1. MILANO SI SVESTE? MACCHÉ: MILANO SI TRA-VESTE! OCCHIO: QUI NON SIAMO NEL MONDO DRAG QUEEN, MA DEI TRAVESTITI CHE SI PROFESSANO ETERO (PER MANCANZA DI PROVE) 2. AL ‘’NAUTILUS’’, UN CLUB CHE È LA RICOSTRUZIONE DI UNA NAVE, IL “TRAV” È DI CASA: AMA LA PATONZA MA SI SENTE DI GENERE FEMMINILE. BENVENUTO AL CAMIONISTA IN PARRUCCA! 3. TRA DARK ROOM E CABINE DEL SESSO, C’È LA SERATA TRAV-TRANS-SINGOLI E COPPIE, COL MARITO TRAVESTITO DA DONNA. POI LA SERATA BISEX. LA SERATA ETERO. POI LE DUE SERATE TOP, UNA VOLTA AL MESE. UNA FETICISTA COTTA PER I PIEDI, L’ALTRA SADOMASO 4. DUE STORIE: UN GIORNALISTA SPORTIVO, FRESCO DI DIVORZIO, CHE SI FA CHIAMARE TATIANA. AMA INDOSSARE UN CASCHETTO ARANCIONE E UN ABITINO NERO DI PIZZO SUCCINTO 5. E POI C'È MARUSKA (IN ARTE), DIRIGENTE DI EQUITALIA. PESA PIÙ DI 100 KG E INFORCA PARRUCCA BIONDA E VESTITINO IN LATEX. IN UFFICIO NON GLI HANNO MAI FATTO PROBLEMI

Alberto Dandolo per Dagospia

VIDEO DELLE SERATE AL NAUTILUS

http://www.youtube.com/watch?v=hv8dNN1fmMY

http://www.youtube.com/watch?v=RkCDv2DH18M

http://www.youtube.com/watch?v=omB4OaqvVLc

 

Milano si veste? No. Milano si sveste? Macchè! Milano si TRA-VESTE. Questo è un Cafonal complesso. Ci siamo imbattuti in un universo a noi non noto. Un mondo che ci racconta l'enorme differenza che esiste tra la "diversità di genere" e "l'inclinazione sessuale". Ci spieghiamo meglio. Esistono gli eterosessuali, i bisessuali, i gay, le lesbiche e le trans.

Questo è pacifico. Ma esiste anche un "sesto ( o forse settimo) elemento", un altro genere: il TRAV, il "travestito". Nulla a che vedere con le drag queen. Colui che si "traveste" è , nella maggior parte dei casi, un uomo eterosessuale a tutti gli effetti. Ama la patonza ma si sente di "genere femminile". Quindi esprime la parte più vera di se quando si trasforma, esteticamente, in una donna. Quando mette una maschera femminile. Pur amando le donne e conservando la sua natura sessuale maschile. Insomma ci sono uomini che sessualmente sono eterosessuali ma che percepiscono il loro genere come femminile. Lungi da noi spiegazioni scientifiche.

Queste le lasciamo alla chioma bianca del Prof. Bossi. Noi vogliamo solo cogliere il gioco, a volte tragicomico a volte surreale, che sottende delle scelte o delle condizioni. Il "grottesco" che si cela dietro una parrucca bionda indossata dal camionista di turno. In realtà il fenomeno del "travestitismo" è un fenomeno come è noto assai antico. Non era un tabù nei tra gli antichi romani nè tra i libertini greci. Persino nella città più tollerante d'Italia, Napoli la figura del travestito, del "femmeniello", è una figura letteraria, storica. A Napoli, ancora oggi, i travestiti sono socialmente accettati. Fanno lavori normali.

Tipo impiegati alle poste. Napoli che è un porto "materno": ha sempre accettato i suoi figli. Con o senza i tacchi a spillo in un piede taglia 45! Ma Milano ha bisogno della notte, del silenzio e del buio per mostrarsi. Simbolo di questa Milano che si riappropria del suo "genere" è un unico locale. Il Nautilus, via Mondovì 7. A due passi da piazza Udine e a pochi km da Milano 2, simbolo del potere immobiliare (che fu) del Pompetta.

