trump bannon

BAN-BAN-BANNON: ‘BANDIRE LE ARMI D’ASSALTO? IMPOSSIBILE, SAREBBE LA FINE DI TUTTO’ - L’EX STRATEGA DI TRUMP DALLE PAGINE DI ‘BREITBART’ CANNONEGGIA SUL PRESIDENTE E SU CHI SI AZZARDA A PARLARE DI UN ‘CONTENIMENTO’ DELLE VENDITE DI FUCILI DA GUERRA. E LE SOCIETÀ DEL SETTORE SCHIZZANO IN BORSA

Francesco Semprini per la Stampa

BANNON

 

«Parleremo in futuro di legge sulle armi».

Così Donald Trump ha archiviato (per ora) il dibattito sulla circolazione selvaggia di pistole e fucili negli Stati Uniti, un «Far West» da miliardi di dollari e decine di migliaia di vittime, come i 59 morti della strage della Strip la peggiore della recente storia americana.

 

La macabra contabilità del «Far West» può essere riassunta in due dati: la popolazione Usa è pari al 4,43% di quella mondiale (nella quale 644 milioni di privati cittadini detengono almeno un' arma da fuoco), mentre il 42% di coloro che possiedono un' arma sono americani (il killer di Las Vegas ne aveva almeno 42). La narrativa delle stragi legate all'«abuso» di pistole e fucili riguarda tutto il Paese, basti ricordare Columbine nel 1999 e Oklahoma City nel 1986. Negli ultimi anni il fenomeno ha avuto però un' accelerazione con bilanci sempre più pesanti.

 

ivanka trump bannon

Quella di Las Vegas è stata la peggiore strage, seguita da Orlando, nel giugno 2016, con 49 morti, Virginia Tech, aprile 2007, con 32 vittime, e la scuola elementare Sandy Hook a dicembre 2012, con 27 morti, fra cui 20 bambini. Il ricordo di quelle bare bianche fece commuovere lo stesso Barack Obama, e rilanciò un dibattito che si infranse, ancora una volta, sul muro di gomma di lobby e conservatori. La legge sul controllo di pistole e fucili rimase la grande incompiuta dell' ex presidente. Da allora ci sono state altre 1.518 stragi di civili, per un totale di 1.715 morti e 6.089 feriti.

 

Ma non solo di stragi si tratta, visto che nel 2014 negli Usa i morti per armi da fuoco sono stati circa 33 mila.

Ci sono poi i suicidi, il dramma nel dramma: la gran parte delle morti causate da armi da fuoco sono relative a persone che si sono tolte la vita, e il trend cresce all' aumentare delle armi.

 

steve bannon donald trump

Anche le uccisioni di poliziotti sono più elevate in quegli Stati Usa dove girano più armi, mentre le stesse forze dell' ordine, dai fatti di Ferguson dell' agosto 2014, hanno ucciso almeno 2.902 sospettati o presunti tali. Dinanzi a questi bilanci i democratici rinnovano le loro richieste al Congresso, controllato dai repubblicani, di una legge che rafforzi la sicurezza. Il leader della Camera, Chuck Schumer, ha detto che Capitol Hill deve approvare «leggi capaci di evitare le armi, specialmente le più pericolose, e che finiscano nelle mani sbagliate». La leader del Senato, Nancy Pelosi, chiede una commissione ad hoc per lavorare a una nuova normativa e di ritirare il progetto di legge per facilitare l' uso dei silenziatori.

il mitragliatore usato da stephen paddock

 

Del resto i dati Usa danno loro ragione visto che negli Stati dove ci sono leggi più severe per regolare la circolazione delle armi, il numero di vittime decresce. Ryan non apre a nessuna iniziativa e si limita a concedere il congelamento della legge sui silenziatori, sostenuta con forza dalla Nra, la più potente lobby delle armi. Trump rinvia il dibattito a data da definire, ma a farsi sentire è il suo ex stratega Steve Bannon che sull' ipotesi di un' apertura da parte del presidente dice: «Impossibile: sarebbe la fine di tutto». Del resto la metà degli americani non vogliono ristrettezze in materia, anzi la domanda di pistole e fucili è andata crescendo dagli anni Novanta ad oggi.

 

E a metterci il carico è Wall Street dove lunedì i titoli dei produttori di settore hanno registrato rialzi trionfalistici, sino al 6,4%, sulla convinzione di una «corsa agli armamenti» in vista di una possibile stretta in materia, ipotesi che, oggi più che mai, appare un miraggio letale.

 

 

foto della stanza di stephen paddock a las vegasSTEPHEN PADDOCK CON MARILOU DANLEYfoto della stanza di stephen paddock a las vegasfoto della stanza di stephen paddock a las vegasfoto della stanza di stephen paddock a las vegas

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…