matteo salvini umberto bossi

NON C'È POSTO PER BOSSI NELLA NUOVA LEGA "DI DESTRA" – IL SENATUR È INCAZZATO NERO PER NON ESSERE STATO INVITATO A PONTIDA, MA SOPRATTUTTO PER LA PRESENZA SUL PALCO DI MARINE LE PEN, VISTA COME L'INCARNAZIONE DEL “CENTRALISMO STATALISTA” – MARIO BORGHEZIO: “LE PEN CON NOI NON C'ENTRA UN CAZZO. È UNA GRAVE CONTRADDIZIONE, È NEMICA DELLE AUTONOMIE. CON LEI E SENZA BOSSI SALVINI HA PROFANATO IL SACRO PRATO DI PONTIDA

1 - L'AMAREZZA DEL SENATUR PER IL SACRO SUOLO PROFANATO BORGHEZIO SFILA FRA I MILITANTI: "LEGHISTI ABBANDONATI"

Estratto dell’articolo di F.Mos. per “La Stampa”

 

matteo salvini marine le pen a pontida 1

Chi ci ha parlato giura che Umberto Bossi, ieri, fosse più amareggiato del solito. Per non essere stato invitato a Pontida (anche se difficilmente a causa dell'età e degli acciacchi ci sarebbe andato, è dal 2017 che manca), ma ancora di più perché sul palco dell'evento che lui stesso lanciò nel 1990 ispirandosi al format della Giornata Mondiale della Gioventù di papa Wojtyla, c'era Marine Le Pen.

 

Ovvero la leader di quel Rassemblement National, erede del Front, di cui il fondatore del Carroccio non ha mai condiviso le idee fin dai tempi in cui sui manifesti bollava come «fascista» Jean-Marie, il padre di Marine. L'antifascismo di Bossi è noto. Da giovane è stato iscritto al Pci (cinquant'anni fa era in piazza a manifestare contro il golpe di Pinochet), ma più di ogni altra cosa ha sempre citato la nonna Celeste, socialista e sindacalista, torturata dai fascisti perché in casa nascondeva una foto di Matteotti dietro un'immagine sacra. […]

STRISCIONE DI UMBERTO BOSSI A PONTIDA

 

A deludere il Senatur per il binomio Pontida-Le Pen c'è poi un'altra questione chiave. La capa della destra francese, infatti, è vista come l'incarnazione del «centralismo statalista». Un'arcinemica dell'autonomia. Con buona pace dei discorsi sull'identità con cui la «Lega per Salvini premier» e il Rassemblement cercano oggi una narrazione condivisa.

 

umberto bossi comitato del nord 5

È anche per questo che ieri, vedendo apparire su una collina non distante dal sacro pratone lo striscione «Nord chiama vera autonomia», in molti hanno pensato al Comitato Nord ideato da Bossi l'estate scorsa. […]

 

Qualche imbarazzo, in ogni caso, la presenza della Le Pen deve averlo creato anche ad alcuni big attuali del partito.

«Vengo per frequentare il pratone perché da sempre sono venuto a Pontida per i militanti», prova a dribblare le polemiche il governatore del Veneto Luca Zaia, spostando lo sguardo da ciò che accade sul palco a ciò che accade intorno. «Questa è la festa del ringraziamento dei militanti». Salvini, invece, si limita a salutare Bossi facendogli gli auguri di compleanno con due giorni di anticipo. […]

 

2 - SI RIVEDE BORGHEZIO: «LA POLITICA FRANCESE QUI? UN ERRORE»

Estratto dell’articolo di Nino Luca per il “Corriere della Sera”

 

PONTIDA 2023

Si materializza sul pratone di Pontida abbracciato a un giovane imprenditore originario della Repubblica Domenicana, Stefano Felix. L’ex parlamentare della Lega, Mario Borghezio è un fiume in piena. «Questo ragazzo è di colore e allora? Mi piace: si comporta bene e lavora. È molto meglio di qualcuno dei nostri che è rimasto attaccato alle poltrone col Vinavil».

 

Lei qui rigorosamente in camicia verde.

«A Pontida senza qualcosa di verde è un’oscenità. È come entrare in chiesa e non farsi il segno della croce».

 

borghezio a pontida 2023

Cosa pensa di Marine Le Pen sul pratone?

«Lei a Pontida ci sta come il contrario del cacio sui maccheroni. È una grave contraddizione e anche un errore politico averla invitata. È nemica delle autonomie, nemica dei corsi, dei baschi, dei catalani... Amica solo di chi vorrebbe uccidere le autonomie in Europa. Il padre era orgoglioso delle diversità regionali. La figlia invece è cresciuta con lo champagne dei night di Parigi. Con la nostra cultura identitaria non c’entra un c... Con Le Pen e senza Umberto Bossi Salvini ha profanato il sacro prato di Pontida».

 

Tutti dicono che con Salvini al Viminale oggi non ci sarebbero sbarchi.

«Allora c’è da chiedersi perché non abbia fatto lui il ministro dell’Interno anziché occuparsi del ponte sullo Stretto di cui a noi padani non frega nulla».

 

borghezio salvini

Volevate la secessione, adesso il ponte.

«Per la gente del Nord la secessione ci vuole sempre. Per i nuovi leghisti basta difendere la nostra identità. Giorgia Meloni ha avuto questo coraggio, sottolineando l’identità etnica del popolo italiano». […]

matteo salvini marine le pen mangiano a pontidaumberto bossi comitato del nord 2umberto bossi comitato del nord 3MARIO BORGHEZIO MATTEO SALVINImatteo salvini marine le pen mangiano a pontida 1

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