francesco spano alessandro giuli

UN MINISTRO GIULI-VO – REVOCATO L’INCARICO DI CAPO DI GABINETTO A FRANCESCO GILIOLI, SOSPETTATO DI AVER PASSATO NOTIZIE A “REPORT” MA ANCHE DI LASSISMO SUL CASO BOCCIA-SANGIULIANO (ERA A CONOSCENZA DELLA STORIA ALMENO DA LUGLIO, BEN PRIMA DI BLOCCARNE LA NOMINA A CONSIGLIERA), ALESSANDRO GIULI VORREBBE NOMINARE FRANCESCO SPANO, GIÀ SEGRETARIO GENERALE DEL MAXXI – L’IPOTESI FA INCAZZARE I PROVITA & FAMIGLIA VISTO CHE NEL 2016 SPANO SI DIMISE DA DIRETTORE DELL’UNAR (L’UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI) DOPO CHE FU DIMOSTRATO COME UNAR AVESSE FINANZIATO ANCHE UN’ASSOCIAZIONE LGBT COINVOLTA IN CASI DI SESSO A PAGAMENTO…

Estratto dell’articolo di Leonardo Bison per il “Fatto quotidiano”

 

VIGNETTA SU ALESSANDRO GIULI - INFOSFERA EBBASTA

Alessandro Giuli ha deciso d’improvviso: è saltato il capo di gabinetto dell’ex ministro Sangiuliano, ed è saltato a mezzo stampa, con un comunicato che lascia poco spazio a dubbi. “Essendo venuto a mancare il rapporto fiduciario, il ministro ha revocato l’incarico di Capo di Gabinetto a Francesco Gilioli”.

 

Fulmine a ciel sereno, alle 20 di venerdì, ben diverso dal siluramento della capo segreteria Narda Frisoni, avvenuto il 1° ottobre senza fanfare, o del segretario particolare di Sangiuliano, Antonio Di Maio. Ma il possibile sostituto già vacilla, con il ministro Giuli che incassa inedite critiche da destra e una petizione che raccoglie oltre 10 mila firme in poche ore.

 

alessandro giuli al senato 2 - FOTO LAPRESSE

Che Gilioli fosse traballante – come buona parte dei collaboratori diretti di Sangiuliano – era noto, ma l’avvicendamento era previsto per la fine dell’anno. Gilioli infatti ha scritto, insieme a pochi collaboratori, la riforma del ministero entrata in vigore quest’anno: molto burocratica, poco culturale, allunga la catena di comando con 4 capi dipartimento rimettendo in gioco tutte le nomine dirigenziali.

 

FRANCESCO GILIOLI

Il ministero da settimane va a rilento in attesa delle nuove nomine, con decine di ruoli dirigenziali affidati ad interim (anche direzioni di musei come Gallerie dell’Accademia e Bargello), ed ecco perché Giuli sembrava deciso ad attendere qualche mese. A portare la “fine della fiducia” improvvisa, secondo diverse fonti, sarebbe stato l’aver scoperto che Gilioli avrebbe contribuito a passare a giornalisti di Report informazioni sul ministero.

 

Ma su Gilioli, lunga carriera negli uffici parlamentari, vicino al sottosegretario Fazzolari ma non organico a FdI, pesa anche il ruolo che potrebbe aver giocato nel caso Boccia – il capo di gabinetto era a conoscenza della storia almeno da luglio, ben prima di bloccarne la nomina a consigliera –, oggi all’attenzione della magistratura.

alessandro giuli al senato - foto lapresse

 

La rivoluzione al gabinetto del MiC non sarà indolore: il ruolo pare destinato a Francesco Spano, già segretario generale del Maxxi, rinnovato da Giuli nel 2022, e portato dal neoministro al gabinetto come vice. Spano non è un uomo d’area, tutt’altro: già capo segreteria di Giuliano Amato, divenuto segretario generale del Maxxi con Giovanna Melandri la prima volta nel 2013 (sollevando le critiche da FdI per la “nomina politica”), poi passato alla direzione dell’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni, nel 2016.

Francesco Spano

 

E da qui dimessosi dopo un’inchiesta giornalistica che dimostrò come Unar avesse finanziato anche un’associazione LGBT coinvolta in casi di sesso a pagamento. Da lì ritornato al Maxxi (istituto caro alla politica da ben prima del governo Meloni), sempre come segretario generale con Melandri al comando. E capace di entrare nelle grazie del neo-ministro Giuli.

 

Ai tempi dello scandalo Unar, l’attuale premier Giorgia Meloni tuonava “non un euro in più delle tasse degli italiani deve essere buttato per pagargli lo stipendio”. Da allora sono stati parecchi gli euro spesi, nonostante le dimissioni da Unar (il Maxxi vive di finanziamenti pubblici), gli ultimi due anni grazie a un rinnovo del fedelissimo di Meloni.

FRANCESCO GILIOLI

 

La rete antiabortista ProVita&Famiglia, appena uscita la notizia dell’incarico, ha immediatamente lanciato una petizione, definendo “intollerabile” che un ministro di Fratelli d'Italia “promuova un personaggio come Spano”. Nomina che secondo l’associazione sarebbe “molto più grave e imbarazzante politicamente del caso Boccia” perché “contraddice i principi su cui si basa l’attuale maggioranza” e “tradisce i valori della famiglia e dell’integrità morale che il governo aveva promesso di difendere”.  […]

FRANCESCO SPANO E GIOVANNA MELANDRIFRANCESCO SPANO

 

 

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…