tusk putin tajani

"ABBATTEREMO I CACCIA CHE VIOLANO IL NOSTRO SPAZIO AEREO" - AL PRESIDENTE POLACCO TUSK PRUDONO LE MANI: "VOGLIO AVERE LA CERTEZZA CHE NON SIAMO SOLI" - QUEL MERLUZZONE DI TAJANI, INVECE CHE DARE SOSTEGNO, FRENA: "NON CREDO CHE I MIG RUSSI VOGLIANO ATTACCARE LA POLONIA" - WASHINGTON ASSICURA: "DIFENDEREMO OGNI CENTIMETRO DEL TERRITORIO NATO" (VATTI A FIDARE DELLE PROMESSE DA MARINAIO DI TRUMP) - OGGI È PREVISTO L'INTERVENTO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO ALL'ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE, DOVE INCONTRERA' ZELENSKY - LA MOSSA DI PUTIN, CHE SEMBRA TENDERE LA MANO A "THE DONALD" E CHIEDE L'ESTENSIONE DEL TRATTATO "NEW START" (CHE PREVEDE UN TETTO MASSIMO DI 1550 TESTATE NUCLEARI PER USA E RUSSIA)

LA POLONIA AVVERTE MOSCA "ABBATTEREMO I CACCIA SE VIOLANO LO SPAZIO AEREO" 

Estratto dell'articolo di Paolo Mastrolilli per "la Repubblica"

 

tusk putin

"Voglio essere molto chiaro. Prenderemo la decisione di abbattere gli oggetti volanti senza discutere, quando violeranno il nostro territorio e sorvoleranno la Polonia. Non c'è spazio per il dibattito". Ha fatto molto discutere questa dichiarazione rilasciata ieri dal premier polacco Tusk, proprio mentre il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riuniva per denunciare le recenti incursioni dei caccia di Mosca nello spazio aereo dell'Estonia.

 

Ma nonostante alcuni distinguo, come quello dell'Italia, l'alleanza occidentale si è mostrata abbastanza compatta nell'avvertire Putin che le sue provocazioni non verranno tollerate, e se si trasformassero in veri attacchi la risposta militare non sarebbe timida. Tocca a lui decidere se spingere le violazioni fino al punto di scatenare una guerra con la Nato. 

 

Tusk ha chiesto: «Voglio avere la certezza al 100% che gli alleati della Polonia considerino qualsiasi incursione allo stesso modo, in modo che se il conflitto entrasse in una fase molto acuta, non saremmo soli». 

 

DONALD TUSK VLADIMIR PUTIN

Londra e Washington hanno subito risposto dando garanzie. [...] E nella prima uscita ufficiale da ambasciatore americano all'Onu, l'ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Mike Waltz, ha avvertito: «Gli Usa e gli alleati difenderanno ogni centimetro del territorio dell'Alleanza.

 

L'incidente in Estonia, e quello precedente in Polonia, crea l'impressione che la Russia o voglia un'escalation, o non abbia il controllo dei suoi caccia e droni. Entrambe le ipotesi sono preoccupanti». Quindi ha chiesto che «la Russia negozi con l'Ucraina». Oggi dovrebbe riunirsi la riunione di emergenza della Nato chiesta dall'Estonia in base all'articolo 4. Sempre oggi all'Assemblea generale parlerà Trump, che incontrerà il presidente Zelensky e i leader dell'Ue. 

 

Intervenendo al Consiglio di Sicurezza, l'Alta rappresentante della Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, ha detto che «la recente violazione dello spazio aereo estone è senza precedenti, sia per portata che per sconsideratezza. Si è trattato di una provocazione deliberata che avrebbe potuto avere conseguenze devastanti. Questo avviene dopo la violazione russa dello spazio aereo polacco e rumeno con droni». Mosca sta mettendo alla prova i confini europei, e «continuerà a provocare finché glielo permetteremo.

 

DONALD TUSK VLADIMIR PUTIN

Pertanto, le Nazioni Unite e la comunità internazionale devono condannare fermamente tali azioni. Si tratta di una violazione della Carta dell'Onu, che obbliga tutti gli Stati a rispettare la sovranità e l'integrità territoriale degli altri Paesi». Poco dopo, incontrando i giornalisti ha aggiunto: «La Russia sta anche cercando di seminare paura nelle nostre società, perché se sosteniamo l'Ucraina, la guerra si espande. Perciò dobbiamo essere molto fermi. Come ha detto il premier polacco, se gli aerei violano lo spazio aereo, ogni Paese ha il diritto di difendersi». [...]

