burundi -image-a-2_1431514263872

BURUNDI CAOS – UNA POLIZIOTTA APRE IL FUOCO SU UN MANIFESTANTE. LA FOLLA INFEROCITA LA ASSALE E INIZIA IL LINCIAGGIO. POCO PRIMA DELLA PRIMA COLTELLATA I COLLEGHI RIESCONO A INTERVENIRE E SALVARLA – VIDEO

proteste bujumbura9proteste bujumbura9

1. POLIZIOTTA SPARA AD UN MANIFESTANTE IN BURUNDI. LA FOLLA TENTA DI LINCIARLA

Da http://www.dailymail.co.uk/

 

Un filmato ha catturato il momento in cui una poliziotta apre il fuoco su un dimostrante anti-governativo in Burundi, causando la rivolta della folla che la assale con pietre e coltelli.

 

proteste bujumbura8proteste bujumbura8

È successo a Bujumbura, capitale del Burundi, dove sono in corso scontri tra la polizia e decine di dimostranti che protestano contro la terza rielezione del presidente Pierre Nkurunziza, ritenuta illegale dai trattati internazionali.

 

Il filmato mostra la poliziotta, in evidente stato di agitazione, mentre si avvicina con i colleghi ai manifestanti accalcati contro un muro. Pochi attimi dopo scoppia una colluttazione tra un agente e un uomo che porta la donna ad aprire il fuoco con il suo AK-47 e uccidere il manifestante a 3 metri di distanza.

 

Ecco la sequenza:

 

 

Dopo aver sparato, la donna viene afferrata dalla folla, che la prende a calci e pugni trascinandola per la strade di Bujumbura. Le immagini mostrano come la poliziotta cerchi di salvarsi la vita, sottraendosi alle pietre e ai coltelli dei manifestanti. Alla fine alcuni poliziotti riescono a mettersi tra lei e la folla, permettendole di scappare con solo qualche graffio. Non è chiaro perché la donna abbia sparato e non ci sono informazioni sul suo stato di salute.

 

La donna riesce a salvarsi:

 

 

Almeno un manifestante è rimasto ucciso durante gli scontri di ieri in Burundi, mentre altre due persone sarebbero morte durante la notte per lo scoppio di una granata. Il numero delle vittime tra i manifestanti anti-governativi sale a 20 nelle ultime due settimane, mentre gli altri leader africani si sono riuniti oggi in Tanzania per parlare della crisi in corso in Burundi.

proteste bujumbura6proteste bujumbura6

 

Questa mattina i vertici militari del Burundi hanno annunciato di aver ripreso il controllo sul paese, dicendo anche di aver deposto il presidente Nkurunziza. Queste affermazioni sono state poi smentite dall’ufficio di presidenza, che tramite un tweet ha detto di aver sventato un tentativo di golpe.

proteste bujumbura7proteste bujumbura7

 

Gli attivisti scesi in piazza sostengono che la terza rielezione di Nkurunziza violi il limite di 2 mandati, previsto dalla costituzione e dai trattati di pace firmati al termine della guerra civile nel 2005.

 

proteste bujumbura5proteste bujumbura5

Le violenze sono scoppiate una settimana fa, quando i dimostranti hanno bruciato vivo un uomo, ritenuto membro dell’Imbonerakure, la milizia del partito di maggioranza CNDD-FDD da cui gli oppositori dicono di essere stati aggrediti la settimana scorsa.

 

Da parte sua, il governo ha negato che l’Imbonerakure abbia attaccato i dissidenti, e ha gravemente condannato l’uccisione promettendo “misure severe” perché non riaccada nulla di simile in futuro.

