli è andata, è come se Schettino si mettesse a insegnare l'arte del comando.

Ovviamente lo so che la volgarità non si esaurisce con Briatore, che le sue vie sono infinite. E però...: Briatore e le sue macchine, Briatore e i suoi trucchi esibiti, Briatore e la sua socia Santanché, Briatore e il rullio dello yacht che addormenta il bambino, Briatore e i buffi spocchiosi riccastri di Porto Cervo, Briatore e l'Italia sardoestiva alle ostriche, allo champagne e 43 metri di barca... Oggi intanto finisce Briatore. E speriamo che da domani, a valanga, scoppieranno tutte le altre rane che volevano fare i buoi.

3- PAESI E BUOI...
Mattia Feltri per "la Stampa"

Si scrive molto, in questi giorni, del Billionaire di Flavio Briatore che chiude insieme con l'epoca berlusconiana. Era un'Italia volgare, tronfia, vuota, che faceva degli yacht, dello champagne e delle giovani femmine uno status symbol. Un'Italia del millantato credito, che non ha concluso niente. Briatore è la rana che si gonfia per sembrare un bue - ha scritto un grande collega - e poi scoppia nel suo nulla. E poi, vogliamo dire quanto inquinavano le Benetton e le Renault dei giovani Schumacher e Alonso con cui Briatore ha vinto sette mondiali?

 

 

EZIO MAURO FOTO AGF REPUBBLICA jpegFRANCESCO MERLOFLAVIO BRIATORE CARLO DE BENEDETTI Flavio Briatore Billionaire - Flavio Briatoremald01 flavio briatore 01 08 06FLAVIO BRIATORE jm12 flavio briatoreTavolo di vip al Billionaire in Costa Smeralda brtrgrgc60 flavio briatoreelisabetta gregoraci flavio briatore

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