 

Il ministro degli Esteri italiano Tajani ha frenato: «È ovvio che la Nato debba mostrare la propria capacità, ma sono assolutamente convinto che neanche da parte russa si voglia arrivare a una Terza guerra mondiale». Quindi ha risposto: «Ognuno può difendere la propria integrità nazionale, ma non credo che i Mig russi che entreranno per attaccare la Polonia». 

 

PUTIN, MOSSA SUL NUCLEARE "STOP AGLI ARMAMENTI". GLI STATI UNITI INTERESSATI 

Estratto dell'articolo di Rosalba Castelletti per "la Repubblica"

 

vladimir putin donald tusk

All'Assemblea Generale dell'Onu a New York Vladimir Putin non partecipa, a differenza di Volodymyr Zelensky che ne approfitterà anche per incontrare Donald Trump, ma prova comunque a dominare l'agenda proponendo al presidente statunitense di estendere di un anno il Trattato New Start, l'ultimo accordo sul controllo degli armamenti nucleari ancora in vigore tra Washington e Mosca, almeno fino al prossimo 5 febbraio. Una «buona idea» per il leader della Casa Bianca che in realtà avrebbe voluto stipulare un nuovo accordo sul disarmo nucleare che includesse anche la Cina e che ora «deciderà la strada da seguire». 

juncker putin trump tusk

 

L'annuncio di Putin è arrivato durante la riunione settimanale con i membri del Consiglio di Sicurezza russo. Ci ha pensato il portavoce Dmitrij Peskov a creare la giusta suspense annunciando che il presidente russo avrebbe fatto un «annuncio importante». Davanti alle telecamere Putin ha detto di voler iniziare l'incontro con una questione «di vitale e fondamentale importanza per la tutela dei nostri interessi nazionali, della sovranità russa e, senza esagerare, per la garanzia della sicurezza internazionale in generale»,

 

antonio tajani - informativa al senato su gaza - fot lapresse

vale a dire «la stabilità strategica» che «purtroppo, continua a deteriorarsi» in particolare «in seguito alle azioni distruttive dell'Occidente, ai suoi concetti dottrinali destabilizzanti e ai suoi programmi tecnico-militari volti a minare la parità globale e a raggiungere, o tentare di raggiungere, una superiorità assoluta e schiacciante». 

 

La premessa è stata la consueta minaccia: «Vorrei sottolinearlo, e nessuno dovrebbe dubitarne: la Russia è in grado di rispondere a qualsiasi minaccia esistente o emergente, non a parole, ma attraverso misure tecnico-militari». Poi la mano tesa. Per quanto «siamo fiduciosa nell'affidabilità e nell'efficacia delle nostre forze di deterrenza nazionali, allo stesso tempo non siamo interessati a un'ulteriore escalation delle tensioni o ad alimentare la corsa agli armamenti»,

vignetta volodymyr zelensky offerto a donald trump dai leader europei

 

ha detto Putin dicendosi «pronto a continuare a rispettare» il Trattato New Start per un altro anno oltre la scadenza del 5 febbraio 2026. Una misura praticabile «soltanto se gli Stati Uniti seguiranno l'esempio e non adotteranno misure che compromettano o violino l'attuale equilibrio delle capacità di deterrenza» che, a sua detta, «potrebbe contribuire in modo significativo alla creazione di un'atmosfera favorevole a un dialogo strategico sostanziale con gli Stati Uniti d'America». 

 

Il trattato, firmato nel 2010 dagli allora presidenti Barack Obama e Dmitrij Medvedev, obbliga Russia e Stati Uniti a un tetto di 1.550 testate strategiche e 800 lanciatori e bombardieri. Prevederebbe anche un meccanismo di verifica, ma Mosca ha sospeso le ispezioni due anni fa in virtù delle tensioni con l'Occidente seguite alla sua offensiva contro l'Ucraina. [...]

 

Ma per altri esperti l'offerta di Putin non sarebbe altro che un tentativo di distogliere Trump dal costruire il cosiddetto "Golden Dome", un gigantesco scudo antimissile, e di compiacere almeno il suo desiderio di "denuclearizzazione" dopo che si è detto «deluso» dalla mancanza di progressi verso la pace in Ucraina e dalle recenti incursioni russe in Polonia ed Estonia. 