Il Nautilus esiste dagli anni '80. E ha passato svariate traversie. Fu inaugurato dalla pornostar Jessica Rizzo. Quella che copulava col marito e svariati altri spacciandosi per la "ninfomane della porta accanto". Lei pensò a questo posto come a un "sottomarino del piacere". Per camerieri aveva dei maschietti palestrati vestiti da marinai. E l'ingresso del locale ondeggiava ( tipo giostra) per far percepire il movimento di onde immaginarie. Ma poi i tacchi delle signore ( e dei signori!) si schiantavano puntualmente sulla moquet della sala d'attesa e la Rizzo preferì bloccare l'effetto "nave in tempesta".

Sto locale ha riacquistato una sua identità da due anni. Grazie ad un manager della notte con le palle. Uno che ha esperienza. Si chiama Luca Stucchi e di questo spazio, che è un club, ne è Presidente.

Questo è l'unico luogo a Milano in cui la libertà è la parola chiave. Possono entrare trans, trav, etero, bisex, gay e lesbiche. Non si ammettono però mignotte di professioniste nè pusher. Il Nautilus è a 100 mt da una caserma dei carabinieri. E' super sicuro. I militari lo sorvegliano e a volte, pare, lo vivono attivamente.

E' un posto elegante. Curato nei dettagli. E' la ricostruzione fedele di una nave. Tipo una della Costa Crociere. Manca solo il capitano Schettino, la sua amante dell'Est e la sua biografa Vittoriana "Quanto sono Figa" Abate. Per il resto è una nave (finta) a tutti gli effetti. Ci sono gli oblò, le scialuppe di salvataggio, la cabina di comando. Il tutto condito da dark room e "cabine del sesso" che ricordano dei camerini vecchia Hollywood anni '50. Un dettaglio strano: le lenzuola delle stanze del piacere e dei fugaci accoppiamenti ricordano quelle dei letti della nonna: sono tutte a quadri, verdi e bianchi.

Qui sono 3 le notti che contano: quella del giovedì e della domenica che è la serata trav-trans-singoli e coppie. Qua vengono un sacco di coppie etero. Solo che il marito viene travestito da donna assieme alla moglie in abiti "borghesi". Poi c'é il venerdì che è la serata bisex. In sta serata le coppie abbondano. Solo che lui spesso si "accoppia" con lui e lei con lei. Il sabato invece ci sono gli etero ( per mancanza di prove).

Poi ci sono le due serate top. Vengono fatte ciascuna una volta al mese. Sono le serate sadomaso. Una è la serata feticista. Qui si assiste nella maggior parte delle volte all'adorazione dei piedi. E' tutto un leccare, toccare e sfiorare piedi. Questa serata è amatissima dalle lesbiche. Adorano farsi "contemplare" i piedini anche da direttori di banca travestiti da Loretta Goggi o da transessuali scampati alla strada.

E poi c'è la serata BDSM ( tipo bondage sadomaso). Questa è potente. Vengono dimostrate e vissute pratiche estreme. Sempre però sotto il controllo di bravi professionisti.
In sto posto arriva di tutto: studenti, giornalisti, impiegati, professori universitari, politici e forze dell'ordine e tantissimi camionisti.

Noi abbiamo incrociato due storie. La prima è quella di un giornalista di un noto quotidiano sportivo. Si fa chiamare di notte Tatiana, detta Tati. Ha una parrucca a caschetto arancione e un abitino nero di pizzo succinto. Dice che è etero e che si è lasciato con sua moglie da due mesi. E'stato sposato 8 anni. Di notte ama "ESIBIRSI" e per questo si traveste. Lo fa solo nei fine settimana. Durante i giorni feriali fa il caporedattore (ed è pure uno noto!). Poi la domenica mattina, sempre travestito, va in tutti i bar del centro con autoreggenti trasparenti e giaccone "inguinale". Dice che beve tutto il giorno, alternando succhi di frutta a birra. E lo fa per attirare l'attenzione.

E poi c'è Maruska ( in arte), dirigente di Equitalia. Pesa più di 100 kg e di notte indossa una parrucca bionda e un vestitino in latex di due taglie in meno. Ha lo smalto rosso indelebile alle unghie. E dice che alla Agenzia delle Entrate non gli hanno mai fatto problemi. Nnamo bene!

 

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