SCHERZA COI SANTI, MA LASCIA STARE I MULLAH - ARTISTI, VIGNETTISTI E COMICI FANNO A GARA A DISSACRARE CRISTO, LA CROCE, IL PAPA E LA RELIGIONE CATTOLICA - CE NE FOSSE UNO IN GRADO DI FARE ALTRETTANTO CON L’ISLAM! - TUTTI APPLAUDONO SE ULRICH SEIDL “STUPISCE I BORGHESI” ALLA MOSTRA DEL CINEMA CON IL CROCIFISSO-DILDO MA SE SI IRONIZZA SU MAOMETTO, VENGONO GIU’ I CONSOLATI….

Maurizio Caverzan per "il Giornale"

Noi, invece, ci abbiamo fatto il callo. E non è detto che sia un bene.
Però è così, ci siamo abituati. D'accordo, un po' di scandalo. Qualche reprimenda. Pensosi interventi contro gli eccessi dell'arte blasfema e le fantasiose profanazioni dell'iconografia cristiana. Al massimo l'invettiva di qualche prelato. Nell'Occidente evoluto siamo grazie a Dio lontanissimi dalle rappresaglie letali di Bengasi per un film quanto si voglia offensivo del profeta Maometto. Tolleranti e democratici, siamo: forse troppo.

Per dire, la popstar da alcuni decenni più famosa nel mondo si chiama Madonna e nei suoi concerti è solita issarsi su una croce - non di legno ma di cristalli Swaroski - con tanto di corona di spine. Tuttavia, se le gerarchie stigmatizzano la performance, come quando fu inscenata a Roma nel 2006, allora scattano le accuse di censura e oscurantismo.

Qualche giorno fa la Mostra del Cinema di Venezia ha ospitato in concorso Paradise: Faith, un film nel quale la protagonista, una fanatica cattolica, arriva a masturbarsi con un crocifisso. Proteste? Un avvocato ha sporto denuncia per vilipendio alla procura di Venezia e uno sparuto gruppetto di ultrà cattolici ha manifestato al Lido.

In compenso, l'austriaco Ulrich Seidl si è portato a casa il premio per la miglior regia. Ai giornalisti il regista ha detto che il suo film «non è blasfemo, però mi piace scioccare». Ecco il trucco. La maggioranza delle opere sono costruite per «stupire i borghesi». Tranelli perfetti con l'alibi dell'arte contemporanea. I titoli di giornale fanno da volano pubblicitario e, in assenza di una legislazione che delimiti i confini tra arte e pura offesa, non c'è di meglio che suscitare le proteste delle gerarchie e dei cattolici più impulsivi per ottenerne un'indiretta visibilità.

Qualche mese addietro le polemiche s'infiammarono sull'opera teatrale di Romeo Castellucci Sul concetto di volto nel Figlio di Dio. Il Salvator mundi di Antonello da Messina incombente sul palcoscenico veniva imbrattato di escrementi dal figlio che accudiva il padre senza riuscire a fermarne il flusso di liquami. Poteva non destare scalpore una siffatta pièce? Gruppi tradizionalisti protestarono davanti ai teatri. Ma autori come Luca Doninelli e Antonio Socci l'hanno avvicinata al teatro di Giovanni Testori.

Eppure Castellucci ha parlato di una «fatwa cristiana su di me». Nientemeno. Tornando al cinema, sempre alla Mostra di Venezia, era il 1988, destò scalpore L'ultima tentazione di Cristo che Martin Scorsese aveva tratto da un romanzo greco. Gesù disertava la sua missione, sposava prima Maria Maddalena poi la sorella di Lazzaro e aveva come alleato Giuda. Tutto finì in un fuoco di paglia. Anche il film che ebbe scarso successo. Dello stesso periodo è Piss Christ, opera del fotografo Andres Serrano che ritraeva un crocifisso di plastica immerso in un bicchiere di vetro contenente l'urina dell'autore.

In anni più recenti sono soprattutto scultori e pittori a esercitarsi nello sberleffo della simbologia cristiana. Accese polemiche suscitò, per esempio, La rana crocifissa (con un boccale di birra e un uovo nelle mani) di Martin Kippenberger quando - estate 2008 - fu esposta dal nuovissimo Museion di Bolzano. Non valsero gli interventi di alcuni vescovi che sottolinearono «l'offesa ai sentimenti religiosi» a far rimuovere l'opera.

Anni fa Alfred Hrdlicka, un altro artista austriaco (un'ossessione da quelle parti?), aveva ritratto l'Ultima cena come «un'orgia omosessuale» con scene esplicite. Ma quando nel 2008 L'Ultima cena di Leonardo restaurata da Pier Paolo Pasolini, questo il titolo, fu esposta nella retrospettiva del Museo della Cattedrale di Vienna, le proteste dei visitatori - chi l'avrebbe detto? - sorpresero i curatori della mostra.

Nel 2010 altra bufera per La Madonna del terzo Reich del pittore Giuseppe Veneziano esposta a Pietrasanta: anziché un Gesù Bambino, Maria teneva in braccio Hitler. Stupore e incredulità dei curatori anche allora. Nel 2007 rimase invece a scandalizzare la comunità cristiana locale il quadro esposto in un museo di Sidney intitolato Bearded Orientals: Making the Empire Cross e raffigurante Bin Laden. L'immagine dell'ex terrorista si fondeva con quella di Cristo.

 

 

IL FILM SU MAOMETTO INNOCENCE OF MUSLIMS PAPA RATZINGER OCCHIALUTOIL FILM SU MAOMETTO INNOCENCE OF MUSLIMS PARADIES - VENEZIA 2012Serrano Andres Piss Christ madonnina rana crocifissa

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...