AVVISATE BAZOLI CHE NELLA SUA MITTEL ADVISORY BORGHESI PROPONE L'INGRESSO IN CDA DEL MAGO GALBUSERA, INDAGATO PER CORRUZIONE NELL'INCHIESTA SU FINMECCANICA

Andrea Giacobino per il suo blog - http://andreagiacobino.wordpress.com/2013/11/18/730/ - respond

"Io mi riconosco perfettamente nella necessità di assicurare l'indipendenza della banca dalla politica": più chiaro di così Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, non poteva essere lo scorso 15 ottobre. Si sa: il professore bresciano ci tiene a rimarcare la sua lontananza quasi siderale dai palazzi romani. Anche con ciò sentendosi l'erede spirituale di Enrico Cuccia.

Chissà cosa penserebbe oggi Bazoli di quanto era andato in scena, probabilmente a sua insaputa, ventiquattr'ore prima in via Orefici 2, a Milan. Lì c'è la sede di Mittel Advisory, società di consulenza aziendale controllata dalla Mittel, finanziaria bresciana quotata, azionista di Rcs, già presieduta da Bazoli e di cui vicepresidente è Romain Zaleski, finanziere franco-polacco vicinissimo al numero uno di Ca' de Sass. Mittel è da sempre nell'orbita di Bazoli ed è stato il professore bresciano a scegliere il nuovo amministratore delegato: Arnaldo Borghesi, già uomo dei numeri di Carlo De Benedetti.

Ebbene, Borghesi è presidente di Mittel Advisory. E lo scorso 14 ottobre propone in assemblea l'entrata nel consiglio d'amministrazione di Anselmo Galbusera. Chi è costui? I giornali se ne occuparono nel 2011 e poi, di nuovo, il suo nome è riapparso un paio di giorni fa quando si è appreso che è indagato per corruzione a Roma assieme al faccendiere Luigi Bisignani, a Lorenzo Borgogni (già gran regista delle relazioni istituzionali di Finmeccanica) e Antonio Ragusa, ex ufficiale dei servizi segreti.

L'indagine su Galbusera & C. è quella che riguarda la famosa "P4″ e si concentra sull'appalto da 10 milioni di euro che la Italgo di Galbusera in associazione con la Selex del gruppo Finmeccanica ottenne, grazie ai buoni uffici di Ragusa, dalla Presidenza del Consiglio all'epoca di Silvio Berlusconi per l'informatizzazione di Palazzo Chigi. Galbusera, secondo la ricostruzione dei pm romani coordinati da Paolo Ielo, era infatti buon amico di Bisignani che lo introdusse nella holding di Piazza Montegrappa.

L'Italgo oggi non c'è più. Il ciclone giudiziario P4 del 2011 l'ha costretta alla liquidazione. Fine ingloriosa per una società di information & communication technology che nel 2010 fatturava oltre 30 milioni, che era stata presieduta addirittura dall'ex generale dei carabinieri Antonio Viesti e nel cui capitale fu presente il noto finanziere Francesco Micheli.

Ma perché Borghesi fa entrare un imprenditore in odore di P4 - perfettamente inserito nei meccanismi dei palazzi & affari romani - nel salotto di Bazoli? L'unica spiegazione è che Galbusera è stato - ed è - vicino non solo a Bisignani & C., ma anche un "bazoliano" doc come lo scomparso imprenditore bolognese Angelo Rovati.

Galbusera, infatti siede nel consiglio d'amministrazione della Vantu, holding della famiglia Rovati (oggi presieduta da Andrea, figlio di Angelo) con cui è socio al 50% in Interforgia. Non solo: Galbusera è consigliere di Mittel Real Estate sgr, società di fondi immobiliari la cui maggioranza la Mittel di Bazoli&Borghesi hanno venduto a Rovati. E ancora: Galbusera è presidente di Fashion District Retail, catena di negozi d'abbigliamento che Mittel ha sviluppato assieme alla famiglia torinese Sandretto.

Indipendenza della banca dalla politica? Bazoli dice di averla assicurata a Intesa Sanpaolo. E Mittel non è una banca. Ma la presenza così massiccia di un imprenditore in odore di P4 nel salotto bresciano è imbarazzante per il professore che crede di essere l'erede del fondatore di Mediobanca.

 

 

GIOVANNI BAZOLI E JOHN ELKANNGiovanni Bazoli Arnaldo Borghesi PIERO FASSINO ANGELO ROVATI BISIGNANIFRANCESCO MICHELI UMBERTO ECO INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - OGGI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE…

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?