concetto vecchio

1977, ANNO DI SANGUE – VIVERE E MORIRE TRA ERRORE E TERRORE, LOTTA CONTINUA E "DA OGGI PRENDO LA SPRANGA", SCONTRI IN PIAZZA E OMICIDI DELLE BRIGATE ROSSE E DI GRUPPUSCOLI NEOFASCISTI CHE CON LA COMPLICITÀ DI APPARTI DELLO STATO AVREBBERO COMPIUTO STRAGI COME QUELLA DELLA STAZIONE DI BOLOGNA - IN “ALI DI PIOMBO” CONCETTO VECCHIO RIPERCORRE, CON RITMO MOZZAFIATO, UNO DEGLI ANNI PIÙ TRAGICI E FOLLI DELLA REPUBBLICA ITALIANA, DALLA MORTE DI GIORGIANA MASI E DI FRANCESCO LORUSSO FINO AL DELITTO DI CARLO CASALEGNO…

 

Estratto da “Ali di piombo” di Concetto Vecchio, Utet editore

 

CONCETTO VECCHIO - ALI DI PIOMBO

Sabato 12 marzo 1977. A Roma da settimane è prevista una manifestazione nazionale del movimento degli studenti per protestare contro la riforma Malfatti e poi contro la sentenza emessa a carico di un compagno romano, Fabrizio Panzieri, condannato il 3 marzo dai giudici di Roma a nove anni di carcere per aver concorso, il 28 febbraio 1975, nell’omicidio di Mikis Mantakas, legato al Fuan. Da Bologna partono sei pullman.

 

Li piazzano in testa al corteo. Tutti sottobraccio “Lotta continua”, che titola in prima pagina: «I carabinieri di un governo infame hanno assassinato un nostro compagno». Sul “manifesto” Rossana Rossanda scrive un duro editoriale: «Nulla giustifica che i poliziotti sparino, neppure una violenza in cui si trovino davanti. In Italia non vige la pena di morte». In 50 000 si ritrovano in piazza Esedra, di fronte alla stazione Termini, alle tre del pomeriggio.

 

movimento studentesco del 1977 a roma foto di tano damico 9

 

C’è il temporale. Corteo caotico, furente, combattivo. Tano D’Amico immortala gli autonomi. Hanno tutti i fazzoletti sul volto, qualcuno il berretto calcato fino agli occhi. Via Nazionale è off limits. Per raggiungere piazza Venezia bisogna passare da via Cavour. I parlamentari Silverio Corvisieri, Lucio Magri, Mimmo Pinto hanno trattato con la questura il percorso da seguire. Corvisieri ha orecchiato una conversazione tra due autonomi, decisi ad attaccare la sede della Dc, e lo comunica preoccupato a Paolo Brogi, dirigente di Lotta continua.

 

movimento studentesco del 1977 a roma foto di tano damico 1

 

 

In piazza del Gesù davvero si staccano gli autonomi e attaccano il palazzo della Dc, sede di un potere immobile, lanciando grappoli di molotov. C’è la volontà di vendicare la morte di Lorusso. A quel punto il corteo è fallito. Piove da matti. Gianfranco Bettin, giunto da Venezia, è in testa al corteo, e prova a ricomporlo. Niente da fare. Vaga per la città disperato. È travolto dalla violenza anche Marco Boato, che è venuto da Trento.

 

Giampiero Mughini, cronista a “Paese Sera”, lo ha intervistato a piazza Esedra e Boato ha pronosticato, sbagliando, un corteo pacifico «se non vi saranno provocazioni». Invece Roma per ore è sconvolta da sparatorie, atti di teppismo, incendi. Tentativi di assaltare “Il Popolo”. In piazza del Popolo viene dato alle fiamme il bar Rosati. Tuttavia la maggioranza dei dimostranti attacca gli autonomi: «Via via la falsa Autonomia!».

Concetto Vecchio

Sempre in piazza del Popolo scambio di pistolettate tra autonomi e polizia. L’ordine che viene impartito agli agenti è di rispondere al fuoco. Saccheggiata l’armeria di via Giulia, all’altezza di ponte Sisto. Portati via canne da pesca, racchette e fucili da caccia. Slogan: «Siamo sempre più bagnati, ma non per questo meno incazzati». Tentativo di assaltare il ministero di Grazia e Giustizia in via Arenula. Una quindicina di ragazzi mascherati col passamontagna spacca a colpi di mazza ferrata la vetrina blindata della Banca d’America e d’Italia.

 

I compagni incitano il più esagitato con un «daje de testa». Aggredita una troupe Rai, l’auto è trasformata in un rogo da una molotov. Militanti presidiano la sezione Pci Regola-Campitelli. Un autonomo passa e li insulta: «Servi della polizia». Altra armeria saccheggiata, la Conciani di largo Cairoli. Si spara sul ponte Regina Margherita. Due brigadieri dei carabinieri rimangono feriti: Giovanni Del Grosso ed Elio Centurioni.