 

volodymyr zelensky e donald trump alla casa bianca (in versione casamonica)

A fronte dell'apparente proposta conciliatoria, Putin del resto non avrebbe alcuna intenzione di rinunciare all'escalation militare in Ucraina, convinto com'è che nulla porterà Trump ad aumentare in modo significativo gli aiuti militari statunitensi all'Ucraina, né tanto meno a intervenire. Una convinzione che, stando a fonti vicine al Cremlino citate da Bloomberg, l'incontro del 15 agosto ad Anchorage, in Alaska, avrebbe rafforzato. [...]

EMMANUEL MACRON E VOLODYMYR ZELENSKY OSSERVANO LA COLLEZIONE DI CAPPELLI DI TRUMP

Ultimi Dagoreport

elly schlein giorgia meloni marche matteo ricci acquaroli

DAGOREPORT - SOTTO L’ALA DEL MASOCHISMO-HARD, IL PD DI ELLY AFFRONTA DOMENICA L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLE MARCHE - UN VOTO CHE VEDE IL MELONISSIMO FRANCESCO ACQUAROLI CONTRO UN BIG RIFORMISTA DEL PD, MATTEO RICCI, CHE I SONDAGGI DANNO IN SVANTAGGIO DI UNA MANCIATA DI PUNTI - MOLTO DIPENDERÀ DALL’ASTENSIONE, MALATTIA CHE HA CONTAGIATO UNA BELLA MAGGIORANZA DI ELETTORI DI CENTROSINISTRA, CHE NE HANNO PIENE LE SCATOLE DELLE ZUFFE E SCISSIONI E RIVALITÀ DA COMARI DI COLORO CHE DOVREBBERO DAR VITA A UN’ALTERNATIVA SALDA E UNITA ALL’ARMATA BRANCA-MELONI - PERDERE LE MARCHE PER LA DUCETTA SAREBBE UNO SCHIAFFO TALE CHE L'UNICA ''RICOMPENSA" SAREBBE IL CANDIDATO DI FDI ALLA REGIONE VENETO, DOVE LA LISTA DI LUCA ZAIA, CHE ALLE REGIONALI 2020 INCASSÒ IL 42% DEI VOTI, E' DIVENTATA UNA VARIABILE CHE NE' MELONI NE' SALVINI RIESCONO PIÙ A CONTROLLARE...

almasri carlo nordio alfredo mantovano matteo piantedosi

CASO ALMASRI: I MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI HANNO RACCONTATO SOLO MENZOGNE AL PARLAMENTO – NON SERVE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER CAPIRLO, BASTA LEGGERE I LORO INTERVENTI ALLA CAMERA - 5 FEBBRAIO 2025, NORDIO: ‘’IL MANDATO D'ARRESTO DELLA CORTE DELL'AJA NEI CONFRONTI DI ALMASRI ERA NULLO: È ARRIVATO IN LINGUA INGLESE SENZA ESSERE TRADOTTO E CON VARI ALLEGATI IN LINGUA ARABA, CON UNA SERIE DI CRITICITÀ CHE AVREBBERO RESO IMPOSSIBILE L'IMMEDIATA ADESIONE DEL MINISTERO ALLA RICHIESTA ARRIVATA DALLA CORTE D'APPELLO DI ROMA’’ - 7 AGOSTO 2025: IL GOVERNO INGRANA UNA CLAMOROSA MARCIA INDIETRO CHE SMENTISCE NORDIO E PIANTEDOSI, LEGITTIMANDO L'ILLICEITÀ DEI LORO ATTI: '’AGITO A DIFESA DELL'INTERESSE DELLO STATO” - DEL RESTO, SECONDO QUANTO SI LEGGE DALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE DEI GIUDICI, "APPARE VEROSIMILE CHE L'EFFETTIVA E INESPRESSA MOTIVAZIONE DEGLI ATTI E DELLE CONDOTTE TENUTE" DA NORDIO, PIANTEDOSI E MANTOVANO SIANO LEGATE ALLE "PREOCCUPAZIONI PALESATE" DAL DIRETTORE DELL'AISE CARAVELLI SU "POSSIBILI RITORSIONI PER I CITTADINI E GLI INTERESSI ITALIANI IN LIBIA" - IL VOTO DELLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DELLA CAMERA È PREVISTO PER IL 30 SETTEMBRE…

