ARIDATECE GHEDDAFI! - IL CAOS LIBIA DIVENTA BARZELLETTA: ARRESTATO IL PRIMO MINISTRO ALI ZEIDAN SU MANDATO DEL DIPARTIMENTO ANTICRIMINE

Da "Corriere.it"

Il primo ministro libico Ali Zeidan è stato rapito all'alba da uomini armati. «Il capo del governo di transizione è stato portato in una destinazione sconosciuta per ragioni sconosciute» da un gruppo di ex ribelli, ha annunciato il governo in una breve dichiarazione sul suo sito Internet, confermando le anticipazioni di due tv satellitari arabe, Sky News Arabia e Al Arabiya.

Poche ore dopo, gli ex ribelli della «Camera dei rivoluzionari di Libia» hanno definito un «arresto» il rapimento del premier . «Il suo arresto giunge dopo una dichiarazione di John Kerry sulla cattura di Abu Anas Al Libi, dopo aver detto che il governo libico era al corrente dell'operazione», ha detto un portavoce del gruppo riferendosi al Segretario Stato americano.

RIUNIONE D'URGENZA - La notizia era stata confermata anche dall'inviato della Cnn a Tripoli, che mercoledì sera, poche ore prima del sequestro, ha incontrato Zeidan nello stesso albergo di Tripoli in cui è stato prelevato, il Corinthia : «Stava bene e non sembrava preoccupato», ha raccontato. 
Il governo ha reso noto che il consiglio dei ministri tiene una riunione d'urgenza. «Il governo e il Congresso generale nazionale (il Parlamento, ndr) affronteranno questa situazione», aggiunge la nota, che «invita i cittadini alla calma».

LA DINAMICA -Le circostanze del rapimento non sono ancora chiare: una guardia della sicurezza dell'albergo lo descrive come un «arresto», un'altra parla di militanti. Una foto di Zeidan al momento del rapimento è stata diffusa dai rapitori e riportata da Al Arabiya. L'immagine mostra il premier con una camicia marrone semiaperta e un'espressione accigliata, tenuto sotto braccio da due persone in borghese

LA CATTURA DI AL LIBI - Sempre secondo la Cnn, vi sono elementi che indicano che «altri membri importanti del governo siano stati rapiti». Nel fine settimana, un raid delle truppe speciali americane a Tripoli ha portato all'arresto di Al Libi, un capo di Al Qaeda: il rapimento di Zeidan potrebbe essere una rappresaglia, una pista suggerita anche dal ministro della Giustizia libico. 
Il governo «sospetta» due gruppi di ex ribelli, la «Camera dei rivoluzionari di Libia» e la «Brigata di lotta contro il crimine», che dipendono in teoria dal ministero della Difesa e dell'Interno, di essere dietro il rapimento.

IN ITALIA - In corso presso lo Stato Maggiore della Difesa, una riunione tra il ministro della Difesa, Mario Mauro, e i vertici militari per «monitorare la situazione libica in raccordo con la presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero degli Affari esteri». Lo rende noto il ministero della Difesa.

LIBIA:LANA, ARRESTO ZEIDAN DA DIPARTIMENTO ANTICRIMINE
(ANSA) - Il portavoce del Dipartimento anti-crimine, sezione del ministero dell'Interno, Abdel Hakim Albulazi, ha confermato che il premier Ali Zeidan è "in custodia per un mandato di arresto emesso dal Dipartimento". Albulazi ha detto all'agenzia ufficiale Lana che Zeidan è "in buona salute e che viene trattato bene come qualsiasi cittadino libico".

LIBIA: CHI SONO RIBELLI CHE HANNO RAPITO PREMIER
(ANSA) - La Camera dei rivoluzionari di Libia, che ha rivendicato il rapimento di Ali Zeidan, è solo uno dei tanti gruppi di ribelli che, dopo la fine vittoriosa della guerra che ha causato la caduta di Muammar Gheddafi e del suo regime, non ha deposto le armi, di fatto imponendo il suo controllo su vaste porzioni del territorio.

Così come ha fatto la Brigata di lotta contro il crimine, la Camera dei rivoluzionari ha allacciato dei rapporti ufficiali soprattutto con il Ministero dell'Interno (ma anche con quello della Difesa) per esercitare, in sua vece, compiti di polizia e di controllo delle frontiere, soprattutto nel sud del Paese dove la presenza dell'esercito di Tripoli è al momento solo simbolica. In sostanza, il governo di Tripoli ha deciso di ''neutralizzare'' il potenziale eversivo che tali gruppi portano in loro, ingaggiandoli ufficialmente, con tanto di salari mensili. E quando gli stipendi non arrivano con puntualità i miliziani sono pronti a schierarsi, in armi, contro i palazzi del Potere (è accaduto anche pochi mesi fa, con un lungo assedio al ministero dell'Interno) sino a quando non ottengono il dovuto.

 

LARRESTO DI ALI ZEIDAN ALI ZEIDAN ALI ZEIDAN ALI ZEIDAN ALI ZEIDAN

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO