GOLDMONTI SCONTENTA TUTTI TRANNE I TERZOPOLLISTI - LA CAMUSSO AZZANNA: “TASSI RICCHI ED EVASORI SE VUOLE ESSERE CREDIBILE” - MA IL BERSANIANO D’ANTONI SI RIFERISCE FORSE A NAPOLITANO QUANDO PARLA DI CHI “HA PASSATO UNA VITA NEL PCI MA È CONVINTO DI VENIRE DAL PLI”? - BOSSI VUOLE DENUNCIARE “REPUBBLICA” PER L’ARTICOLO SUL TROTA (“BERLUSCONI? STA CON LA BANDA DELLA SINISTRA MA ANCORA PER POCO”) - VIAN, TARQUINIO E PREZIOSI TRA I CONSULENTI DI RATZINGER - GODONO AL “FATTO”: POVERO PIGI, SMENTITO PURE DAL CORRIERE…

1. DOVE...
Jena per "La Stampa"
- Monti non ha intenzione di scendere in politica: «Anche perché non saprei proprio dove trovarla».

2. TUTTI SCONTENTI, TRANNE IL TERZO POLO...
Da "Libero" -
Il più entusiasta è Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, cui va bene tutto ciò che fa Mario Monti: «La conferenza stampa di fine anno mi conforta ulteriormente: siamo in buone mani, nelle migliori possibili per guidare il Paese nella drammatica crisi europea».

Parole al miele condivise da Italo Bocchino, vicepresidente di Fli: «Finalmente si parte col secondo tempo, quello del cresci Italia». Il Terzo polo è pronto a lavorare in Parlamento per approvare le riforme «nel minor tempo possibile». Perfino Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, che pure riconosce al governo di aver portato fuori l'italia dal «precipizio greco», ha qualche dubbio. Certo, da Monti è arrivato «un bagno di realtà» e «i titoli che ha dato sono giusti», ma «ne manca qualcuno sul sociale. E alle liberalizzazioni ci crediamo: la prima fase del governo ha lasciato inevasi alcuni di questi temi». Quindi la precisazione: «Non abbiamo una larga alleanza. Berlusconi l'abbiamo mandato a casa, non ci siamo alleati con lui».

Non rinuncia alle punture di spillo Maurizio Gasparri. Il capogruppo del Pdl al Senato da una parte loda l'«equilibrio e la competenza» di Monti, dall'altra invita il premier a cambiare atteggiamento: «Servono i conti a posto, ma un sorriso e una spinta di energia in più aiutano l'Italia. Non vogliamo cine-panettoni, ma neanche tele-grigiori».

Decisamente negative le reazioni di Lega e Italia dei valori. «La crisi è finita, ora inizia la miseria», profetizza Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali del Carroccio, che definisce «vacuo» l'intervento del premier: «È drammatico sentire una conferenza stampa così priva di contenuti». Ancora più sferzante Antonio Di Pietro: «La conferenza di Monti è più una trovata da Carnevale che da fine anno. Continua la politica delle televendite, la politica degli annunci auto elogiativi».

Sul chi va là anche i sindacati. La Cgil chiede un confronto «serio» e «non condizionato dalla fretta». Sulla stessa lunghezza d'onda la Cisl. «La necessaria rapidità delle decisioni non può divenire un alibi per evitare il confronto con il sindacato. Non accetteremo pacchetti preconfezionati», avverte il segretario generale, Raffaele Bonanni.

3. CAMUSSO, MONTI TASSI RICCHI ED EVASORI COSI' SARA' PIU' CREDIBILE...
(ASCA) -
Se Monti ''vuole operare per la ripresa bisognera' abbassare il peso sulle tasse del lavoro dipendente'' e ''per interrompere la caduta si dovrebbe tornare al discorso quattrini: tasse evase da recuperare, tasse da imporre sui grandi patrimoni''. Lo afferma, in un'intervista a L'Unita', il segretario generale della Cgil Susanna Camusso aggiungendo che ''vogliamo riequilibrare la bilancia dei sacrifici a vantaggio della maggioranza che finora ha pagato''.

''Siamo pronti al confronto - assicura la sindacalista - purche' si risolva in una comunicazione con la fretta addosso e purche' sul tavolo ci sia tutto, dalle pensioni in avanti''. Sostanzialmente Camusso chiede che ''ci sia chiarita la strategia complessiva. Credo che Monti avrebbe tutto l'interesse a presentarsi con un profilo diverso, a cercare un'intesa: lo rafforzerebbe davanti al Parlamento e sicuramente accrescerebbe il consenso nel Paese'', conclude.

4. AHIA. TRA I BERSANIANI IL NAPOLITANO DI OGGI NON È PIACIUTO...
Claudio Cerasa http://www.ilfoglio.it/cerazade/2143 -
Il bravissimo Massimo D'Antoni, Professore Associato di Scienza delle Finanze all'Università di Siena, editorialista dell'Unità ed economista molto stimato nel cerchio magico di Bersani (e soprattutto dal responsabile Economia del Pd Stefano Fassina), oggi sulla sua bacheca di Facebook ha utilizzato delle parole molto dure per commentare il testo di Giorgio Napolitano pubblicato su Reset (e pubblicato oggi anche su Repubblica). Parole che da un certo punto di vista riassumono bene il sentimento che sembra essere coltivato dall'ala sinistra del Pd rispetto all'invito di essere maggiormente riformisti formulato oggi dal presidente della Repubblica.