 

12 maggio 77 la morte di giorgiana masi

Bilancio della giornata: la battaglia è durata cinque ore. Roma a sera è punteggiata da focolai d’incendi, fino a tardi s’odono echi di spari e di vetrine in frantumi. Un teatro sudamericano. Alle 22 Marco Boato è sull’autobus 64 che lo riporta alla stazione Termini. Sconvolto, bagnato fradicio, deluso. Ha vagato per ore, senza bussola, allibito da quello che ha visto e desideroso solo di tornare a Trento. L’autobus viene fermato, tutti gli occupanti vengono fatti scendere, messi con le braccia alzate, perquisiti per un’ora, come nelle dittature militari. Alla fine del controllo è rilasciato e può prendere il treno della notte.

Giuseppe Memeo punta una pistola contro la polizia a Milano, in via De Amicis, 14 maggio 1977 - foto simbolo degli anni di piombo

La fine della cronaca sul “manifesto” di Gianni Riotta e Giorgio Casadio fotografa lo straniamento di quella sera: «Mentre andiamo in macchina, verso le otto e mezza, spezzoni del corteo, disorientati, stanno ancora girando per le strade. Candelotti in piazza del Popolo, e, oltre il Tevere, all’altezza del ponte Margherita. Altre migliaia di compagni stanno defluendo, in maniera disorganizzata. Qua e là si sentono le sirene della polizia e dei carabinieri, i colpi dei candelotti, gli echi e le fumate di scontri sparsi. La polizia riprende le sue vendette».

 

Il 12 marzo è un sabato cupo anche a Bologna. Ci si sveglia con un senso di dolorosa incredulità. La guerriglia del giorno prima è durata dieci ore. Tredici gli arrestati, decine di feriti, tra cui un carabiniere colpito da un proiettile al bacino nei pressi della stazione. Il “Resto del Carlino” ha fatto questo titolo a sei colonne: «Il centro di Bologna devastato dagli ultrà per uno studente ucciso in uno scontro con i carabinieri».

 

I cingolati nelle strade di Bologna il 13 marzo 1977

Hanno individuato quelli dell’esproprio del Cantunzein: la principale responsabile, Piera Toletti, ha sessantasei anni. Gli amici più cari di Francesco, attoniti, hanno trascorso la sera a casa dei Lorusso. L’avvocato Mario Giulio Leone ha gironzolato per tutta la notte lungo la città in fiamme, «mi pareva di stare dentro un quadro metafisico di De Chirico», è passato dalla questura e li ha trovati sereni, è stato al comando dei carabinieri, trovandoli afflitti, e allora ha capito che chi ha sparato è un militare.

roma scontri tra studenti e polizia 12 marzo 1977 8

 

 

 

Alle ore 9 si ritrovano in quattromila in piazza Verdi. Nessuno ha veramente dormito. Occhi pesti di pianto. Il serpentone si dirige verso piazza Maggiore, dove i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil hanno indetto una manifestazione. Folla grande. Il servizio d’ordine del Pci cerca di impedire l’ingresso ai giovani. Urla di quest’ulti mi: «Fate entrare i compagni di Francesco». Così è stato deciso all’Odeon, all’una di notte: «Vogliamo dire la nostra».

 

Lunga trattativa, alla fine gli studenti entrano, ma viene negata la parola al fratello di Francesco, Giovanni, che avrebbe dovuto fare un intervento a nome di tutto il movimento. Il discorso gliel’ha scritto Bruno Giorgini. Vito Totire, studente di Medicina, un caro amico di Francesco, va a trattare per ottenere comunque uno spazio. Gli viene concesso, a patto di ammettere che il movimento si è macchiato di episodi di violenza e intolleranza politica. Non accetta.

scontri polizia estremisti di sinitra roma 1977

 

Interviene nel dibattito anche Pierferdinando Casini, ventun anni, della segreteria nazionale del movimento giovanile Dc: «È doveroso ricordare come la morte del giovane Lorusso sia stata provocata dal clima di violenza maturato in seguito al tentativo di extraparlamentari di sinistra di impedire ancora una volta un’assemblea di Comunione e Liberazione. I gravi problemi che affliggono le giovani generazioni non possono certamente essere risolti con intimidazioni squadristiche». E Renzo Imbeni, segretario della federazione del Pci: «I confini tra queste realtà, la delinquenza comune e il mondo della droga sono praticamente inesistenti».

CARLO CASALEGNO manifestazione di autonomia operaia nel 1977roma scontri tra studenti e polizia 12 marzo 1977 4manifestazione per francesco lorusso, 16 marzo 1977omicidio di francesco lorussofrancesco lorusso lotta continua PRIMA PAGINA DEL CORRIERE DELLA SERA - 3 GIUGNO 19777 - ATTENTATO A MONTANELLI giorgiana masila morte di giorgiana masibologna, la targa per francesco lorusso

 

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...