ARRIVA LA RIFORMINA PER NON FAR INCAZZARE I GIUDICI - CAMBIA (POCO) LA LEGGE SULLA RESPONSABILITÀ DEI MAGISTRATI: CADE IL FILTRO DI AMMISSIBILITÀ, MA NON CI SONO GLI EMENDAMENTI DI PD E LEGA

Andrea Orlando Andrea Orlando

Liana Milella per “la Repubblica

 

Ecco la legge Orlando sulla responsabilità civile dei giudici. Non c’è quella “diretta”, che pure la Camera aveva votato dando il suo sì al ben noto emendamento Pini. E non c’è neppure alcuna limitazione per il giudice all’interpretazione della legge, senza alcun vincolo anche rispetto alle sentenze delle sezioni unite della Cassazione, come avrebbe voluto il Pd Buemi. Ma sarà più facile agire contro le toghe, anche onorarie, perché cade il filtro di ammissibilità finora esercitato dai tribunali e previsto dalla Vassalli dell’88.

 

Se lo Stato perde la causa potrà rivalersi sul giudice nella misura della «metà», e non più di «un terzo » della somma. Sullo stipendio la cessione non sarà più del «quinto», ma di «un terzo». Si amplia il concetto di «danno» per il quale un cittadino può chiedere allo Stato di rivalersi «per aver subito un danno ingiusto per diniego di giustizia, ovvero per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario, posto in essere da un magistrato, anche onorario, con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue funzioni».

GIANLUCA PINIGIANLUCA PINI

 

Il presidente dell’Anm Rodolfo Maria Sabelli, che pure in linea di principio non è contrario al “tagliando” della Vassalli, sulla completa soppressione del filtro esprime le prime preoccupazioni: «Cancellarlo del tutto, senza prevedere una clausola di salvaguardia da azioni strumentali, rischia di provocare una proliferazione delle azioni civili, anche di quelle manifestamente infondate». Quanto al danno si riserva di studiare a fondo le modifiche prima di esprimersi.

 

Come prevedeva il cronoprogramma della giustizia, via Arenula lavora per mettere online (www.giustizia.it) i testi della responsabilità civile e dell’anti- corruzione (falso in bilancio, auto-riciclaggio), dopo l’uscita del pacchetto sul civile. Repubblica anticipa l’attesa riforma della responsabilità, richiesta dalla destra che avrebbe voluto quella diretta, tant’è che ha approfittato dell’emendamento Pini che la ributtava in campo dopo l’insuccesso della primavera 2011, ma sollecitata pure dal Pd, tant’è che alla Camera da tempo esiste il ddl Leva.

Rodolfo SabelliRodolfo Sabelli

 

La legge Orlando si articola in cinque articoli che riscrivono i punti chiave della Vassalli, e con cui il governo, forse già oggi, potrebbe chiedere alla commissione Giustizia del Senato, che sta andando avanti sul ddl Buemi, di fermarsi fino a settembre.

 

IL CONCETTO DI DANNO.

Il testo di Orlando parla di un cittadino che «può agire contro lo Stato per ottenere il risarcimento del danno». Cade il passaggio della Vassalli sui «danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale ».

 

IL TRAVISAMENTO DEL FATTO.

toghetoghe

Stabilito che «non può dare luogo a responsabilità l’attività di interpretazione di norme di diritto, né quella di valutazione del fatto e delle prove», tuttavia «costituisce colpa grave la violazione manifesta della legge e del diritto della Ue, ovvero il travisamento del fatto e delle prove». Dopo le condanne d’oltralpe, il diritto europeo fa il suo ingresso nella legge sulla responsabilità. Per valutare la violazione si dovrà tener conto «del grado di chiarezza e precisione delle norme violate, dell’inescusabilità e della gravità dell’inosservanza».

 

I GIUDICI POPOLARI.

Anche loro rischiano l’azione civile. Sicuramente si discuterà della frase che li riguarda: «I cittadini estranei alla magistratura che concorrono a formare o formano organi giudiziari collegiali rispondono in caso di dolo o colpa grave per travisamento del fatto e delle prove». Un concetto di colpa nuovo che non figurava in questi termini nella Vassalli.

 

NON È RETROATTIVA.

CASSAZIONECASSAZIONE

La legge riguarderà solo gli illeciti «posti in essere dal magistrato successivamente all’entrata in vigore ».

 

VIA IL FILTRO.

È cassato del tutto l’articolo 5 della Vassalli sull’ammissibilità della domanda che, con l’intervento del tribunale, stoppava i ricorsi «manifestamente infondati». Troppi quelli bloccati, al punto che adesso vengono stretti i cordoni della giustizia sui giudici.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…