D'Antoni, in realtà, non cita direttamente Napolitano ma il riferimento alle parole del presidente sembra essere in effetti molto chiaro. E se davvero l'editorialista dell'Unità, ed economista molto stimato nel cerchio magico di Bersani, quando critica in modo feroce quel qualcuno che "ha passato una vita nel Pci ma è convinto di venire dal Pli" e quella "gente che ha perso i propri riferimenti e quindi li cerca altrove, usa parole altrui e non è in grado nemmeno di riconoscere le proprie conquiste. Una gran pena" si riferisce a Napolitano, come dire, sarebbe una notizietta mica male. No?

5. BOSSI,BERLUSCONI? NON L'HO VISTO. ORA STA CON BANDA SINISTRA...
(ANSA) -
A giudizio di Umberto Bossi, l'ex alleato Silvio Berlusconi "non resisterà molto" con il governo tecnico. Il leader della Lega lo ha detto prima di lasciare una festa del partito. Bossi, rispondendo ad una domanda specifica, ha anche sostenuto di non aver incontrato riservatamente il Cavaliere a Milano due settimane fa, come invece riportato da alcuni organi di stampa. "No - ha risposto - l'ho visto a Roma in Parlamento e basta". Del resto lui adesso "é con la banda di sinistra e con Monti".

6. BOSSI, RENZO? MODO PER SPORCARE GENTE...
(ANSA) - L'articolo che su Repubblica di stamani riporta una presunta inchiesta giudiziaria che coinvolgerebbe Renzo Bossi "é un modo per sporcare la gente". Così il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha difeso il suo secondogenito consigliere regionale in Lombardia. "Quel giornalista si prenderà una denuncia - ha detto interpellato a margine di una festa del Carroccio - perché non si può sparare addosso, non c'é nemmeno un'inchiesta, non c'é niente".

Bossi ha solo confermato di aver affidato il figlio Renzo all'assessore regionale Monica Rizzi quando si è candidato al Pirellone: "Lui - ha spiegato ai giornalisti il Senatur - sicuramente è un ragazzo ancora giovane e si è affidato alla Monica Rizzi, questo è sicuro perché glielo dissi io".

7. PEDICA,IL GIOVANE LETTA PENSI PRIMA DI PARLARE...
(ANSA) -
"Il giovane Letta che parla di uno scenario politico diverso dalla foto di Vasto si può capire e giustificare solo per i fumi delle festività di Natale e per l'imminente cenone di capodanno". Lo afferma il senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica commentando l'intervista che compare oggi su "La Stampa" "Ma al giovane Letta dico che i vecchi saggi suggeriscono prima di dire sciocchezze di contare fino a 10, e di evitare di parlare durante le festività perché dopo un bicchiere di spumante, rigorosamente italiano, e una fetta di panettone, possono uscire interviste come quella di oggi, su La Stampa, cioé un pensiero bizzarro e simpatico, festaiolo di sicuro, ma non credibile".

8. TRA I CONSULENTI DI RATZINGER VIAN, TARQUINIO E PREZIOSI...
Da "la Repubblica" -
Entra anche una pattuglia di giornalisti italiani nel Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, il "ministero delle Comunicazioni" del Vaticano. Il Papa ha nominato ieri undici nuovi consultori. Cinque di loro sono appunto italiani: il direttore di "Civiltà cattolica", il quindicinale dei gesuiti pubblicato con l´imprimatur della segreteria di Stato, padre Antonino Spadaro; il direttore di "Avvenire" Marco Tarquinio; il direttore del Giornale Radio Rai Antonio Preziosi; il direttore dell´"Osservatore Romano" Giovanni Maria Vian; il presidente di Micromegas comunicazione Erminio Fragassa. Tra i nuovi consultori anche il presidente dell´Associazione della stampa cattolica degli Usa e del Canada, Greg Erlandson.

9. POVERO PIGI, SMENTITO PURE DAL CORRIERE...
Da "Il Fatto Quotidiano" -
Chissà cos'è successo al Corriere, dopo l'appello strappalacrime di Pigi Battista per Lele Mora, da sei mesi "in galera preventiva prima ancora di una sentenza". Forse un lettore attento ha protestato: ma come, non avete scritto che ha patteggiato la pena? Ma i vostri editorialisti non leggono nemmeno i giornali su cui scrivono? Così ieri, a pag. 35 in basso, è uscito un trafiletto che smentisce (anzi, "chiarisce") Battista, svelando ciò che il Corriere aveva già scritto: Mora è stato "condannato con patteggiamento a quattro anni e tre mesi" ed è "recluso" perchè il 9 novembre il gip gli ha "confermato la custodia cautelare".

Nella stessa pagina, una lettera dell'ex detenuto Alfonso Papa che, proprio per il pezzo pro Mora, definisce Pigi "uomo colto e scrupoloso", "galantuomo e intellettuale coraggioso". Un doppio oltraggio che, diciamolo, Battista non meritava.

 

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