 

Più di 50 mila persone si sono rifugiate negli stati vicini dall’inizio della protesta. L’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha detto che la crisi si sta avviando verso lo scenario peggiore, quello che potrebbe vedere emigrare 300 mila persone, alcune in altre zone del Burundi e altre all’estero. Ciò porterebbe al ricollocamento del 3% della popolazione di uno degli stati più popolosi dell’Africa.

proteste bujumbura25proteste bujumbura25

 

2. MIGLIAIA IN FUGA DAL BURUNDI SULLA NAVE DELLA GRANDE GUERRA

proteste bujumbura31proteste bujumbura31

Lorenzo Simoncelli per “la stampa”

 

proteste bujumbura26proteste bujumbura26

Il Burundi è di nuovo nel caos. A nove anni dalla fine della guerra civile, migliaia di persone sono in fuga a causa dei disordini scoppiati - oltre 20 le vittime - dopo la decisione del presidente Nkurukinza di candidarsi per la terza volta alle elezioni di fine giugno, nonostante la Costituzione glielo vieti. Dei circa 50 mila che stanno scappando dal Paese, stima l’agenzia Onu per i rifugiati, 22 mila si dirigono verso la Tanzania.

Per arrivarci devono attraversare il lago Tanganica, le cui acque, ormai da un secolo, sono navigate dal Liemba («lago» in lingua locale). Non un battello qualsiasi, ma una nave da guerra di 67 metri, con tanto di bocche per i cannoni, utilizzata dal kaiser Guglielmo II durante la Prima guerra mondiale per difendere la colonia tedesca dagli attacchi di inglesi e belgi.

proteste bujumbura4proteste bujumbura4

 

Affondato due volte, rimesso in piedi su volere di Winston Churchill, da oltre mezzo secolo è l’unico mezzo di trasporto per merci e persone sul lago Tanganica. Data l’emergenza umanitaria, l’Onu ha deciso di affittarlo dalla Tanzania Railways Corporation, la società proprietaria dell’imbarcazione.

 

proteste bujumbura27proteste bujumbura27

Ogni tratta, circa tre ore di viaggio, costa 10 mila euro alle Nazioni Unite, ma permette di mettere in salvo circa 600 persone, la capienza massima della nave. «Siamo riusciti a fare già una trentina di viaggi, ma il numero di profughi continua a crescere», ha commentato Joyce Mends-Cole, il rappresentante dell’agenzia Onu per i rifugiati in Tanzania. 

Non è la prima volta che la gloriosa nave da guerra, che ha ispirato anche il film «La regina d’Africa» con Humphrey Bogart e Katherine Hepburn, si è trasformata in un barcone della speranza per i profughi burundesi. «È molto triste essere costretti a usarla nuovamente, ho riconosciuto alcune delle persone che erano scappate negli anni precedenti prima degli accordi di pace del 2006», ha affermato il rappresentante dell’agenzia Onu per i rifugiati in Tanzania.

proteste bujumbura3proteste bujumbura3proteste bujumbura30proteste bujumbura30

 

Quasi una seconda vita per una nave che da oggetto di guerra si è trasformata in un traghetto verso la speranza. Nel 1997, sempre l’Onu, l’aveva utilizzata per rimpatriare oltre 75 mila profughi scappati dalla Repubblica Democratica del Congo lacerata dalla guerra civile scoppiata dopo la caduta del dittatore Mobutu. 

proteste bujumbura28proteste bujumbura28


Segnata dagli anni, con le paratie bianche arrugginite, il tempo di andare in pensione per la vecchia Liemba, però, non sembra ancora essere arrivato. Nella capitale Bujumbura, infatti, una parte dell’esercito, con un colpo di Stato, ha preso il potere del Paese, proprio mentre il presidente, che con un comunicato ha negato di essere stato deposto, si trovava in Tanzania in una riunione straordinaria con i capi di Stato dell’Africa Orientale per cercare di risolvere la situazione per vie diplomatiche.

proteste bujumbura29proteste bujumbura29

 

Gli accessi al Paese sono stati chiusi e la situazione è «molto fluida», ha dichiarato il portavoce del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Da qui a fine giugno, quando si dovrebbe votare, l’instabilità politica rimarrà alta e migliaia di persone continueranno a lasciare il Paese.

 

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…