
“LA BOZZA DELLA DESTRA È VERGOGNOSA PER LA DIGNITÀ DELLA PERSONA” – IL DISEGNO DI LEGGE SUL FINE VITA PROPOSTO DA FRATELLI D’ITALIA FA INCAZZARE L’OPPOSIZIONE - LE RICHIESTE DELLE PERSONE CHE CHIEDONO DI ACCEDERE AL SUICIDIO MEDICALMENTE ASSISTITO, DOVRANNO ESSERE VALUTATE DAL COMITATO NAZIONALE DI VALUTAZIONE ETICA. SE IL MALATO RICEVE UN PRIMO NO, DOVRÀ ASPETTARE 48 MESI: “PER UN MALATO TERMINALE 4 ANNI NON SONO ACCETTABILI” – NELLA BOZZA COMPARE ANCHE CHE “LA REPUBBLICA ASSICURA LA TUTELA DELLA VITA DI OGNI PERSONA, DAL CONCEPIMENTO ALLA MORTE”: “COSÌ VIENE SPAZZATA VIA LA LEGGE SULL'ABORTO…”
Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per "la Repubblica"
https://www.repubblica.it/politica/2025/06/25/news/fine_vita_legge_testo_maggioranza-424689921/
I senatori di Fratelli d'Italia, dopo una settimana dall'ultimo incontro, si sono presentati con fogli sparsi. Un testo base che regolamenti il fine vita, da cui far partire la discussione parlamentare non c'è, ma ieri nelle mani dei senatori del comitato ristretto del Senato, chiamati a scrivere i primi paletti della legge, è arrivata una bozza che ha fatto rabbrividire i partiti di opposizione.
Viene stabilito che spetterà al Comitato nazionale di valutazione etica esaminare le richieste delle persone che chiedono di accedere al suicidio medicalmente assistito. Questo comitato sarà formato da sette componenti: un giurista scelto fra i professori universitari di materie giuridiche o tra gli avvocati abilitati al patrocinio, un esperto di bioetica, uno specialista in anestesia e rianimazione, un medico specializzato in cure palliative, uno psichiatra, uno psicologo e un infermiere.
In base alla bozza, saranno nominati con decreto del presidente del Consiglio che sceglierà, tra loro, il presidente, il vicepresidente e il segretario. Restano in carica 5 anni con possibilità di rinnovo per due volte anche non consecutive.
Il comitato avrà 60 giorni di tempo per esprimersi una volta ricevuta la domanda, più altri 60 nei casi più complicati. E se venisse accertato che non ci sono i requisiti previsti dalla sentenza della Consulta del 22 novembre 2019 (persona maggiorenne, con una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche insopportabili, inserita in un percorso di cure palliative, tenuta in vita con trattamenti sostituivi, pienamente capace di intendere e volere) la persona gravemente malata non potrà presentare altre richieste per quarantotto mesi perché verrebbero dichiarate «inammissibili».
Quattro anni, dunque, «per un malato terminale non sono accettabili», segnala al termine della riunione il senatore di Italia viva Ivan Scalfarotto. […] Molto critico anche Riccardo Magi, segretario di +Europa: «La bozza della destra è vergognosa per la dignità della persona». […]
Infine è prevista «l'obbligatorietà della messa a disposizione delle cure palliative» e sarà un osservatorio istituito dall'Agenas ad esaminare i progetti delle Regioni su queste cure. Per Marilina Castellone e Anna Bilotti di M5S «la destra cambia le carte in tavola». E la senatrice di Avs Ilaria Cucchi è convinta che «la destra lavori per impedire che il Parlamento approvi una legge».
Tra quelli che Scalfarotto definisce «sfondoni», nella bozza compare anche che «la Repubblica assicura la tutela della vita di ogni persona, dal concepimento alla morte».
Le opposizioni, ma anche alcuni componenti della maggioranza, strabuzzato gli occhi: «Così viene spazzata via la legge sull'aborto». Per adesso è una bozza su cui i partiti di governo ancora litigano, anche se garantiscono che il 17 luglio il testo arriverà in Aula.