charlie kirk melissa hortman

FLASH! - MELONI E SALVINI, CHE OGGI PIANGONO COME PREFICHE PER L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, GRIDANDO ALL’’’ODIO E VIOLENZA DELLA SINISTRA’’, DOVE ERANO QUANDO IL 15 GIUGNO SCORSO LA DEPUTATA DEMOCRATICA DEL MINNESOTA, MELISSA HORTMAN, 54 ANNI, È STATA UCCISA INSIEME AL MARITO DA COLPI D’ARMA DA FUOCO, CUI SEGUÌ UNA SECONDA SPARATORIA CHE FERÌ GRAVEMENTE IL SENATORE JOHN HOFMANN E SUA MOGLIE? L’AUTORE DELLE SPARATORIE, VANCE BOELTER, ERA IN POSSESSO DI UNA LISTA DI 70 NOMI, POSSIBILI OBIETTIVI: POLITICI DEMOCRATICI, IMPRENDITORI, MEDICI DI CLINICHE PRO-ABORTO - PERCHÉ MELISSA HORTMAN NON È STATA COMMEMORATA ALLA CAMERA, COME KIRK?

beatrice venezi teatro la fenice venezia alessandro giuli gennaro sangiuliano giorgia meloni nicola colabianchi

DAGOREPORT - VENEZIA IN GONDOLA PER DARE IL BENVENUTO A BEATRICE VENEZI, NOVELLA DIRETTORE MUSICALE DEL TEATRO LA FENICE – LA NOMINA DELLA “BACCHETTA NERA” DI FRATELLI D’ITALIA, FIGLIA DI UN EX DIRIGENTE DI FORZA NUOVA, HA FATTO ESULTARE IL MINISTRO GIULI-VO (ETTECREDO, L’HA DECISA LUI!), PASSANDO PER BRUGNARO E ZAIA, FINO AL SOVRINTENDENTE DELLA FENICE, NICOLA COLABIANCHI, CHE PER PARARSI IL SEDERINO METTE IN MEZZO IL CRITICO MUSICALE DI “REPUBBLICA”, ANGELO FOLETTO – L’ASCESA DELLA BIONDA E FATALE VIOLINISTA È STATA SEMPRE BOMBARDATA DI POLEMICHE, A PARTIRE DAGLI ORCHESTRALI: “LA POLITICA NON C’ENTRA, NON SA PROPRIO DIRIGERE” -  AL CONCERTO DI CAPODANNO DEL 2024 A NIZZA, FU PRESA DI MIRA DA QUATTRO SPETTATORI AL GRIDO: “NON VOGLIAMO I FASCISTI” - QUANDO VIRGINIA RAFFAELE SCODELLÒ SUGLI SCHERMI RAI UNA STREPITOSA IMITAZIONE DELLE PRODEZZE SANREMESI E PUBBLICITARIE DI VENEZI (SPOT “TIRA FUORI IL TUO LATO BIOSCALIN”), L’ALLORA MINISTRO DELLA CULTURA SANGIULIANO PERSE LA TESTA PER LA SUA “CONSIGLIERE PER LA MUSICA”: AVREBBE ADDIRITTURA CHIESTO UN INTERVENTO DEI VERTICI RAI SUL CAPO DELLA STRUTTURA RESPONSABILE DEL PROGRAMMA DELLA RAFFAELE (FATTO CHE SCATENÒ LA “GELOSIA” INSTAGRAMMABILE DI MADAME BOCCIA AL PUNTO CHE “BEA-TROCE” LA QUERELÒ…)

mollicone colabianchi ortombina meyer lissner fuortes venezi meloni

SULLA LEGGE CHE IMPEDIVA AI SOVRINTENDENTI DEI TEATRI LIRICI DI RESTARE IN CARICA DOPO IL COMPIMENTO DEL SETTANTESIMO ANNO (POI BOCCIATA DALLA CORTE COSTITUZIONALE), L’ARMATA BRANCA-MELONI HA ORCHESTRATO UN PIROETTANTE BALLETTO DEGNO DEL MIGLIOR NUREYEV - DEFENESTRATO LISSNER DAL SAN CARLO DI NAPOLI, PER FAR USCIRE DALLA RAI CARLO FUORTES; FATTO FUORI DALLA SCALA MEYER PER FAR ARRIVARE ORTOMBINA DA VENEZIA, DOVE È STATO NOMINATO COLABIANCHI CHE, AHIMÈ, ANDAVA PER I 68. CHE FARE? COSÌ, NELL’APRILE SCORSO, FEDERICO MOLLICONE, PRODE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CULTURA DELLA CAMERA, HA FIRMATO UN EMENDAMENTO PARLAMENTARE STABILENDO CHE…